Recensione Asus Chromebook Flip C434, la praticità

E’ stato un piacere preparare la recensione Asus Chromebook Flip C434, un dispositivo che porta il sistema operativo di Google in un involucro molto bello.

E’ la prima volta che uso per un periodo prolungato un computer con questa soluzione, un approccio al computer completamente diverso rispetto a quello di Microsoft e di Apple.

Usare un Chromebook è un po’ come utilizzare uno smartphone Android con uno schermo molto più grande e con la semplicità di una tastiera, ma anche con la straordinaria disponibilità di applicazioni tipica del Play Store, dove è possibile pescare a piene mani.

Imparare ad usare Chromebook offline non è semplicissimo, bisogna entrare in un ordine di idee differente rispetto a quello probabilmente usato negli ultimi anni.

Prima di entrare nei dettagli sul software voglio parlarvi dell’hardware dell’Asus Chromebook Flip C434, un dispositivo basato su Intel Core m3 di ottava generazione, con un buon rapporto qualità / prezzo, perché una delle valenze positive del sistema operativo è la sua discreta leggerezza.

Design e connettività

I comandi sono molto diversi da quelli di un mac o di un PC, in particolare perché non ci sono gli stessi tasti funzione, molti dei quali sono collocati in posizione diversa: le impostazioni potete optare per una personalizzazione che vi consente di avere i tasti funzione tradizionali.

Il famigerato volume rocker e il pulsante di accensione sono collocati su uno dei lati, insieme ad un connettore USB C, uno con USB A, oltre al connettore jack 3.5 mm.

Sul lato opposto ci sono un secondo connettore USB C, affiancato da uno slot per l’espansione MicroSD.

Il display è di ottima qualità, è touchscreen e ha la caratteristica di poter essere ruotato a 360°, oltre al fatto di avere cornici sottilissime, che permettono di raggiungere una rapporto tra superficie totale e schermo dell’87%.

L’angolo di visione è degno di un contorsionista, perché arriva a 178°, mentre il design Nanoedge ha ridotto le cornici a soli 5 mm.

La qualità della costruzione è immediatamente percepibile e in effetti Asus Chromebook Flip C434 è costruito in alluminio di precisione, con finiture anodizzate e bordi a diamante. Dal punto di vista estetico è semplicemente splendido, anche se non è leggerissimo.

Il peso complessivo è di 1.45 kg, ma ha il pregio di offrire uno schermo da 14 pollici con una dimensione complessiva che di solito è tipica dei 13 pollici.

La cerniera permette di ruotare completamente lo schermo e crea una leggera inclinazione quando il chromebook Asus viene aperto. Lo spazio supplmentare garantito sotto il computer, permette di migliorare l’ascolto dell’audio, che ha un volume discreto, ma un’equalizzazione focalizzata sui medio/alti con pochi bassi.

Il modello che sto provando, come anticipato, ha un core M3 di ottava generazione, che offre buone prestazioni con una durata della batteria di ottimo livello.

Recensione Asus Chromebook Flip C434, la batteria

Con un utilizzo misto sono arrivato a quasi 9 ore di autonomia, anche se il produttore permette dieci ore per ogni carica, ma probabilmente ho stressato il chromebook facendo più cose contemporaneamente.

Ho raggiunto però un picco di 11 ore, che mi ha permesso di usare il computer per diversi giorni, senza necessità di ricaricare in continuazione, con uno uso “moderato” per ciascuna giornata.

Nella confezione c’è un caricatore da 45W che richiede un paio di ore per la ricarica completa.

Hardware, tastiera, touchpad, webcam

Sul fronte della dotazione hardware, purtroppo non c’è wifi 6, che oggi secondo me dovrebbe essere una feature garantita a tutti i nuovi modelli, per ottimizzare la connettività e lo scambio dei dati anche quando c’è un traffico molto intenso nei luoghi in cui ci si trova.

La tastiera è discreta, con buona facilità d’uso ma con retroilluminazione che non è particolarmente efficace. La corsa è comoda, ma forse è fin troppo morbida e spesso sono indotto a sbagliare nella digitazione. Probabilmente è una questione di abitudine, perché la tastiera che uso di solito è molto differente nella meccanica con cui è costruita.

In ogni caso, i tasti sono ben spaziati, così come è comodo anche il touchpad, mentre ci vuole un po’ di tempo per abituarsi alla disposizione dei tasti CTRL, ALT e ALT GR, che hanno una collocazione diversa da quella di molti computer che ho usato di recente. Ma ancora una volta è solo un tema di abitudine.

La webcam, invece, è il componente hardware peggiore, perché la qualità è davvero scadente, su questo dettaglio non ci sono particolari attenuanti. Basta avere la luce leggermente più bassa dell’ottimale perché il rumore nelle immagini abbia il sopravvento. Su questo aspetto proprio non ci siamo.

Il sistema operativo Chromebook

Se non lo avete mai usato, il sistema operativo Chromebook richiede un po’ di adattamento, ma nel giro di poco tempo scoprirete che è piacevole e soprattutto offre un milione di miliardi di app che potete utilizzare per gli scopi più disparati.

Per il suo utilizzo offline bisogna configurare le applicazioni, in particolare quelle di Google, altrimenti c’è il rischio che al primo utilizzo senza rete vi troviate un dispositivo con cui non potete fare nulla.

Però, pur con applicazioni più simili allo smartphone che al computer, avete davvero l’imbarazzo della scelta nella quantità di app da sfruttare.

Recensione Asus Chromebook Flip C434, le conclusioni

Usare un chromebook per la prima volta è stata un’esperienza interessante, perché è un sistema operativo con una flessibilità notevole e con una forte compatibilità con il mondo mobile e i tablet.

Ovviamente, l’opportunità di usarlo dipende dalle esigenze personali, in particolari relative all’uso di eventuali applicazioni windows che sono irrinunciabili.

Se per un utente il computer è navigazione internet, posta elettronica e composizioni di documenti, allora questa è un’ottima alternativa, che offre a prezzi discreti computer molto interessanti.

La recensione Asus Chromebook Flip C434 è positiva, ma rimane una macchia indelebile sulla qualità della webcam, oggi fondamentale su un computer per gli usi connessi alla didattica a distanza e alle videoconferenze: su questo fronte c’è da lavorare molto.

La configurazione che sto usando in questo momento viene venduta al prezzo di 679 euro, con 4 GB di RAM e 128 gb di memoria interna, che però ha standard eMMC, che non è il migliore disponibile oggi sul mercato.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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