È divertente notare come anche nella tecnologia ci siano corsi e ricorsi, tendenza confermata dai messaggi che scompaiono su Instagram e Facebook.
Lo sostengo perché ho una certificazione anagrafica che mi permette di raccontare la storia dei dispositivi mobili sin dal loro inizio, esperienza che mi ha dato l’opportunità di provare moltissime soluzioni arrivate sul mercato, compresi i messaggi che svaniscono subito dopo la lettura.
Questo era in particolare un vezzo che era stato introdotto con gli SMS, bastava anticipare un codice di simboli perché il messaggio non rimanesse memorizzato sul telefono dopo la visualizzazione.
Nei giorni scorsi WhatsApp aveva cominciato a distribuire questa nuova funzione che permette di far scomparire i messaggi dopo una settimana, ora invece arriva la variabile di Facebook e Instagram, i cui messaggi scompaiono quando si esce dalla chat.
La definizione è quella di messaggi effimeri, che onestamente non mi piace tantissimo perché da una connotazione negativa a questa vanish mode, che è in fase di distribuzione da qualche giorno.
Ovviamente, ogni volta che viene spedito qualcosa sul telefono di un qualunque interlocutore, c’è sempre il rischio degli screenshot, ma in questo caso l’applicazione avverte il mittente di un messaggio che scompare se il ricevente effettua uno screenshot del messaggio stesso.
Al momento questa opzione viene distribuita agli utenti americani, probabilmente per noi ci vorrà un po’ di tempo perché appaia all’interno delle nostre messaggerie. Bisogna anche sottolineare che perché questa funzione sia disponibile su Instagram è necessario unificare le messaggistiche, obiettivo che sembra essere la nuova ossessione del gruppo Facebook.
Ricordo, per chi lo avesse dimenticato, che una delle solenni promesse del fondatore di Facebook al Senato americano, durante un incontro dedicato al tema dell’antitrust, fu quello di mantenere separate le piattaforme e di non mischiare i dati.
A volte le promesse valgono per un tempo indefinito, in questo caso particolarmente limitato.