Come sempre accade, quando arriva un nuovo smartphone da Cupertino ho bisogno di metabolizzare le mie impressioni e anche con Apple iPhone 12 il rituale non cambia.
A distanza di qualche ora dall’evento con cui sono stati lanciati i nuovi iPhone, torno sui temi della serata di ieri, che secondo me è stata molto piĂą interessante di quanto potesse sembrare.
Lo so, lo dico ogni volta, ma è perché bisogna andare oltre i meme e comprendere la sostanza di ciò che le aziende comunicano, ho spesso la sensazione che dopo i keynote di Cupertino le reazioni siano più o meno le stesse, ogni volta.
Quello che stiamo leggendo in queste ore è un ritornello che conosciamo ormai bene: Apple non innova piĂą, Apple non spinge piĂą l’industria verso nuove frontiere, varie ed eventuali…
in realtĂ , io ho maturato la convinzione assoluta che Apple non faccia la corsa all’effetto wow di alcune funzioni avanzate, semplicemente perchĂ© non ha bisogno della leva dell’innovazione fine a se stessa per la promozione dei suoi prodotti.
Questo non significa che il fermento innovativo e la sperimentazione non siano importanti, ma che quei due tratti non rappresentano il ruolo di Apple oggi, che invece adotta soluzioni e le fa diventare un’abitudine di massa.
E’ normale che qualcuno spinga in avanti un intero comparto e che poi il resto del mercato si possa muovere, perchĂ© ciò che oggi è straordinario, domani sia ordinario.
Uso il parallelo di Tesla: la societĂ di Elon Musk ha la possibilitĂ e la capacitĂ di stimolare il mercato dell’auto elettrica, di introdurre novitĂ sensazionali, di correre piĂą veloce dei concorrenti tradizionali, ma non riuscirĂ mai a cambiare da sola la mobilitĂ di un pianeta intero.
Società come Tesla fanno da apripista e quando il momento è maturo, il rapporto costo beneficio è sostenibile, la predisposizione degli utenti ad adottare nuove tipologie di veicoli è più alta, arrivano le case tradizionali ad occupare un mercato che fino a ieri non era il loro.
Allo stesso modo, Apple non aveva bisogno di inserire il 5G nei suoi smartphone, quando in molti paesi la copertura del territorio era pari al 4 o 5%.
Oggi, probabilmente la stessa Apple non avverte l’urgenza di inserire schermi con frequenze di aggiornamento particolarmente elevate, un dettaglio che solo una piccola nicchia di utenti può apprezzare e considerare rilevante.
Diverso è invece il tema della fotocamera, perché su questo fronte Apple ha dimostrato di fare molta ricerca, di innovare e di sapere trovare soluzioni eccellenti: riuscire a creare un prodotto innovativo non significa mettere zoom 1000 per che non utilizzeremo mai, o scattare immagini super sature che sul telefono sembrano bellissime, stampate rivelano un sacco di difetti.
Innovare significa permettere a mia zia di fare una foto eccellenti dei suoi nipotini anche se accendere lo smartphone per lei è giĂ un’impresa complicata.
Questo è Apple oggi: se dovessi tradurre, userei la frase “Make It Simple”.
Ma cosa resta di ieri sera? Un dettaglio che trovo molto interessante è la dimensione di iPhone 12 mini, perchĂ© finalmente c’è un prodotto compatto che abbia le caratteristiche di un top di gamma, realtĂ che fino ha poco tempo fa Sony realizzava nel mondo Android, ma che in questo momento nessuno presidia.
Qualcuno potrebbe pensare che se le aziende del mondo Android hanno abbandonato quel tipo di dispositivo forse è perchĂ© non c’è richiesta: vogliamo fare una scommessa su cosa succederĂ con iPhone 12 mini?
Succede spesso così, ci sono servizi e soluzioni che sono sul mercato da anni, ma riescono ad avere il sopravvento solo quando hanno una mela stampata sopra. Questa è la magia della percezione.
Sono un utente di entrambi i mondi, Android e iOS, ma a distanza di molti anni continuo a considerare inarrivabile la semplicitĂ con cui Apple ha costruito un ecosistema e lo rende disponibile anche per i clienti tecnicamente meno preparati.
Tutto quello che abbiamo visto ieri sera va nella direzione di rendere piĂą facile e piĂą fruibile un prodotto complesso.
Questo iPhone con alcune piccole innovazioni che sembrano poco significative, incide nella nostra vita di tutti giorni, come può fare con un display quattro volte più resistente di quello dello scorso anno.
Alla fine, una delle principali richieste degli utenti è che il telefono non si rompa quando cade.
Ho letto svariate polemiche sul tema del caricabatterie che non sarĂ piĂą nella confezione dei nuovi iPhone e mentre lo facevo guardavo in giro per casa la lista infinita di accessori di quel tipo di cui dispongo.
Ecco perché anche questo mi sembra un argomento piuttosto sterile e anche in questo caso sono pronto a scommettere che gli altri produttori aspettassero solo il momento in cui qualcuno avrebbe fatto il primo passo, per seguire a ruota.
Altro tema, la performance. Il nuovo processore A14 sulla carta è semplicemente impressionante, con una potenza di calcolo che potrebbe essere sufficiente per un computer, a cui si aggiunge il processo neurale che, teoricamente, è strepitoso.
Questo è il vero dettaglio su cui si giocano le innovazioni che contano: grazie a questo processore da fantascienza si possono introdurre novità come la capacità di girare video 4K HDR Dolby Vision che si possono editare e modificare direttamente sullo smartphone.
Un altro elemento importante è l’estensione di tutte le funzioni speciali della fotocamera a tutti i sensori disponibili, mentre bisognerĂ provare per riuscire a capire la reale utilitĂ del nuovo sensore LIDAR.
Infine il nuovo formato fotografico, ApplePro RAW, che fornisce un ulteriore strumento di lavoro professionale nella compattezza di uno smartphone, sono convinto che molti abbandoneranno la fotocamera sempre piĂą spesso.
Sembra sempre che non cambi niente, alla fine è difficile ricordare tutte le novità presentate.
Vero dato di fatto è che iPhone 12 nelle sue varie versioni tra un anno sarĂ celebrato come il prodotto piĂą venduto in assoluto sul mercato, l’ereditĂ di iPhone 11 attuale leader nelle vendite, sarĂ sicuramente raccolta dal modello standard che si prepara a stabilire nuovi record.
Sono solo prime impressioni, ma ho la sensazione che questo Apple iPhone 12 sarĂ veramente divertente da usare.
Assolutamente d’accordo. iPhone (per me) rimane inarrivabile in quanto a facilitĂ d’uso unito a potenzialitĂ enormi.
Io non vedo l’ora di provare questa nuova fotocamera perché secondo me è meravigliosa
Condovisibile!!
Io ho appena cambiato l’ XR con un SE 2, dirai che sono pazzo, ma dopo una settimana di test “downgrade” a touchid e dimensioni generali da tasca con un iphone6 resuscitato, non ci ho pensato 2 volte.. sblocco anche con la mascherina, lo uso con una mano e sinceramente non mi manca minimamente la dimensione del display. Il 12 mini mi starebbe perfetto, ma sono in repulsione al faceid. Oggi ho smanettato col galaxy a20 di mia moglie, sembravo una scimmia col tablet..
Condivido la tua idea, perché il Touch ID è veramente comodissimo in questo periodo, speravo lo mettessero anche su iPhone 12
Buongiorno Mister Gadget, la leggo sempre con piacere e le faccio i complimenti per il suo lavoro.
Voglio tuttavia fare un po’ la voce “fuori dal coro”, pura mantenendo la massima obiettivitĂ .
Concordo con i discorsi relativi a modello mini (una manna da imitare, a patto di mantenere una autonomia dignitosa) e 5g, ad ora pressochè inutile (figuriamoci un anno fa), il plus che da è prettamente legato ai servizi correlati, lontani anni luce nel nostro paese e comunque ancora ben lungi dall’essere operativi anche nei Paesi piĂą all’avanguardia, l’avere il 5g solo per fare speedtest mirabolanti non serve a nulla: su smartphone dai 40Mbit in download in su non cambia nulla all’atto pratico, diverso su computer fisso, per lavori di nicchia o cloud gaming.
Ci sta anche il discorso relativo ai caricabatterie: ne abbiamo tanti. Occorre però considerare che manmano che gli anni passeranno occorrerĂ comprarli online (quelli che abbiamo si romperanno o magari li perderemo…) e li ci potrĂ essere qualche magagna: su Amazon i caricabatterie sono di differneti qualitĂ , un utente poco esperto potrebbe comprare robaccia che finirĂ per danneggiare le batterie dei device, i caricabatterie in dotazione sono invece garanzia di qualitĂ , l’utente medio alla lunga sarĂ penalizzato da questa scelta. Aggiungo che i caricabatteria con ricarica lenta sono sempre piĂą merce rara online, un peccato per chi non vuole che la fast charge deteriori anzitempo la propria unitĂ e si trova ad essere “obbligato” ad adottarla…
Non concordo invece sul definire il refresh rate una novitĂ apprezzabile da pochi, tempo fa da Mediaworld feci provare S20 alla mia compagna con e senza i 120Hz abilitati, l’effetto wow è stato immediato e stiamo parlando di una persona totalmente a digiuno a livello tecnologico: il bello piace ed i refresh rate alti sono belli ed apprezzabili da tutti.
Riguardo alle funzioni avanzate legate alla potenza dei nuovi SOC, e parlo anche dei SOC android…. siamo veramente all raschio del fondo del barile. Fai l’esempio dell’editing video 4K HDR e non lo fai a caso: è praticamente l’unica funzione in cui la potenza di questi nuovi processori sia apprezzabile.
Stiamo ormai parlando di funzioni per utilizzi che stanno piĂą a nicchia della nicchia, non parlaimo neanche del PRO RAW… una funzione che forse userĂ lo 0.3% dell’utenza.
Purtroppo la realtà è che ormai questo è un settore ultrasaturo a livello di funzioni utili.
Ormai ciò che viene inserito è roba che la quasi totalitĂ dell’utenza troverĂ inutile e non userĂ mai, probabilmente nemmeno saprĂ mai dell’esistenza ne sentirĂ mai il bisogno di saperlo.
Non è dunque giusto parlare di mancanza di innovazione ma lo è assolutamente parlare di mancanza di reale e utile innovazione.
Poi venderanno a palate, come sempre, ma ormai siamo alla frutta, parlo avviamente del settore smartphone, un articolo oggettivemente sempre meno interessante.
Grazie per la valutazione pacata e molto interessante, che condivido in toto.
Sul fatto che in questo momento l’innovazione si sia fermata, o abbia rallentato, sono d’accordo.
Ho anche la convinzione che in realtà la vera innovazione arriverà da ciò che faremo con gli smartphone grazie a ciò che cambierà intorno a loro.
I telefoni, da parte loro, sono così potenti che chiedere di piĂą non avrebbe quasi senso…
Prof Viscardi,
così ti chiamerò d’ora in poi perchè la tua analisi è effettivamente perfetta da un punto di vista socio-economico.
Credo che tu abbia centrato in pieno la politica di Apple che non è per l’effetto wow (samsung fold) ma è di una concretezza imbattibile.
Apple ha creato un mondo al limite della perfezione dove convivono dal nonnetto che salva in cloud le foto del nipote e se le ritrova dopo 4 anni quando cambia Iphone al videomaker che dal telefono al mac spazia liberamente sfruttando il 100% delle funzionalitĂ di una piattaforma quasi unica nel suo genere.
Obbiettivamente Apple sta vendendo oggetti sempre piĂą perfetti che però restano perfettibili in modo tale da poter alzare l’asticella anno dopo anno.
Iphone 12 pro max potrebbe magari diventare una macchina da lavoro per piccoli youtuber che crescono o per socialmediamanager o per influencer ed a Cupertino hanno capito dove alzare l’asticella e dove il mercato sta spingendo.
Credo che il parallelismo con Tesla sia più che azzeccato, Apple crea la cosa che in un mercato economico è fondamentale, ovvero il bisogno.
Le macchine elettriche alla fine le faranno tutti ma non saranno mai una Tesla, così come la telefonia, l’iconicitĂ della mela, attualmente, non ce l ha nessuno.
Questo non significa che non vi siano terminali altrettanto validi o migliori in senso soggettivo, ma nessuno attualmente ha un valore di percezione paritetico ad un oggetto Apple.
Un caro saluto
grazie Lapo! Ti ammetto al mio corso di laurea…
Grande. ?
grazie!
?