A distanza di qualche giorno dalla sua presentazione, vi racconto la mia esperienza con Google Nest audio, lo smart speaker di Big G, che cambia la sua forma, ma nel contenuto rimane abbastanza fedele al suo predecessore.
Parliamo di uno smart speaker, che funziona collegato ad Internet con il supporto dell’assistente di Google.
L’azienda che lo produce, forte dell’esperienza fatta in questi anni con i diversi modelli già in circolazione, che in tutto il mondo sono stati un grande successo di vendita, ha rinnovato la sua proposta cambiando a distanza di quattro anni il design del suo primo modello.
La nuova versione è sicuramente molto più gradevole nell’aspetto, abbracciando anche il principio di utilizzare materiali che rendano la costruzione sostenibile.
Per questa nuova versione del suo smart speaker, Google ha collaborato con diversi artisti, tra cui Marc Ronson, per la messa a punto dell’equalizzazione, dettaglio su cui è stato messo molto l’accento in fase di presentazione.
Altro dettaglio molto rilevante, senza dubbio, è il fatto che il prezzo di lancio sia più contenuto rispetto a quanto accaduto con la prima versione, segno evidente dello sforzo che Google sta facendo per rendere ancora più popolari i suoi smart speaker.
Se devo essere sincero, l’unico dettaglio che mi ha lasciato perplesso, ma non è una situazione dell’ultimo minuto, è la decisione di utilizzare il marchio Nest per i prodotti di smart home, anziché rafforzare l’utilizzo del nome collettivo dell’azienda, Google.
È curioso che l’azienda che acquisti mantenga il brand di quella acquistata rinunciando al proprio, ma questo esula completamente dall’esperienza d’uso con il nuovo Nest audio.
In effetti, la qualità audio è ottima anche se dubito che l’orecchio distratto dell’uomo della strada possa cogliere le differenze rispetto al primo modello.
È stato invece fatto un salto in avanti abissale sul fronte del design perché onestamente la vecchia versione lasciava proprio a desiderare.
Per configurare il nuovo smart speaker bisogna utilizzare l’applicazione Google home, mentre per gestire volume e pausa della riproduzione, si possono utilizzare la voce oppure il tocco diretto del dispositivo, che sui lati permette di controllare il volume, al centro di avviare o interrompere la riproduzione.
Per coloro che hanno qualche preoccupazione relativa alla privacy, c’è un pulsante fisico per disattivare il microfono.
Ho degli aspetti migliori per quanto riguarda Nest audio è la facilità con cui potete allestire un sistema multi Room per distribuire la vostra musica preferita dentro la vostra casa senza particolari complicazioni nella configurazione.
Potrete fare un’unica diffusione dell’audio, oppure separare alcune zone della casa dove sarà poi possibile far suonare musica differente a seconda delle proprie scelte.
Nuovo Nest audio arriva nel giro di qualche giorno al prezzo di 99 €. Sono soldi ben spesi.