E’ stata pubblicata oggi un interessante indagine realizzata dall’ufficio dell’unione europea per la proprietà intellettuale, da cui si evince che diminuisce l’acquisto di prodotti contraffatti e la fruizione di contenuti a pagamento ottenuti illegalmente.
Soltanto il 5 % dei cittadini europei afferma di aver acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti negli ultimi 12 mesi, mentre appena l’8 % ammette di aver avuto intenzionalmente accesso a contenuti online tramite fonti illegali durante lo stesso periodo.
È quanto si evince da una nuova indagine pubblicata oggi dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), che ha intervistato un campione di 25 636 persone residenti nell’UE, di età pari o superiore a 15 anni, in merito ai loro atteggiamenti e comportamenti per quanto concerne la proprietà intellettuale (PI).
In Italia il 2 % degli intervistati sostiene di aver acquistato deliberatamente prodotti contraffatti negli ultimi 12 mesi: si tratta di un calo di quattro punti percentuali rispetto all’ultimo studio di questo tipo, condotto dall’EUIPO nel 2017.
Allo stesso tempo, il 6 % ha ammesso di aver avuto accesso a contenuti provenienti da fonti online illegali durante tale periodo, rivelando un calo di un punto percentuale rispetto allo studio precedente.
Negli ultimi 12 mesi il 42 % degli europei ha pagato per accedere a contenuti protetti da diritto d’autore provenienti da una fonte legale, scaricare tali contenuti o riprodurli in streaming: tale dato evidenzia un aumento di 17 punti percentuali rispetto all’ultimo studio di questo tipo condotto dall’EUIPO nel 2017.
In Italia il 45 % degli intervistati dichiara di aver pagato per accedere a contenuti online provenienti da fonti legali nell’ultimo anno: si tratta di un aumento di 29 punti percentuali rispetto all’ultimo studio.
Nel complesso, tre quarti degli europei intervistati affermano che la qualità dei contenuti online legali è migliorata e l’89 % preferirebbe accedere legalmente a tali contenuti se il prezzo fosse ragionevole.
Dall’indagine è emerso che l’80 % degli europei possiede in generale una buona comprensione della PI e che coloro che hanno conoscenze più approfondite al riguardo sono meno propensi ad acquistare prodotti contraffatti o a scaricare contenuti illegalmente.
È evidente inoltre che esiste un nesso tra l’atteggiamento dei consumatori nei confronti della contraffazione e la loro attitudine verso la pirateria: il 30 % degli europei che ha intenzionalmente avuto accesso a contenuti online piratati ha anche acquistato prodotti contraffatti.
Allo stesso tempo, oltre un terzo degli europei intervistati ha ammesso di avere dubbi circa l’originalità di un prodotto acquistato.
I giovani sono maggiormente inclini ad ammettere di aver acquistato prodotti contraffatti o di aver avuto accesso a contenuti online piratati.
Il 10 % degli intervistati nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni ha ammesso di aver acquistato consapevolmente prodotti contraffatti negli ultimi 12 mesi, mentre il 23 % ha dichiarato di aver intenzionalmente avuto accesso a contenuti provenienti da fonti illegali, di averli scaricati o di averli riprodotti in streaming.