Scrivo la recensione Apple Watch 6 dopo averlo utilizzato una decina di giorni, ma soprattutto dopo aver indossato ogni singolo modello da quando questo accessorio è nato.
Non è la prima volta che lo scrivo, ma perché ne sono fermamente convinto: non esiste un solo prodotto sul mercato, che appartenga alla stessa categoria, in grado di competere con Apple Watch.
Questo gap creato tra l’orologio di Apple e gli altri prodotti in circolazione era già evidente con i primi modelli, ma oggi è diventato quasi incolmabile.
E’ anzi davvero curioso vedere come nonostante sia passato molto tempo nessuno sia ancora riuscito a costruire un serio concorrente; probabilmente utilizzare il termine concorrente non è al 100% pertinente, perché non credo possa esistere una realtà che compete con Apple Watch nel mondo di iOS.
Forse bisognerebbe parlare di un prodotto che possa avere un appeal paragonabile nel mondo di Android. Al momento non esiste.
È vero che Samsung ha fatto molti passi in avanti e ha drasticamente migliorato i suoi smartwatch, ma non siamo ancora allo stesso livello.
In queste ore sto provando anche il più recente prodotto con wearOS di Google al suo interno, che trovo interessante, ma ancora lontano dalla qualità espressa da Apple Watch.
Recensione Apple Watch 6, cosa cambia?
Il nuovo modello, come è facile vedere anche dalle immagini promozionali, è molto simile al precedente da cui si differenzia per il processore, per una batteria che è più performante e si ricarica più velocemente.
È stato modificato il blocco dei sensori, ora quello per il battito cardiaco e più accurato ed è affiancato da quello in grado di misurare l’ossigenazione del sangue.
Rimane presente anche la funzione per fare l’elettrocardiogramma, non è una soluzione completa come quella che potrebbe fare un presidio ospedaliero, ma è comunque in grado di rilevare aritmie.
Il display che funziona in modalità Always On, ha una leggibilità impressionante anche alla luce del sole, ulteriormente migliorata, e garantisce un’ottima sensibilità al tocco.
Alcune delle novità introdotte derivano dal sistema operativo, che è stato da poco aggiornato alla sua versione numero sette: ora Apple Watch è in grado di misurare anche la qualità del sonno, riesce a rilevare il momento in cui si lavano le mani, guidando nell’esercizio perché venga svolto in modo corretto.
Per essere sinceri, al momento, il tracciamento del sonno non è così dettagliato come quello che offrono altri prodotti sul mercato ma Apple ha spiegato che l’obiettivo è quello di misurare la qualità complessiva senza dare all’utente la necessità di approfondire troppi dati.
Un altro dettaglio da sottolineare è che a volte la misurazione dell’ossigenazione del sangue risulta poco attendibile, semplicemente perché non si riesce a concludere. Bisogna essere fermi, appoggiare il braccio ad un tavolo oppure al proprio torace per ottenere una misurazione efficace.
Se dovessì fare una lista dei desideri, forse inserirei la possibilità di usare quadranti fatti da terzi, anche se quelli di Apple sono bellissimi, oltre alla possibilità di usare Apple Watch con Android, ma su quest’ultimo dettaglio credo di poter mettere il cuore in pace.
Sul fronte dell’estetica, praticamente non è cambiato nulla, ma sono stati introdotti nuovi colori che sono semplicemente meravigliosi. Il blu e il rosso product Red sono addirittura strepitosi.
Sono stati però introdotti nuovi cinturini, chiamati Solo Loops, che non hanno alcun tipo di fibbia o di sistema di chiusura; sono costituiti di un unico pezzo che ha misura differente a seconda di chi lo utilizza.
Apple ha addirittura realizzato una pratica guida da stampare e ritagliare per individuare la misura precisa del proprio cinturino. Esistono due versioni, una da 49 €, l’altra invece da 99 €, realizzata con una trama intrecciata molto accattivante.
Come anticipato in apertura, non cambia invece molto per il resto dell’hardware, a parte l’introduzione di un sensore per l’ossigenazione del sangue.
D’altro canto, cosa avrebbe potuto migliorare Apple in un prodotto già quasi perfetto? È stato ridotto il tempo di carica, ma con una differenza che non è del tutto significativa, perché ora Apple Watch si carica in due ore mentre prima nello stesso tempo arrivava all’80%.
In questi giorni di utilizzo, il mio vero tarlo è come fare ad utilizzare il monitoraggio notturno senza rischiare di avere il telefono scarico il giorno successivo. Apple consiglia di caricarlo nei ritagli di tempo, ad esempio quando si cena, si fa la doccia, o comunque c’è un momento in cui l’orologio può essere abbandonato.
L’idea è interessante, ma sussiste sempre il problema che ritagliare due ore in pezzi più brevi comunque non è un’impresa semplice. Al momento io ho rinunciato al monitoraggio notturno, purtroppo.
C’è un nuovo processore all’interno di Apple Watch, ma esperienza d’uso devo dire che e tutto sommato invariata in termini di durata della batteria e di velocità del software, che presenta un’ulteriore novità grazie all’altimetro che ora è sempre attivo.
Nel complesso, quando non lo ricarico di notte, riesco ad usare Apple Watch per un giorno e mezzo circa, quando riduco al minimo l’uso riesco ad arrivare con un po’ di fatica addirittura a due giorni.
Questi tempi, ovviamente, cambiano drasticamente quando invece si usa molto il monitoraggio dell’attività fisica o si scollega Apple Watch da iPhone e si usa a lungo la rete cellulare.
watchOS 7
La nuova versione del sistema operativo non cambia di molto la sostanza, introduce novità come quella già citata del monitoraggio notturno e la guida per il lavaggio delle mani, che tra l’altro è un’espressione di software straordinaria, ma per il resto rimane l’incredibile ecosistema Apple, con le migliaia di app disponibili che funzionano anche al polso.
Diventa quasi impossibile riuscire a contarle tutte, per fare un esempio io apro il cancello di casa direttamente da Apple Watch, o se volete controllo un’applicazione con cui si mixa la musica.
Torno per un attimo alla capacità di Apple Watch di riconoscere il momento in cui ci laviamo le mani e di aiutarci a completare l’opera nei tempi corretti.
È veramente un esercizio di creazione del software di altissimo livello, perché il sistema deve riconoscere il movimento, il rumore che si sente intorno all’orologio e combinare una serie di informazioni che facciano capire al processore che in quel momento che il possessore sta lavando le mani.
Questa rimane ovviamente una funzione marginale, quasi un divertissement ma rappresenta perfettamente l’eccellenza di Apple in questo prodotto.
Purtroppo in Italia, almeno per il momento, non potremmo usare i due prodotti più interessanti lanciati insieme ad Apple Watch, ovvero il servizio fitness plus e la configurazione per la famiglia, quella che permette di utilizzare il telefono dei genitori per configurare gli smartwatch dei figli.
In pratica, con un solo telefono è possibile configurare diversi orologi, magari per i minori o per le persone anziane che potrebbero essere in difficoltà nel farlo; la configurazione di famiglia permette anche di raccogliere informazioni sulle persone collegate come la loro posizione.
Probabilmente già sapete che fitness plus invece è un servizio a pagamento che permette di avere un vero e proprio personal trainer al proprio Ponso per eseguire degli esercizi e stabilire dei piani di allenamento come se si fosse in palestra.
L’utilizzo di fitness plus è perfettamente coordinato con iPhone, iPad e Apple TV. Un’altra delle magie dell’ecosistema di Apple.
Recensione Apple Watch 6, conclusioni
Devo aggiornare il mio Apple Watch al modello sei se posseggo il numero cinque? Onestamente è difficile rispondere, in tutta sincerità trovo che quasi tutte le funzioni fondamentali del nuovo modello siano comunque disponibili anche nel precedente, fatta eccezione per il misuratore dell’ossigenazione del sangue.
Questo è ovviamente un dettaglio molto utile, ma non cambia l’esperienza complessiva che si può fare con Apple Watch. Sta a voi decidere se propendere per questo nuovo modello o magari risparmiare acquistando quello dello scorso anno, che rimane un prodotto di altissimo livello.
Di certo, ancora una volta Apple ha confermato la sua supremazia in questo segmento.ci sono molti altri prodotti accattivanti, ci sono molte proposte interessanti per il rapporto qualità prezzo, ma nessun dispositivo da indossare riesce ad avvicinarsi alla qualità e alla completezza che oggi offre Apple Watch.
Il bello di preparare la recensione Apple Watch 6 sta nel privilegio di poter usare un dispositivo di questo livello: ormai da anni questo orologio super intelligente è diventato uno dei prodotti indispensabili del mio bagaglio tech.