Non è facile affrontare la recensione TCL 10 5G, perché c’è il forte rischio di essere condizionato dall’ultima prova fatta della stessa famiglia, quella di TCL 10 SE.
Non ho nascosto allora, non lo farò ora, che quel dispositivo non mi era piaciuto, perché l’ho trovato di gran lunga inferiore ai prodotti che per un prezzo molto simile la concorrenza offre oggi al mercato.
Il tema relativo a quel modello, in particolare, è legato alla produzione di dispositivi di fascia bassa in cui l’utente ha la chiara percezione di avere per le mani un prodotto di valore limitato.
Sì una volta questo poteva permettere di trovare spazio, oggi diventa molto più difficile, basta guardare i numeri che premiano Xiaomi e OPPO, da cui proposta in fasce di prezzo contenuto è molto aggressiva e composta da dispositivi in cui non sia la percezione di avere acquistato qualcosa di poco costoso.
Partendo da questa esperienza pregressa, ho affrontato il test di TCL 10 5G, che pur avendo molti elementi in comune con l’altro dispositivo, sembra venire da un pianeta diverso.
Confezione, design e display
Il materiale con cui è costruito è policarbonato, se volete plastica, c’è una migliore percezione complessiva, grazie anche allo schermo molto ampio, che ha una definizione migliore del suo parente più stretto.
Le dimensioni sono abbastanza generose, con uno spessore intorno ai 9 mm e un peso che arriva a 210 g, non poco per uno smartphone in plastica. Le cornici sono contenute, comunque in linea con questa fascia di mercato.
La confezione di vendita offre ovviamente lo smartphone, a cui è abbinato un caricatore da 18W, compatibile con quick charge 3.0.
C’è ovviamente il cavo di ricarica, ma anche una custodia trasparente in materiale morbido, TPU, che offre un ottimo grado di protezione. Non ci sono invece auricolari all’interno della scatola, quello che sto provando io è il modello commercializzato da TIM.
Quando si accende il telefono appare subito una schermata con il logo dell’operatore, anche lo sfondo di default porta il logo del principale operatore italiano, ma non ci sono personalizzazioni del software particolarmente fastidiose, sono state inserite solo Tim Music e Tim Vision.
Per quanto riguarda la forma del dispositivo sulla parte posteriore c’è la collocazione delle fotocamere con una barra trasversale molto gradevole alla vista con ben quattro sensori, di cui il principale è da 64 mega pixel ci torniamo più tardi.
Su un lato è posto il famigerato volume rocker, accanto al pulsante di accensione; sulla parte inferiore c’è l’altoparlante, oltre ad un connettore USB C per la ricarica e l’eventuale trasferimento dei dati. Sull’altro lato ci sono cassettino per l’inserimento della Sim e pulsante personalizzato per l’assistente di Google.
Il cassetto della Sim è in modalità ibrida, si possono cioè usare due nano Sim oppure una nano Sim e una espansione microSD che può arrivare fino a 512 GB.
Come è normale che sia in prodotti di questa fascia, non c’è invece supporto per le eSIM, si possono quindi usare esclusivamente Sim fisiche.
Infine, sulla parte superiore del telefono c’è il connettore da 3,5 mm per le cuffie, dettaglio sempre gradito per molti utenti che preferiscono evitare gli auricolari Bluetooth.
Lo schermo offre una definizione full HD, con la soluzione del buchetto per la fotocamera frontale che è posizionato nella parte in alto a sinistra del display.
E’ uno schermo IPS LCD da 6.53 pollici, con ratio 19,5:9, una superficie di 104,7 cm2 e un rapporto pannello/superficie dell’83.5%.
Supporta lo standard HDR10, con una luminosità massima di 450 nits. La leggibilità e ottima anche alla luce diretta del sole, ma d’altro canto lo schermo è proprio ciò su cui TCL punta molte delle sue carte, partendo dall’esperienza maturata con i televisori.
Non a caso, tutti i prodotti vengono venduti con il claim “display greatness”, che forse non era così visibile nel modello TCL 10 SE, ma è più evidente nella versione 5G.
Con la soluzione NXTVision, infatti, si può migliorare l’efficienza dello schermo che ha una messa appunto molto interessante dal punto di vista dei contrasti e della taratura dei colori, davvero ben fatta. Quando si accende il display c’è un’immagine vivida, ben contrastata, con colori brillanti che trasferisce immediatamente una percezione di pregio.
Questo però incide molto sulla fedeltà dei colori, che è molto approssimativa.
Bisogna ammettere che anche l’angolo di lettura di questo dispositivo è impressionante perché arriva quasi a 180°. Ovviamente con un’angolazione di quel tipo i dettagli sfumano un po’, ma nonostante questo rimangono ancora perfettamente leggibili.
Su questo fronte bisogna davvero ammettere che TCL ha fatto un buon lavoro. I puristi storceranno il naso, ma per la gran parte degli utenti il pannello risulterà molto vivace e gradevole da guardare.
Hardware e software
Anche sul fronte della dotazione hardware questo telefono sembra un lontanissimo parente del modello SE: su questa versione, infatti ci sono tutte le carte in regola per assegnare un bollino verde di qualità senza alcun tipo di dubbio, perché il processore qualcomm snapdragon 765G è semplicemente fenomenale.
Molte aziende lo hanno utilizzato anche su prodotti che sono quasi flagship, il cui prezzo è addirittura il doppio rispetto a quello di TCL 10 5G.
A questo processore dalle qualità già note, si affiancano 6 gb di ram e 128 gb di memoria interna. Per amore dei dettagli bisogna sottolineare che lo standard di memoria è UFS 2.1 e non è il migliore possibile.
Questo dettaglio però non cambia la valutazione complessiva su questo smartphone, che ha una buona dotazione hardware, che si completa con un sensore di impronte digitali posto sul retro e la capacità di sblocco attraverso la lettura del volto.
Il software è praticamente simile a quello puro di Android con pochissime aggiunte. In primo luogo le personalizzazioni di TIM che ha aggiunto un paio di app, come già anticipato Tim Music e Tim Vision.
Le uniche personalizzazioni che esistono riguardano alcune funzioni che vengono definite avanzate, che permettono di gestire la registrazione dello schermo, la modalità ad una mano che può essere customizzata in modo molto interessante, scegliendo addirittura la dimensione a cui portare lo schermo quando si attiva il comando di gestione con una sola mano.
Esistono poi una modalità di gioco e una modalità di guida, che permettono di utilizzare i propri videogiochi senza disturbo, oppure di guidare senza distrazioni.
Non manca anche l’utilizzo dei gesti, che permettono di fare screenshot, di dividere lo schermo per usare due applicazioni contemporaneamente e per accendere display o fotocamera.
Come già anticipato, esiste poi anche una funzione speciale per l’ottimizzazione delle immagini sul display, che permettono addirittura di fare un vero e proprio upscale delle immagini da SDR ad HDR.
Un dettaglio che invece proprio non mi piace e che non ci sia un indicatore dei gesti alla base dello schermo. Questo significa che qualunque applicazione, compresa la tastiera arriva fino al bordo inferiore del display, motivo per cui in alcuni casi alcune informazioni vengono leggermente tagliate e raggiungere i tasti bassi della tastiera impone una certa capacità di contorsionismo.
Il sensore dell’impronta e digitali è collocato sul retro del dispositivo, in posizione molto comoda ed è velocissimo nello sblocco del telefono.
È necessario fare un plauso alla qualità dell’audio, perché pur essendo mono, ha un’ottima definizione e un volume massimo di ottimo livello. Non solo, perché rispetto a molti altri prodotti della stessa categoria c’è anche una buona disponibilità di bassi.
Anche in conversazione l’ascolto dell’interlocutore è più che buono, così come mi segnalano che il volume della mia voce sia perfettamente udibile e molto ben definito.
Altro dettaglio da sottolineare è la presenza della radio Fm, mentre purtroppo non c’è il Wi-Fi 6, che oggi dovrebbe essere secondo me disponibile su tutti i dispositivi.
Presente anche un trasmettitore NFC, il .che significa che questo smartphone è compatibile con i pagamenti in mobilità.
Fotocamera
Sappiamo già quale sia l’abitudine dei produttori, cioè quella di inserire un sacco di sensori per la fotocamera, di cui buona parte servono più per il marketing che per la vita di tutti giorni.
TCL 10 5G non si sottrae a questa abitudine, con un sensore principale da 64 megapixel, un grandangolo da otto, un sensore macro da cinque e quello di profondità da due megapixel.
Se il sensore principale e il grandangolo offrono una buona performance e discreti risultati, non si può dire lo stesso per gli altri due, che sono più di contorno, che di sostanza.
Il sensore principale e anche la selfie CAM svolgono un ottimo lavoro. La fotocamera posteriore è in grado di girare video 4K a 30 frame al secondo, mentre quella frontale si ferma alla definizione full HD, più che sufficiente per le esigenze di chiunque.
La dimensione del sensore e quella dei pixel non sono esagerate, ma più che sufficienti per assicurare un buon risultato.
Video frontali non hanno stabilizzazione, mentre quelli posteriori utilizzano una stabilizzazione elettronica che sfrutta il giroscopio, con un discreto risultato.
Per la qualità delle immagini devo riportare una litania che ben conosciamo: quando la luce è adeguata l’immagine che scaturisce è più che buona, quando invece la luminosità scende, si fatica un po’ di più ad ottenere risultati particolarmente esaltanti.
Lo zoom, invece, che sfrutta la fotocamera principale, non è il massimo.
Carino l’effetto ritratto sia sulla fotocamera principale che su quella frontale. A volte il sensore tende a sovraesporre il soggetto a fuoco, ma tutto sommato non ci si può lamentare.
Batteria
La durata della batteria è semplicemente esagerata, perché credo si potrebbe addirittura arrivare a otto ore di schermo acceso in modalità mista.
Non è un risultato che si ottiene facilmente con qualunque smartphone si possa provare; la combinazione tra display che non consuma tantissimo, software con buona ottimizzazione e processore parco nei consumi, se unita ad una batteria capiente come quella del TCL 10 5G, ha come risultato un’autonomia da competizione.
Il caricatore da 18 W rende compatibile questo smartphone con la ricarica Quick Chargers 3.0 di Qualcomm, che permette di andare da zero a 50% in 35 minuti.
Recensione TCL 10 5G, le conclusioni
In un periodo particolarmente intenso, sto rimbalzando in continuazione da prodotti di qualità elevatissima e prezzo molto alto a dispositivi con un posizionamento molto più competitivo, ovviamente con una dotazione meno eclatante.
Questo, in alcuni casi, rende più evidente il salto di categoria tra i diversi smartphone e quindi mi porta ad avere delle valutazioni un po’ più severe per i prodotti meno costosi. In realtà, nel caso di TCL 10 5G, ho avuto la possibilità di sperimentare l’utilizzo di un prodotto interessante, con un discreto rapporto qualità prezzo, anche se per la stessa cifra si possono comprare molti altri dispositivi, incredibilmente appetibili, uno su tutti OnePlus Nord.
Con questo tipo di competizione sul campo, è necessario spingere il livello qualitativo verso quote inimmaginabili solo qualche anno fa in questa fascia di mercato.
Ecco perché la recensione TCL 10 5G richiede una sintesi con molto equilibrio: il prodotto è di buon livello, la fotocamera non è eccellente ma può competere con smartphone di pari grado, il software è lineare senza pasticci dati dalle personalizzazioni, nel complesso si può attribuire un voto positivo. Non si può però dimenticare che con la stessa cifra si può scegliere tra moltissimi prodotti fortemente competitivi.
Avrete forse notato che non ho nemmeno citato il 5G, di cui questo smartphone è dotato, semplicemente perché penso che in Italia in questo momento sia un particolare inutile per il 99% degli utenti potenziali. Le reti hanno una diffusione limitata, anche nelle città che sono dichiarate coperte in realtà esistono solo in piccoli spot geograficamente molto limitati, ecco perché al momento rimane una sigla utile solo per il marketing.
Tra l’altro, ormai quasi tutti i prodotti nella stessa fascia di prezzo offrono la compatibilità con il 5G, che non rappresenta più un vantaggio competitivo.
Per concludere direi che questo è un prodotto apprezzabile, ma TCL per riuscire a svettare in questo mercato così difficile deve fare molto di più! Nel momento in cui si vuole emergere, fare ciò che fanno anche gli altri senza avere una percezione di marchio pari a quella degli altri non è sufficiente per tracciare un percorso di crescita soddisfacente.
Le premesse ci sono, c’è però bisogno di mettere una marcia in più.
Se per voi il 5G non è rilevante, un’ottima alternativa è TCL 10 Pro, che trovate cliccando qui a 289 euro.