Recensione Vivo TWS Earphone Neo, si può fare di più

Oggi vi presento la recensione Vivo TWS Earphone Neo, un nome al limite dell’impossibile che accompagna gli auricolari true wireless di vivo, marchio cinese che da poco ha fatto il suo esordio in Europa.

Nei giorni scorsi l’azienda ha lanciato quattro smartphone di discreta qualità, tre dei quali con prezzo molto contenuto, l’ultimo invece è di qualità e prezzo più elevati.

Dispositivi che sono stati accolti positivamente, soprattutto per il dettaglio di una batteria da competizione e di fotocamere che promettono performance discrete.

Il capofila, Vivo X51, invece, rappresenta un’offerta molto interessante per la presenza di quello che viene definito un gimball, ovvero una fotocamera stabilizzata, in grado di assorbire vibrazioni significative e di registrare video molto fluidi e molto stabili.

Purtroppo non si può replicare lo stesso giudizio positivo per questi nuovi auricolari, che arrivano sul mercato al prezzo di 129 €, ma non tengono il passo delle aspettative.

Questa, quantomeno, è la valutazione per l’uso che faccio io degli auricolari, in cui è importante il loro sfruttamento per telefonate e video chiamate, ma è fondamentale anche la qualità di ascolto della musica.

Per chi invece cerca semplicemente uno strumento per rispondere al telefono, ma non ha particolari esigenze nella fruizione di musica, allora la valutazione cambia completamente.

In questo caso, avete un prodotto di dimensioni contenute, con una batteria di buona durata, facile da mettere e togliere e con una perfetta compatibilità con qualunque smartphone Android.

La forma del prodotto è simile a quella di molti altri dispositivi della stessa categoria che abbiamo visto in circolazione, con una custodia che serve per la ricarica una volta che l’autonomia delle “cuffiette” è giunta al termine.

La forma degli auricolari è praticamente identica a quella di Apple AirPods, da cui si differenziano per il colore, perché questi sono neri.

La ricarica avviene attraverso un connettore USB C, non c’è ricarica wireless in questo prodotto, ma dal mio punto di vista il problema principale è che non esistono nemmeno i bassi.

Non so quale sia la ragione di una performance così ridotta, perché all’interno c’è il processore di qualcomm APT-X, che dovrebbe garantire una qualità elevata, insieme ad una latenza bassissima che è di 88 ms.

Tra l’altro all’interno degli auricolari c’è un driver molto grande da 14,2 mm che potrebbe assicurare un suono potente e un audio corposo, invece non ci sono né l’uno né l’altro.

Il volume massimo degli auricolari è basso rispetto alla concorrenza, in più si aggiunge il dettaglio del suono con una equalizzazione che esalta la fascia medio-alta, penalizzando però molto i bassi: sia la musica dai canali streaming radio che quella memorizzata sul telefono si percepisce lo stesso effetto, di un suono con molta “spazialità”, ma pochissimi bassi.

C’è un’applicazione a supporto, con cui è possibile scegliere uno dei quattro preset disponibili, ma anche selezionando l’opzione con i bassi pronunciati, rimane un suono medio alto molto pronunciato.

Con la stessa applicazione è possibile personalizzare i comandi degli auricolari, che si gestiscono con un tocco della zona laterale, grazie a cui si può attivare o spegnere la musica ma anche alzare e abbassare il volume.

Eventualmente, la app può servire anche per l’aggiornamento del software degli stessi auricolari true wireless.

La carica complessiva permette di arrivare fino a circa 22 ore di utilizzo, un’autonomia che è tutto sommato in linea con molti altri prodotti oggi in circolazione.

Recensione Vivo TWS Earphone Neo, le conclusioni

Se per gli smartphone, Vivo ha proposto soluzioni interessanti, concludendo la recensione Vivo TWS Earphone Neo non posso esprimere lo stesso parere positivo per questi auricolari.

Il rapporto qualità prezzo è secondo molto sbilanciato ed esistono tantissime alternative più convenienti ma soprattutto con qualità audio di grand lunga migliore.

È molto difficile valutare questi auricolari perché onestamente sul mercato ci sono molte soluzioni con prezzi più convenienti e una qualità audio sensibilmente più elevata. Rimane lo stupore per una proposta che secondo me non è all’altezza della qualità media che questo marchio ha sempre offerto nei mercati in cui è presente da anni.

Torno però ad uno dei concetti espressi in apertura, ovvero che la valutazione di questi auricolari cambia sensibilmente in funzione del loro potenziale utilizzo.

Ancora una volta, se per chi compra questi auricolari l’ascolto con qualità particolarmente raffinata della musica non è una priorità, allora ci troviamo davanti un prodotto semplice e funzionale, con una latenza molto bassa e quindi adatto anche per l’uso con i videogiochi.

Dovete scegliere voi quali siano le aspettative prima di un acquisto.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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