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Recensione Huawei Freelace, auricolari per chi fa sport

Chi legge Mister Gadget lo sa, una delle mie passioni è la musica, ecco la recensione Huawei Freelace mi porta nuovamente a contatto con milioni di note.

Età, la ragione per cui provo sempre volentieri tutto ciò che è audio e anche perché la musica e il suono sono alla base del mio lavoro di molti anni alla radio.

Questi auricolari si possono inserire nella categoria true Alice, anche se in realtà hanno una caratteristica un po’ differente data dal fatto che sono collegati tra loro da una sorta di laccio in silicone, materiale comunque molto morbido, la cui utilità è quella di poterli indossare solo all’occorrenza e in caso si usino per lo sport non perderli se scivolano fuori dalle orecchie.

Sul mercato questa non è una novità assoluta, da anni ci sono diverse proposte di disparate aziende che vanno in questa direzione, una delle più comode in assoluto quando si vogliono auricolari che siano soprattutto pratici.

Un aspetto che rende questi auricolari molto carini e la disponibilità di colori, io sto provando quelli rossi e sono molto accattivanti, l’altro particolare sicuramente rilevante è la durata della batteria perché con una singola carica si può arrivare a circa 18 ore di riproduzione di musica.

Curioso è il sistema con cui questi auricolari vengono ricaricati, perché si stacca letteralmente un pezzo della struttura per mettere in mostra un connettore USB C che viene inserito direttamente nel caricatore.

Basta una ricarica di pochi minuti per avere la garanzia di utilizzare per qualche ora questi auricolari. Anche la ricarica completa da zero a 100 è discretamente veloce.

La qualità dell’audio è molto simile a quella degli altri prodotti oggi in circolazione di Huawei, con una scelta nell’equalizzazione molto diversa rispetto a quanto viene offerta da altri marchi sul mercato: Huawei predilige infatti un approccio dei bassi piuttosto morbido, che non sono particolarmente pronunciati, ma rappresentano una sorta di sfumatura che viene aggiunta ad una equalizzazione che evidenzia molto frequenze medie e alte.

Questo, impone una certa attenzione nella scelta dei terminali in silicone che vengono inseriti nelle orecchie. Questo particolare è molto rilevante, perché l’audio sia davvero corposo e gradevole da ascoltare, altrimenti il rischio è quello che il suono sia molto povero e molto “medioso” come dicono i tecnici più esperti.

In tutto onestà, devo dire che io non sono riuscito a trovare l’equilibrio tra la misura che fa rimanere stabilmente gli auricolari dentro le orecchie e quella che mi fa ascoltare correttamente i bassi. Per ottenere i migliori risultati audio, ho un posizionamento un po’ precario delle cuffiette.

Però è un problema secondario perché la struttura con il laccio che collega i due auricolari impedisce in ogni caso che cadano se si sfilano dalle orecchie.

La qualità audio in conversazione è ottima per la ricezione, buona per la trasmissione: l’interlocutore mi segnala che la voce è molto chiara e si comprende perfettamente.

A differenza del modello “Pro”, che non va confuso con questa versione “normale”, auricolari non sono compatibili con l’applicazione AI Life, questo significa che non si può cambiare molto nella configurazione, non si può incidere sulla loro equalizzazione, né gestire altri dettagli.

È promessa una riduzione del rumore quando è presente del vento, purtroppo non sono riuscito a verificarla correttamente, perché ho provato a dialogare con qualcuno al telefono usando il phon, ma era una condizione un po’ estrema.

Come anticipato, la batteria è particolarmente generosa e arriva addirittura ad una durata complessiva di 18 ore di riproduzione musicale, sono secondo me un buon patrimonio, anche se inferiore a quello degli auricolari true wireless che possono sfruttare la carica della custodia e di solito arrivano intorno alle 24 ore di autonomia.

Il prezzo di Huawei Freelace in questa versione che viene definita “arancione” è di 71 euro, ma ci sono versioni di colore diverso ad un posizionamento migliore, come il nero a 49 euro circa.

Recensione Huawei Freelace, le conclusioni

Dopo qualche giorno di utilizzo, posso concludere la recensione Huawei Freelace con un giudizio “discreto”, anche se non posso esprimere un entusiasmo dirompente: trovo il prodotto nella media, con una buona qualità audio, ma dovendo scegliere prediligerei Huawei Freebuds 3i, collocati ad un prezzo molto simile.

Potendo investire un po’ di più, opterei per la versione Pro.

Luca Viscardi

Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

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Luca Viscardi
Tags huawei

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