Recensione Wiko View5, batteria da lavori forzati!

Quando si legge la recensione Wiko View5 non bisogna pensare alle specifiche tecniche del dispositivo, perché questo smartphone gioca quasi tutte le sue carte sul posizionamento di prezzo.

Wiko View 5 il fratello minore di una serie che comprende due dispositivi, che si differenziano tra loro per alcuni dettagli come la disponibilità di RAM e il tipo di processore usato, ma che per molti dettagli sono invece molto simili.

A differenza di quanto faccio di solito,. Subito i riflettori sul prezzo, perché oggi questo smartphone si compra a 149 €, una posizionamento super competitivo, in un contesto che comincia ad essere molto affollato, con una qualità inimmaginabile fino a qualche anno fa.

Il dato di fatto più rilevante è che, rispetto al passato, la distanza della tecnologia usata tra i prodotti di fascia elevata e quelli che potremmo definire “normali” si è ridotta drasticamente.

Ciò detto, pur con il miglioramento della qualità media dei dispositivi di fascia medio bassa, non si possono pretendere miracoli quando si acquista un dispositivo con un prezzo di poco superiore tra i 100 e i 200€.

Confezione, design e display

Sul fronte della confezione, il nuovo prodotto di Wiko offre ovviamente il telefono che è abbinato ad un caricatore, un cavo per la trasmissione dei dati e la ricarica, un paio di cuffiette di qualità discreta.

Nella scatola che viene venduta non è presente una cover, ma per questo prezzo direi che non possiamo pretendere l’impossibile.

Il design del dispositivo è concentrato intorno al display che non è interruzioni se non per il classico buchetto della fotocamera anteriore, le cornici sono tutto sommato contenute con quella inferiore leggermente più spessa, ma l’impatto generale è molto gradevole.

Sulla parte posteriore del telefono c’è il blocco delle quattro fotocamere che è realizzato con una collocazione simmetrica, che sfrutta anche il flash per dare una sensazione di ordine estremo.

La fotocamera principale da 48 megapixel è circondata da un anello argentato che evidenzia il suo ruolo da protagonista.

Il sensore di impronte digitali è collocato sul retro, nella posizione che io preferisco in assoluto: ho più volte espresso la mia perplessità sulla precisione, puntualità e velocità dei sensori posti sotto il display.

Su uno dei due lati si trova solo il cassettino ibrido delle Sim, che definisco in questo modo perché mi impone di scegliere tra l’utilizzo di due Sim o quello di una Sim con scheda micro SD.

Sull’altro lato, invece c’è il pulsante di accensione del telefono, il tasto dedicato all’assistente di Google, infine il pulsante di controllo del volume, quello che per noi si chiama volume rocker.

Sulla parte superiore del dispositivo c’è invece il Jack per le cuffie, nella parte inferiore l’altoparlante e il connettore USB C.

Lo schermo ha una diagonale generosa, da 6.55″, ma la definizione è solo HD, un dettaglio che con la competizione agguerrita di questo periodo in quel segmento di mercato potrebbe essere un elemento di debolezza.

Bisogna però aggiungere, per trasparenza, che per il 95% degli utenti che comprano smartphone la qualità che viene offerta dallo schermo è comunque più che sufficiente per soddisfare le esigenze quotidiane.

Ovviamente, non possiamo comparare questo schermo a quello dei telefoni più blasonati ed infinitamente più costosi che oggi si trovano sul mercato.

Hardware e prestazioni

Sul fronte dell’hardware bisogna dire che questo smartphone offre una qualità che è in linea con il suo prezzo, un concetto che leggerete spesso nella recensione Wiko View5.

Non sono un appassionato dei prodotti di mediatek, in molti cercano di convincermi che la qualità sia migliorata nell’ultimo periodo, nella realtà la differenza tra i processori di qualcomm e quelli di mediatek si nota, eccome.

C’è un processore con un clock che arriva a 1,8 GHz, un octa-core, accompagnato a 3 GB di RAM e 64 GB di memoria interna. Wiko View 5 offre anche la possibilità di espandere la memoria usando una scheda micro SD fino a 256 GB.

Il funzionamento di questo smartphone è discreto anche se la velocità non è il suo punto di forza soprattutto quando si svolgono funzioni un po’ più complesse come l’utilizzo del navigatore o di altre applicazioni che sono un po’ più esigenti dal punto di vista delle risorse richieste al processore.

Wiko su questo aspetto dovrà guardarsi le spalle perché i produttori cinesi più aggressivi offrono prodotti di prezzo molto contenuto con prestazioni di gran lunga migliori.

Fatta questa premessa, aggiungo che l’utente che immagino per questo dispositivo possa comunque soddisfare le sue esigenze con le prestazioni di View 5.

Per chiudere il quadro relativo all’hardware, bisogna segnalare che il Wi-Fi ha una sola banda quella a 5 GHz, potrebbe in alcune occasioni essere un problema, perché molti usano ancora solo di esclusivamente la banda a 2,4 GHz.

Per ottimizzare i costi, ma soprattutto per contenerli, alcuni dettagli non sono i migliori possibili oggi disponibili, ad esempio il Bluetooth e in versione 4.2, mentre la più recente disponibile è la 5.1.

Recensione Wiko View5: la fotocamera

il punto in cui bisogna trasmettere la propria esperienza d’uso sulla fotocamera è quello che mi annoia di più in assoluto delle recensioni, perché al di sotto di una certa fascia di prezzo il risultato è sempre lo stesso.

Si potrebbe fare un copia incolla di decine di recensioni perché non c’è molto di diverso da raccontare.

Wiko View 5 offre ben quattro fotocamere, con una combinazione di una sensore principale, un grandangolo, una macro e un sensore di profondità.

La fotocamera offre anche il supporto dell’intelligenza artificiale, che aiuta a migliorare il risultato soprattutto quando si parla di foto con effetto bokeh.

Non sempre l’intelligenza artificiale ci ha zecca perché il soggetto che vedete qui sotto viene interpretato come un piatto di cibo.

Quanto riguarda la qualità degli scatti, non ci si può assolutamente lamentare nel momento in cui l’illuminazione di ciò che si vuole riprendere è buona, questo significa che la luce non è né troppo alta né troppo bassa. Quando ci sono però questi due estremi, il rumore cresce in modo esponenziale.

Il sensore grandangolare da 120° di apertura si comporta bene e non ha particolari distorsioni quando lo scatto non è troppo ravvicinato.

ai

La combinazione, per i quattro sensori di cui il telefono è dotato, è di 48 + 8 + 5 + 2. Sono ovviamente i megapixel dei diversi sensori nell’ordine in cui li ho citati, quindi 48 megapixel per il principale, otto per il grandangolo, cinque per la macro due per quello di profondità..

L’effetto bokeh disponibile solo ed esclusivamente per la fotocamera principale, non si può invece utilizzare con quella frontale da otto megapixel.

Sia la fotocamera posteriore che quella anteriore girano video a 1080 pixel, con una funzione che permette di girare brevi video (sono praticamente GIF) tenendo premuto il pulsante della videocamera.

Anche nel caso dei video, la qualità è discreta quando c’è buona luce, quando si deve affrontare la semi oscurità o l’oscurità il rumore cresce in modo esponenziale.

Il software

Il sistema operativo è praticamente una versione stock di Android con pochissime personalizzazioni, non ci sono particolari variazioni né nella grafica né nei contenuti.

Su questo fronte non c’è molto da aggiungere perché l’azienda ha scelto, secondo me correttamente di non infilare quello che noi chiamiamo il bloatwere dentro questo telefono.

Non so se sia corretto IndyCar in questa sezione, forse era più adatta quella dell’hardware, ma sottolineo che c’è anche la radio Fm, che può essere utilizzata quando gli auricolari sono inseriti.

Batteria

Per quanto riguarda invece la batteria dobbiamo dire che ci troviamo davanti ad un prodotto che sembra inarrestabile, dato che i suoi 5000 mAh garantiscono addirittura l’utilizzo per tre giorni e mezzo, con un utilizzo moderato del telefono.

Questo significa che potreste addirittura utilizzare questo telefono caricandolo solo un paio di volte alla settimana, condizione comodissima per 1000 ragioni.

Per poter raggiungere un risultato di questo genere, ovviamente viene messo in pista un artificio, che è quello di limitare molto il funzionamento delle applicazioni in background.

Bisogna fare attenzione perché nelle impostazioni c’è una voce che si chiama Duraspeed, che è opportuno controllare per autorizzare le applicazioni che per noi possono essere importanti ad usare anche le funzioni di background.

Recensione Wiko View5, le conclusioni

Se siete alla ricerca di un prodotto con un costo contenuto, ma che tutto sommato vi dia un’esperienza d’uso del tutto positiva, userei dire “normale”, ma con un’accezione positiva del termine, l’avete trovato.

La recensione Wiko View5 porta ad una conclusione che potrebbe sembrare anche banale, probabilmente lo è.

Questo è uno smartphone che vi offre esattamente quello che vi chiede in cambio, cioè all’altezza del prezzo richiesto, senza particolari fuochi d’artificio.

Sì è il tipo di prodotto che fa per voi, lo trovate su Amazon cliccando qui al prezzo di 149,99 euro!

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
Post collegati