Arrivano oggi nei negozi e verranno consegnate dai corrieri in Italia le nuove Xbox Series X e S, di cui vi racconto le mie prime impressioni.
In realtà, tali impressioni sono legate alla prova fatta con Xbox Series S, la versione più semplice e meno costosa della nuova consolle di Microsoft, la cui principale caratteristica è quella di essere full Digital, ovvero di non avere un lettore di dischi fisici.
Non c’è un buchetto per infilare un videogioco o eventualmente un film in Blu-ray, questa piattaforma abbraccia un approccio completamente nuovo al mondo dei videogiochi, o quantomeno più recente, in cui tutti i contenuti sono smaterializzati.
Questo da un lato porta lo svantaggio di non poter rivendere i titoli acquistati, ma dall’altro permette anche di trasferire tutto il proprio catalogo da una consolle all’altra, così come di sfruttare i titoli anche su computer ed eventualmente in streaming sul proprio smartphone, in modo semplice ed immediato.
Non credo serva sottolineare che per entrare in questa dimensione è necessaria una connettività di buon livello, probabilmente una fibra a 100 mega e il minimo indispensabile nel momento in cui i titoli che andrete a scaricare possono arrivare anche a 40 piuttosto che 50 GB di dimensione.
La nuova Xbox Series S è più compatta nelle dimensioni, più stretta, meno profonda, ma è leggermente più alta. Paga la riduzione delle dimensioni con la perdita di alcune porte di connessione, perché non ci sono più uscita ottica e il connettore Jack da 3,5 mm.
Entrerò poi nel dettaglio tecnico, perché prima credo sia importante fare un accenno anche al controller, che probabilmente avrebbe potuto essere modificato in modo più significativo, perché al momento è stato aggiunto un pulsante per la condivisione, un connettore USB C, ma rimane il funzionamento a batteria, non c’è ricarica wireless, ma soprattutto si avvertono chiaramente i movimenti dei motori di vibrazione.
La sensazione, ma potrebbe essere sbagliata, e che non sia cambiato molto nel cuore tecnologico di questo dispositivo.
Per quanto riguarda invece l’utilizzo di Xbox Series S, posso trasferire le impressioni di questa prima settimana di full immersion, che mi ha permesso di prendere confidenza con i titoli attualmente disponibili con una definizione elevata.
Non è questo il sito in cui troverete analisi approfondite dei singoli titoli, perché non è argomento che mi compete e lascio a chi ha una preparazione migliore della mia questo tipo di approccio.
Ho provato alcuni dei titoli oggi disponibili con definizione elevata ed ottimizzazione per Xbox Serie X e S, dalla beta di Forza Horizon 4, piuttosto che Dirt 5, Yakuza: Like a Dragon (SEGA), fino a NBA 2K21.
Quello che posso rilevare è che dal punto di vista della grafica il miglioramento con Xbox Series S non è così evidente, perché quasi tutti i titoli provati in questi giorni vanno al massimo a 1440p con 60 fps, per cui in alcuni casi, con un televisore di risoluzione elevata concorre anche la capacità del televisore stesso di fare upscale verso il 4K e non è detto che il risultato sia sempre eccellente.
Potrebbe provare ad utilizzare la consolle con un televisore di ultimissima generazione, purtroppo in questo momento non ne ho uno in casa per una verifica puntuale.
Però, con i giochi che sono ottimizzati per queste nuove consolle, la qualità della grafica e la fluidità di gioco sono davvero notevoli, così come sono ridotti drasticamente i tempi di caricamento dei giochi quando si utilizzano invece dei titoli che sono nati per la versione precedente.
Dal mio punto di vista, avendo una innata allergia alle attese quando i giochi sono in fase di caricamento, questa è una delle novità che potrebbero per me essere da sole una buona motivazione di acquisto.
Quando invece si devono caricare i titoli ottimizzati, quindi un po’ più esigenti dal punto di vista delle risorse, i tempi sono contenuti ma non immediati.
Come sempre, il dettaglio per cui Xbox dal mio punto di vista eccelle, valeva anche per le versioni precedenti, è la piena compatibilità con il mondo Windows da cui eredita moltissime applicazioni.
Ecco perché, più che una consolle di gioco, questa può diventare una vera centrale multimediale, grazie anche alla disponibilità di applicazioni legate al mondo dello streaming audio e video, su tutte segnalo la disponibilità da oggi di Apple TV+.
Sul fronte dell’interfaccia, bisogna riconoscere che Microsoft ha fatto un lavoro eccellente per migliorarne l’impatto e renderlo più contemporaneo, in alcuni casi bisogna riabituarsi ad alcuni dei passaggi da compiere per trovare le voci di sempre, ma è questione di qualche ora.
Come per i modelli precedenti, grazie alla connessione con gli account di Microsoft c’è un controllo molto granulare dei permessi di accesso, molto utile soprattutto quando entra in gioco la gestione di minori collegati alla rete.
Conosciamo i rischi connessi, ne abbiamo letto più volte, ovviamente la volontà è quella di costruire un ambiente divertente ma allo stesso tempo protetto e da questo punto di vista Xbox offre una possibilità di controllo infinita; in alcuni casi forse fin troppo, perché c’è il rischio che l’utilizzo di questi strumenti per alcuni utenti possa diventare complicato.
Un altro dettaglio che credo sia fondamentale e che questa Xbox sia molto più silenziosa rispetto al modello precedente, che in alcuni casi dava l’impressione di poter decollare da un momento all’altro.
Ora invece la gestione termica è più efficiente e per questa ragione non c’è il classico effetto per cui sembrava di avere un ventilatore acceso alla massima potenza quando si usavano i giochi un po’ più esosi ed energivori.
Rimane l’eterno dibattito su come posizionare questa consolle, perché ci si divide sempre tra i verticalisti e gli orizzontalisti. L’uso della consolle è rigorosamente orizzontale sotto la TV.
Quello che invece credo sia insufficiente è la quantità di memoria disponibile, perché solo con i giochi installati per la recensione ho terminato la memoria disponibile su Xbox Series S da 512 GB.
Fortunatamente c’è l’espansione di memoria attraverso i moduli di Seagate, ma rimane il limite di una capacità che oggi forse è un po’ anacronistica.
Da questo punto di vista, il terabyte offerto dalla versione X è di sicuro più adeguato ai titoli giganteschi oggi presenti sul mercato, per fare un esempio NBA2K21 pesa 101 giga.
È sicuramente necessario pensare ad un’espansione della serie S, soprattutto se sia un catalogo maturato nel tempo con molti titoli.
La retro compatibilità è garantita, sto usando titoli nati per modelli precedenti di Xbox che funzionano correttamente, in alcuni casi credo che i titoli abbiano bisogno comunque di un’ottimizzazione perché non sempre la riproduzione è esente da qualche difettuccio.
Faccio l’esempio di PES 2021, che funziona perfettamente su Xbox one X, mentre ogni tanto ha qualche scatto anomalo su Series S.
Comunque, in mezzo a tutte queste informazioni, forse la sintesi più semplice potrebbe essere questa: se siete super appassionati di videogiochi, ma soprattutto dei cultori della qualità video, per voi servono Series X oppure PlayStation cinque.
Se invece siete giocatori occasionali come me, la versione S è perfetta per tutte le vostre esigenze.
Se vi può interessare, la trovate CLICCANDO QUI a 399 euro, se invece per voi è meglio il calibro pesante, dovrete pazientare un po’ perché la versione X al momento è esaurita su molti dei canali online.