La prova di Samsung Galaxy Z Fold2, l’alieno

Ho trascorso ormai un mese nella prova di Samsung Galaxy Z Fold2, la seconda versione di uno dei prodotti più innovativi degli ultimi anni.

Ho amato in modo viscerale il modello precedente, che ho utilizzato addirittura per quasi 10 mesi ininterrottamente, che per me sono un tempo quasi inimmaginabile per uno smartphone.

Dopo il primo disappunto iniziale, dato dall’apertura della scatola, ho potuto apprezzare i notevoli miglioramenti di un dispositivo che è sempre più bello e credo sia destinato a diventare un’icona nel corso degli anni.

Parlo di disappunto iniziale, perché nella confezione di vendita del secondo modello pieghevole della famiglia Fold non ci sono auricolari particolarmente pregiati come con il primo modello, né custodie inserite direttamente nella scatola.

UNA SCATOLA PIU’ POVERA, UN VERO PECCATO

Diciamo che per il prezzo a cui questo prodotto viene proposto probabilmente è lecito aspettarsi una confezione un po’ più ricca, anche perché il servizio concierge che dovrebbe essere abbinato a questo prodotto, è semplicemente un numero di telefono diverso a cui rispondono sempre gli stessi addetti, con un’utilità piuttosto ridotta.

La contrarietà generata da questi dettagli è però sfumata appena ho acceso il telefono, il cui schermo esterno è estremamente più grande, mentre quello interno non ha più asimmetrie che caratterizzavano invece il modello precedente.

L’unico elemento che probabilmente però si potrebbe ancora migliorare e il tema della larghezza del display esterno, perché è vero che questo nuovo modello a un pannello molto più lungo, ma rimane comunque un po’ difficile digitare con la tastiera che è particolarmente stretta.

In compenso, quella interna è un piacere ogni volta che viene utilizzata. Devo rilevare che la pellicola scelta per proteggere il display interno è un po’ strana perché dà la sensazione che il dito scorra con meno facilità, come se il materiale generasse più attrito con la pelle, ma è un altro di quei dettagli che probabilmente rilevano gli spostati come me.

Inutile sottolineare che questo non è un prodotto per tutti, né un prodotto per tutti i giorni, si rivolge ad una nicchia di mercato, ma quella nicchia la serve in modo egregio, in particolare perché permette di dimenticare il tablet.

MATERIALI STUPENDI

Belli i materiali con cui questo dispositivo è costruito, così come i dettagli delle finiture, l’unica cosa per cui potrebbe essere giustificato un momento di pubblico ludibrio per gli ingegneri di Samsung è la qualità del motore di trasformazione da voce a testo.

La soluzione offerta da Samsung non solo è molto approssimativa, ma in alcuni casi addirittura snervante per la scarsa capacità di comprendere correttamente le parole e di inserire la punteggiatura nel testo quando viene dettato.

Per risolvere il problema basta cambiare la tastiera e adottare quella di Google, ma, come con il precedente modello, a quel punto si perde il vantaggio della tastiera disegnata appositamente per lo schermo pieghevole, che ha un layout adatto all’impugnatura con due mani.

Voglio sottolineare che nel descrivervi la mia esperienza con il nuovo smartphone pieghevole di Samsung sto andando a cercare anche il pelo nell’uovo, segnalando ogni singolo dettaglio della mia esperienza, ma è importante evidenziare che sono dettagli migliorabili che non inficiano l’esperienza d’uso.

L’unico aspetto su cui invece stressare l’accento è quello della soluzione da voce a testo, perché in modo più ampio coinvolge l’intera offerta di Samsung di Assistenza, che include anche Bixby, di cui fatico a riconoscere l’utilità.

CON BIXBY ANCORA NON CI SIAMO

In tutta onestà, trovo che la qualità dell’assistente di Samsung sia ben al di sotto delle possibilità dell’azienda e della percezione qualitativa che io ho del marchio. Fossi io il grande capo seduto su una grande scrivania coreana con i piedi sul tavolo, impiegherei un secondo a decidere di abbandonare la strada, nel momento in cui il risultato zoppica in questo modo.

Ma siccome i piedi sul tavolo non li posso mettere nemmeno a casa mia, altrimenti rischio di prenderle da mia moglie, segnalo solo le mie perplessità, mentre non posso che esaltare molti altri aspetti di questo oggetto.

La batteria è più che buona, anche se io non uso il 5G, che è un banco di prova importante. Come anticipato, mi piacciono la qualità del display interno ed esterno, ma anche quella delle fotocamere che fanno un lavoro egregio in tutte le situazioni.

BATTERIA OTTIMA

Sfrutto meno la possibilità di usare questo smartphone con il display aperto a 90°, perché non ne vedo un particolare beneficio ma mi rendo conto che per alcuni in realtà sia una soluzione molto utile.

L’audio in conversazione è molto alto e la qualità del microfono è allo stesso livello, l’interlocutore mi sente sempre in modo molto chiaro, comprensibile e senza particolari rumori di fondo.

I due altoparlanti stereo posizionati sul bordo superiore ed inferiore garantiscono una buona qualità dell’audio anche quando il telefono è aperto e si usa per fruire di contenuti multimediali.

La domanda che mi fanno tutti è quanto visibile sia la piega dello schermo: è un po’ come quando ci si chiede se usando un pavimento di legno naturale capiti di trovare delle righe causate dall’utilizzo.

Ovviamente la piega si vede quando il display è spento, scompare praticamente quando non si accende e si è concentrati sulla fruizione di ciò che lo schermo proietta: è ovvio che chi soffre di compulsione o di particolari paranoie che dovessero portarlo a fissare quella riga, riesce a vedere chiaramente la piega anche quando non guarda lo smartphone.

PROVA GALAXY Z FOLD2: UNA BELLA SODDISFAZIONE

In ogni caso, questo è un dispositivo stupendo, non sarà mai (o comunque non molto presto) un dispositivo di massa, ma è una prova di forza e di capacità di innovare che Samsung mostra al mondo intero. Non è cosa da poco.

Un piccolo dettaglio: è molto difficile riuscire a trovare delle cover che siano poco ingombranti per questo smartphone, la conformazione del display che praticamente è quasi senza cornici, parlo di quello esterno rende più difficile costruire un guscio sia per la parte posteriore che per quella anteriore.

Io ho ripiegato su una pellicola, ma spero che primo poi salti fuori qualche soluzione particolarmente sottile. Torno sul concetto che questo non sia un prodotto per tutti, ma la prova di Samsung Galaxy Z Fold2 mi ha convinto del fatto che il numero contenuto di persone che lo comprerà avrà grandi soddisfazioni.

Chi di voi fosse interessato all’acquisto lo trova qui a 1799 €.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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