Questa mattina Vivo ha ufficializzato ciò che era già nell’aria da tempo e che molti già sapevano, ovvero che è prossima all’arrivo in Italia e in Europa.
Cominciamo con lo spiegare che Vivo è un’azienda di tecnologia cinese, che non ha mai operato prima d’ora in Europa, pur vantando ben 25 anni di storia.
Nel paese d’origine, la Cina, ricopre un ruolo molto rilevante nel settore ed è arrivata al mondo degli smartphone dopo aver prodotto per molti anni i cosiddetti feature phone.
Ponti voi potrebbe aver già visto il marchio di questa azienda, perché nel 2018, durante i mondiali in Russia, era il main sponsor per il segmento della tecnologia.
Lo stesso impegno, per la sponsorizzazione dei campionati mondiali di calcio è stato mantenuto per il 2022 in Qatar.
Le prime notizie relative all’azienda sono che il quartier generale europeo sarà a Dusseldorf, in Germania, dove ci saranno circa 70 persone al lavoro di 16 nazionalità diverse, non si sa invece dove sarà Vivo in Italia.
Normale pensare che sarà Milano, ma ancora non è noto dove sarà la rappresentanza italiana.
Come molte altre aziende che operano a livello internazionale, anche vivo crede fortemente nel principio del glocal, ovvero l’utilizzo dell’economia di scala per ottimizzare i processi di produzione, con una forte aderenza al territorio quando si tratta invece di comunicare e di comprendere le reali esigenze degli utenti.
Ovviamente, ci sarà anche un team italiano, composto da circa 15 persone, almeno inizialmente il cui obiettivo sarà quello di aprire i canali di distribuzione, lavorando su più fronti.
Il responsabile europeo dell’azienda ha tenuto a sottolineare che pur essendo collegata allo stesso gruppo finanziario, non c’è alcun tipo di rapporto tra OPPO e Vivo, le due società lavorano in modo del tutto indipendente, con la sola condivisione di alcune risorse di ricerca e sviluppo, per cui vengono ovviamente ottimizzati i costi.
E’ un po’ come se ci fosse una sorta di laboratorio delle idee, a cui le diverse aziende del gruppo possono attingere, in maniera del tutto indipendente e senza un coordinamento sulle attività.
All’inizio Vivo si concentrerà sulla proposta di smartphone, inizialmente con due linee, una di fascia medio bassa dell’altra invece di segmento Premium, ma stando alle parole dell’amministratore di questa mattina, non c’è particolare fretta per la crescita nel panorama europeo.
Il gruppo di lavoro è consapevole della complessità della sfida, nell’approcciare un mercato maturo come quello europeo, ma allo stesso tempo è conscia delle proprie capacità e dei mezzi a disposizione per realizzare dispositivi in linea con le aspettative dei consumatori del nostro continente.
Negli ultimi mesi Vivo ha presentato molti prodotti sul proprio mercato, compreso una sorta di concept phone che per primo introduce in uno smartphone il concetto di gimball, ovvero di videocamera stabilizzata come se fosse un accessorio esterno.
La promessa è quella di sviluppare molte soluzioni originali di questo tipo che vadano a differenziare il prodotto di questo brand rispetto alla enorme quantità di oggetti oggi disponibili sul mercato.
Il primo appuntamento è quello del 20 ottobre, quando sarà ufficialmente presentato il dispositivo che aprirà la strada per Vivo in Italia.
Sarà un primo assaggio rispetto alla strategia di crescita che vedremo più chiaramente nel 2021, cui stamattina ha solo accennato Son Hwang CMO di Vivo Europe.
Quello che sembra evidente è che questa azienda non si prepari ad arrivare in Europa per perdere tempo. Aspettiamoci una sfida serrata, tenendo conto anche dell’enorme spazio che sta aprendo Huawei con le sue difficoltà.