Ho provato a lungo il Sony Xperia S che è nei negozi da qualche giorno a 499 euro. Si tratta del nuovo terminale della fu Sony Ericsson che oggi non esiste più e il brand svedese ormai rimane in vita solo ed esclusivamente per la costruzione di reti di trasmissione.
Ericsson è ad esempio il fornitore di H3G per tutti i sistemi di trasmissione dati che vengono utilizzati, in particolare in questo momento in cui viene implementato il sistema HSDPA+ che porterà reti ad alta velocità anche in italia, una specie di anticamera del 4G.
Come è fatto Sony Xperia S
Ma non divaghiamo, rimaniamo agganciati al Sony Xperia S, telefono che appare dal 5 marzo sugli scaffali italiani, non tutti per dire il vero, perché non è facilissimo trovarlo. La prima cosa che ti colpisce di questo modello è un dettaglio del design.
Questa striscia trasparente che appare alla base dello schermo e che in condizioni di luminosità ridotta si accende, dando al terminale un aspetto particolarmente gradevole.
Sotto quella striscia trasparente penso siano allocate le varie antenne, perché guardandola da vicino si notano dei contatti che la attraversano. C’è però secondo me un dettaglio che riguarda questa stessa striscia, ovvero che trae in inganno quando si tratta di premere i comandi relativi: il comportamento naturale è quello di premere sulla striscia, mentre il contatto che va usato è appena sopra, dove ci sono i veri comandi capacitivi.
Comandi che in alcuni casi poi portano a premere inavvertitamente lo schermo, ma non è cosa molto rilevante.
Come funziona la fotocamera di Sony Xperia S
Pezzo forte qui è la fotocamera, con un’esagerazione da 12 megapixel che ha lo stesso processo exmor che è montato anche sull’iPhone, solo che sull’iPhone ci sono 8 mpx. Qui sotto potete vedere il risultato di uno scatto in condizioni discrete, con una buona dose di luci e tanti colori a contrasto. Secondo me la foto è notevole, anche i video sono di ottima qualità.
Qui vi dico subito che la fotocamera è tanta, tanta roba, con un’unica perplessità: il tempo di registrazione della foto scattata non è bassissimo, il che ovviamente rende il telefono meno utile quando si vogliono scattare immagini ravvicinate. Ho girato anche un breve video clip in una condizione di luce abbastanza ridotta, giusto per vedere come si comporta il sensore nel girare filmati in versione HD.
Quelle che a me piace di questo telefono in modo particolare è il design complessivo: un pezzo “compatto” con batteria incorporata, ove si può spostare solo lo sportello posteriore al fine di inserire la sim card, che per inciso è una micro usim, come quella dell’iPhone e del Nokia Lumia.
per il resto non c’è espansione di memoria per il telefono che viene venduto con una capacità di storage di 32 gb, quindi già con una disponibilità notevole di storage.
Sony ha personalizzato alcuni dei menu interni delle impostazioni, forse per questo il telefono esce con gingerbread, che tutto sommato penso sia il vero peccato mortale del device.
Questa voce xperia porta ad alcune personalizzazioni, per altro non fondamentali, del telefono.
forse per questo tipo di personalizzazioni, Sony non ha messo in vendita il telefono con Ice Cream Sandwich, la versione 4.0 di Android, di cui è dotato il galaxy nexus, che arriva in questi giorni sul galaxy SII e che sta per essere installato su tutti gli htc in circolazione. Dal mio punto di vista, pur capendo le motivazioni, questo è un punto di debolezza del telefono, che pur essendo venduto ad un prezzo aggressivo, rispetto alle ultime uscite di Sony, ha pur sempre un cartellino da 499 euro, che non sono pochini.
Mentre amo il design esterno e la resa della fotocamera, quello che proprio non mi piace, senza alcun mezzo termine e l’interfaccia utente dell’Xperia S che è proprio brutta. Fatico a capire perché Sony Ericsson prima e Sony ora abbiano sempre disegnato prodotti incredibilmente belli fuori con una cura davvero scarsa di ciò che c’è dentro. Guardate questo widget.
Utile, comodo, comodissimo, ma graficamente proprio brutto. Guardate anche i menu contestuali, sembrano l’eredità di un telefono android di due o tre anni fa. Ma se la cura della grafica lascia a desiderare, c’è una soluzione presentata da questo telefono che è davvero meravigliosa, quella degli NFC smart-tags.
Avvicinando il telefono allo smart tag, dò il comando per la disattivazione del wifi, del bluetooth, metto in modalità silenziosa e disattivo il gps.
Ovviamente tutte le funzioni sono selezionabili a proprio piacimento in fase di impostazione. Questa è una funzione fighissima!
Cosa mi manca di dire?!? Ah! La batteria… eh… ‘nzomma! alla fine di una giornata arrivo, ma non chiedetele di più, non riuscirà a darvelo!
Lo sapete, io non sono quello delle recensioni super tecniche per dirvi quanti capelli aveva in testa chi ha assemblato il telefono, per me il tutto si riduce a: “mi piace” oppure “non mi piace”. tutto molto molto semplice. A me questo telefono piace, ha margini di miglioramento grandissimi, ma come primo prodotto di sony senza l’abbinamento ad ericsson mi pare buono.
Il prezzo di Sony Xperia S
Come la classifico in assoluto? Come un buon prodotto, che quando scenderà fisiologicamente di prezzo sarà un’ottima alternativa, un po’ come oggi è il Sony Ericsson Xperia Arc S, che a 349 euro (ma on line si trova a meno) è ancora un prodotto stupendo, ma quando era uscito (a 569 euro) era completamente fuori mercato per il posizionamento di prezzo.
Un buon primo passo, ma se Sony vuole cambiare il suo futuro serve molto di più.