Prima o poi doveva capitare, l’effetto Trump sta manifestandosi sulle vendite Huawei, che negli ultimi tre mesi in Europa occidentale hanno registrato un calo del 60%.
Il dato è clamoroso ma va espressamente detto che non è giustificato dalla qualità dei prodotti che in realtà è molto elevata e rappresenta uno dei picchi tecnologici del mercato.
Gli ultimi top di gamma presentati sono secondo me inseriti a pieno titolo tra i migliori dispositivi oggi disponibili alla vendita, dettaglio a cui aggiungo che anche l’assenza dei servizi di Google sta diventando secondo me sempre meno rilevante, perchĂ© l’utilizzo degli smartphone ormai è quasi completamente affrancato dalla dipendenza da Big G.
Dall’utilizzo delle ultime settimane di un prodotto straordinario come Mate 40 Pro, ho potuto dedurre che ci sono solo due cose che mi mancano veramente in questo momento:
- L’esistenza di un sistema di dettatura vocale particolarmente efficace, non si può usare quello di Google.
- Un’interfaccia per l’uso del telefono in automobile, perchĂ© CarPlay e Android auto sono assolutamente indispensabili per questo scopo, non avere un’alternativa crea secondo me una disparitĂ importante nell’esperienza d’uso, una delle poche rimaste.
Torniamo ai dati
Torno però ai dati che riguardano le vendite nel nostro continente, perchĂ© i numeri sono impietosi, ma ovviamente per un’azienda che soffre alle spalle si muovono quelle che assorbono le sue quote perse.
Il mercato non è andato benissimo, nel terzo quarto sono stati venduti 28,8 milioni di telefoni, di cui 10,3 portano un marchio Samsung per una quota pari al 35,6%.
Questo dato, apparentemente positivo, rappresenta comunque un calo del 6,9% anno su anno per il marchio coreano, una performance in ogni caso migliore rispetto alle vendite Huawei.
Questo significa che Samsung ha messo praticamente un baratro tra sĂ© e gli inseguitori, una condizione che sembrava impossibile all’inizio dell’anno quando Huawei era passata al primo posto anche nel nostro continente.
In ogni caso bisogna ricordare che in Francia, Spagna e in Inghilterra, mercati chiave per il nostro continente, le vendite sono fortemente condizionate dai limiti imposti dalla pandemia.
L’anno orribile delle vendite Huawei
Tornando all’impatto sul marchio cinese piĂą popolare, bisogna dire che la discesa è stata clamorosa perchĂ© a fronte di 6,2 milioni di pezzi venduti nel terzo trimestre del 2019, nello stesso trimestre del 2020 sono stati venduti solo 2,5 milioni di pezzi, una discesa del 58,7%, vuol dire vendere nove volte meno rispetto ad un anno fa.
Questi numeri si traducono in una perdita delle quote di mercato in Europa che scendono dal 20% all’8,8%. Questo valore permette di raggiungere il quarto posto in Europa.
Apple scende in Italia, cresce in Europa
Apple invece, che ha registrato un calo in Italia, è andata benissimo nel resto d’Europa con le vendite di 8,2 milioni di smartphone, che equivalgono al 28,5% del mercato, in salita rispetto al 26,4% di un anno fa.
Bisogna tenere conto del fatto che questi dati si riferiscono le vendite fino al 30 settembre, quindi quest’anno Apple non ha potuto godere del traino negli ultimi giorni dei nuovi iPhone, gli specialisti dicono che questo si spiega con la fortissima richiesta di iPhone 11 e in particolare però quella ancor piĂą grande di iPhone SE 2020.
Xiaomi e OPPO hanno preso l’ascensore
Ci sono due vincitori nei dati di questo trimestre, ma uno di questi ha vinto piĂą dell’altro. Ovviamente, parliamo di Xiaomi, che ha raggiunto il terzo posto nella classifica dei marchi piĂą popolari in Europa con una percentuale del 12,8% e 3,7 milioni di pezzi venduti. La cosa incredibile è che solo un anno fa la quota era del 4,8% con 1,5 milioni di unitĂ distribuite.
Se non avete voglia di prendere la calcolatrice, vi dico che il salto è stato del 151,6%.
Anche OPPO ha registrato dei numeri molto interessanti, perchĂ© è cresciuta del 566,2%. Ma bisogna dire che un anno fa aveva venduto solo 100.000 unitĂ in Europa, nel terzo trimestre di quest’anno si è arrivati a 900.000, anche in questo caso si combina un’azione di marketing molto importante con il calo delle vendite di Huawei.
Grazie a questi numeri, OPPO rappresenta oggi il quinto marchio nel mercato europeo, un risultato eccezionale a poco piĂą di un anno dall’esordio nel nostro continente.
E gli altri? Diciamo che molti dei marchi oggi presenti sul mercato sono praticamente inesistenti nel momento in cui tutti insieme rappresentano l’11% del venduto. Se fate un rapido calcolo sulla quantitĂ di marchi oggi presenti sul mercato è possibile intuire quali possano essere le quote di ciascuno.
In un mercato che soffre, è evidente che un singolo soggetto che cede addirittura oltre il 50% delle sue vendite smuova la situazione in modo evidente. La perdita delle vendite di Huawei sembra offrire opportunità ad altri player, ma siamo sicuri che non sia pronto un rimbalzo?