La recensione Sony xperia 5 II ci permette di conoscere più da vicino un dispositivo che rappresenta una delle eccellenze di mercato anche se in pochi lo sottolineano.
Abbiamo visto in questi mesi come purtroppo le quote di mercato di Sony si stiano restringendo progressivamente, nonostante la qualità dei suoi dispositivi sia davvero ottima e nel caso delle produzioni del 2020 si parli di prodotti di altissima qualità.
Quello che mi ha stupito è il fatto che questo sia il miglior smartphone prodotto da Sony negli ultimi anni, quando in teoria dovrebbe essere un prodotto di seconda linea.
Dovendo scegliere tra questo e il precedente xperia uno, non ho dubbio nell’esprimere una preferenza schiacciante per il prodotto più recente.
Confezione, design, display
La scatola di questo smartphone è assolutamente ordinaria, come nelle abitudini che ben conosciamo di Sony, in pieno stile giapponese, con la severità tipica di questa cultura non ci sono particolari concessioni agli utenti.
Nella confezione ci sono un caricatore da 18 W, il cavo di connessione e ricarica, cuffiette, il telefono. Non ci sono cover o altri accessori aggiuntivi che possano rappresentare una sorta di bonus.
Il design del telefono e minimal, con una proporzione tra i lati 21:9, che non tutti riescono ad apprezzare, a me piace molto: su un lato c’è il cassettino per l’inserimento delle Sim, che nella piena tradizione di Sony non necessita di alcun strumento per l’apertura, scelta sempre molto gradita.
Il cassettino lo spazio per due nano Sim oppure per una scheda e un’espansione di memoria. Sul lato opposto, ci sono il controllo del volume, il tasto di accensione che nasconde anche un sensore per le impronte digitali, il tasto proprietario per l’avvio dell’assistente di Google e infine il classico pulsante di attivazione della fotocamera tipico dei prodotti di Sony.
Il display è un bellissimo pannello OLED senza alcun tipo di interruzione perché Sony ha voluto adottare la scelta inusuale di una cornice un po’ più generosa nella parte superiore del telefono dove è allocata la fotocamera anteriore.
Nella parte posteriore del telefono ci sono i tre sensori fotografici, realizzati in collaborazione con Zeiss.
Sulla parte superiore c’è un attacco per le cuffie da 3,5 mm, mentre per l’audio è stata scelta la soluzione di due feritoie nella parte superiore e inferiore del display per un’emissione stereo che sia rivolta frontalmente rispetto all’utente.
Sulla parte inferiore, si vedono solo il microfono e il connettore USB C.
Sia il fronte che il retro sono realizzati con gorilla Glass 6, mentre la struttura del telefono è realizzata in alluminio.
Torno allo schermo, che come detto a un rapporto tra i lati che a molti potrebbe non piacere, perché il risultato finale è quello di un prodotto molto lungo e stretto, tipico dei dispositivi con pannello 21:9.
Come sempre, i pannelli di Sony godono dell’esperienza dell’azienda nella creazione di schermi per i televisori ed è per questo che ci sono diverse tecnologie avanzate come l’HDR Bravia X1, supporto alla frequenza di aggiornamento da 120 Herz e la scansione del tocco a 240 Herz che rende la reattività in caso di utilizzo per i giochi praticamente immediata.
La luminosità massima raggiunge picchi molto interessanti, mentre la taratura dei colori offre solo due alternative tra cui scegliere, ma quella standard non è particolarmente accurata, c’è però la possibilità di una regolazione manuale che permette di risolvere questo tema.
Quando acquistate il telefono, la frequenza di aggiornamento dello schermo è regolata sui 60 Herz, dovete scegliere manualmente di impostare i 120 Herz, ma non c’è una modalità automatica, inserita invece in molti altri dispositivi, per cambiare la frequenza a seconda dell’utilizzo che fate del telefono.
Sony ha realizzato anche una soluzione Always On display, che può essere attivata quando il telefono viene tolto dalla tasca oppure sollevato, non è una soluzione con grande interattività, ma è sempre comoda per evitare di accendere in continuazione il telefono per vedere le notifiche.
Recensione Sony Xperia 5 II: la fotocamera
Il comparto fotocamera è caratterizzato da tre diversi sensori da 12 megapixel, che sono montati con tre differenti lenti Zeiss, da 16, 24,70 mm. Rispetto al modello più prestigioso, Xperia 1, è stato abbandonato il sensore ToF, che viene principalmente utilizzato per misurare le profondità ed eventualmente creare modelli in 3D, che molti produttori hanno adottato e molti hanno anche deciso di abbandonare.
La fotocamera lavora davvero alla grande, secondo me tutti e tre i sensori sono davvero ottimi, forse quello che fatica un po’ di più è lo zoom, ma ci si rende conto di questo dettaglio solo quando si fanno foto in sequenza e poi le si comparano.
Quello che invece mi ha stupito è che non esista una modalità notturna dedicata, l’intelligenza artificiale gestisce l’analisi della scena e ottimizza lo scatto, condizione che non sempre però restituisce risultati eccellenti. In particolare uno dei problemi è che per l’elaborazione della foto vengono richiesti anche due o tre secondi, dettaglio che trasferisce una percezione di qualche lentezza rispetto ad alcuni concorrenti.
Scattare una foto con questo smartphone e comunque di una semplicità incredibile, perché grazie al pulsante dedicato si accede immediatamente alla fotocamera, basta premere sullo stesso pulsante per mettere a fuoco e scattare le immagini, molto più comodo rispetto all’uso di un bottone sul display.
Per chi si sente esperto nel campo della fotografia esiste anche una nuova interfaccia con l’applicazione Photo Pro che trova il suo corrispondente anche in Cinema Pro.
Sono due soluzioni che assorbono conoscenze dal mondo Alpha di Sony piuttosto che dal mondo Cine Alta, però le soluzioni professionali del marchio per fotografia e cinema.
Sono presenti tutte le regolazioni possibili ed immaginabili, oltre che dei filtri che vengono derivati proprio dall’esperienza cinematografica, il risultato dei video è comunque di buona qualità, ma non esaltante.
In tutta sincerità trovo che i nuovi Apple iPhone 12 abbiano una qualità di gran lunga superiore.
La fotocamera frontale da otto megapixel è in grado di girare il video a 1080 pixel con 30 frame al secondo e una stabilizzazione data da un sistema elettronico. Bisogna invece ricordare che il sensore principale e lo zoom della fotocamera posteriore permettono di girare i video con stabilizzazione ottica, fino a 4K addirittura con 120 frame al secondo.
Sottolineo che questo è il primo telefono al mondo ad offrire video 4K con quel tipo di velocità dei frame.
Rimane il fatto che i video siano discreti ma non esagerati.
Hardware e Performance
Questo telefono offre tutto ciò che si può chiedere ad un dispositivo moderno, a partire dal processore Snapdragon 865, 8 GB di RAM, mentre esistono due tagli di memoria da 128 e 256 giga, sappiamo che lo standard utilizzato è UFS, ma non ho trovato informazioni su quale versione sia stata utilizzata.
Il telefono è velocissimo, si comporta bene in tutte le condizioni, gestisce discretamente bene anche il surriscaldamento, diciamo che si comporta come tutti i top di gamma oggi in circolazione, perché questo processore di qualcomm è veramente l’equivalente di una fuoriserie automobilistica.
Sul fronte dell’hardware dobbiamo segnalare anche il sensore dell’impronta digitale che è posto sul pulsante di accensione, soluzione che io gradisco moltissimo per la sua praticità e velocità, così come bisogna sottolineare ancora una volta la disponibilità del collettore da 3,5 mm per le cuffie, che non è una dotazione fondamentale dal mio punto di vista ma quando c’è è sempre gradita.
Ricordo anche la certificazione IP 68 per la protezione d’acqua e polvere, che permette di supportare schizzi, anche l’immersione in acqua, ma sottolineo che questo non significa che il telefono sia subacqueo.
Le prove di immersione vengono sempre fatte in condizione statica si prende il telefono e lo si lascia appoggiato dentro l’acqua senza muoverlo, tenete conto che il movimento aumenta di molto la pressione che viene esercitata dall’acqua e quindi diminuisce l’efficacia della protezione stessa.
Come già anticipato, il suono e stereo grazie a due altoparlanti frontali che emettono audio di buon livello, per quanto riguarda il volume, con una buona definizione delle diverse frequenze. I bassi non sono esagerati ma si percepiscono abbastanza bene.
Quando si usa la connessione attraverso il Jack, viene offerta una riproduzione audio a 24 bit fino a 192 kg Herz, mentre rimane la curiosa soluzione della vibrazione dinamica, che trasferisce la vibrazione stessa a tutta la struttura del telefono quando si ascoltano contenuti in vivavoce.
Sono contento del fatto che questo smartphone sia dotato di Wi-Fi 6, c’è il Bluetooth nella versione 5.1, ci sono molteplici sensori GPS, mentre non credo serva sottolineare la presenza del trasmettitore NFC perché in questo tipo di dispositivi è ormai scontata.
Per quanto riguarda il software, parliamo di una soluzione che non ha praticamente alterazioni rispetto alla versione pura di Android, con la sola aggiunta delle applicazioni per la fotocamera e le riprese video di carattere professionale, ma anche l’applicazione dedicata al potenziamento del telefono in fase di gioco che permette addirittura di regolare anche il comportamento del telefono in relazione alla sensibilità del touchscreen.
Non ci sono particolari altre soluzioni che sono offerte dal software di Sony che non siano tipiche del mondo Android.
L’unica vera personalizzazione dell’interfaccia è data dall’accesso immediato ad un menu istantaneo che si attiva toccando due volte il bordo del dispositivo.
Ce l’aggiunta di qualche applicazione come quella di PlayStation, di TIDAL di Call of Duty, ma non c’è un eccesso di quello che di solito viene chiamato bloatware.
Grazie al formato 21:9, è molto comodo l’utilizzo dello schermo diviso in due, a cui si accede molto velocemente e che può risultare molto comodo.
La batteria
La recensione Sony Xperia 5 II non può prescindere da un accurato controllo della sua autonomia, che si basa su una batteria da 4000 mah. Potrebbero sembrare poca cosa rispetto ad alcune capacità oggi disponibili sul mercato, ma mi ricordo che il modello precedente aveva una capacità che era addirittura del 25% inferiore rispetto a quella attuale.
Non solo, perché questa dimensione della batteria è identica a quella del modello più grande, la serie uno, che però ha un display di dimensioni superiori.
La combinazione tra processore, ottimizzazione del software, gestione dei consumi dei vari componenti porta ad un risultato più che interessante, che cambia però drasticamente a seconda della frequenza di aggiornamento dello schermo.
Non è un caso se come vi ho anticipato, quando togliete il telefono dalla scatola la configurazione prevede una frequenza di aggiornamento da 60 Herz. Con questa particolare specifica si arriva a 13 ore di navigazione Internet, mentre con una frequenza di aggiornamento a 120 Herz si perdono quasi quattro ore di autonomia.
In ogni caso, si può dire senza grossi problemi che questo telefono è in grado di gestire un’intera giornata di lavoro, senza particolari patemi, un vero peccato che non ci sia la ricarica wireless, che forse per questa fascia di prezzo ci si aspetta nel 2020.
Quello che non ho apprezzato particolarmente, è invece la velocità di ricarica perché ci vogliono quasi due ore per arrivare da zero a 100, mentre 30 minuti sono sufficienti per arrivare al 22%.Sony promette il 50% nell’arco di 30 minuti ma il dettaglio non è molto accurato, a meno che si riferisca all’utilizzo di un caricabatterie con potenza erogata superiore a quella disponibile con l’accessorio inserito nella scatola.
Recensione Sony Xperia 5 II, le conclusioni
Ho usato per diverse settimane Sony xperia 5 II e tutto sommato mi sono trovato bene, anche se non è uno di quegli smartphone che mi ha portato a forme di palpitazione o manifestazioni di affetto particolarmente evidenti.
Mi piace molto il design, che trovo molto semplice ma allo stesso tempo con grande personalità, apprezzo il fatto che non vengano inseguiti gli altri produttori in soluzioni come il buchetto nel display per la fotocamera frontale, così come mi piace la qualità complessiva della fotocamera.
Allo stesso tempo, però, nel contesto attuale in cui molti produttori scelgono colori molto accattivanti e soluzioni con gradienti molto belli da vedere, la scelta così rigorosa di Sony rischia di trasmettere una percezione di pregio più bassa rispetto a quella di alcuni concorrenti.
Purtroppo dobbiamo riconoscere che anche la forma è sostanza e contribuisce a trasmettere sensazioni importanti.
Ciò detto, la recensione Sony Xperia 5 II si conclude con la consapevolezza che questo sia il miglior smartphone di Sony in assoluto degli ultimi anni, che questa sia un’alternativa di nicchia interessante, anche se forse il suo prezzo, in relazione al successo sul mercato di questo marchio, rischia di penalizzarlo nella scelta degli utenti.
Se vi piace Sony, questa per voi sarà un’alternativa fantastica, se invece devo pensare alla scelta tra questo smartphone e altri prodotti offerti allo stesso prezzo sul mercato, onestamente mi sottraggo alla valutazione e lascio che sia al 100% vostra.
Se il risultato della vostra riflessione sarà positivo, cliccando qui, potete trovare Sony xperia 5 II ad un prezzo intorno ai 1.000 euro.
1 thought on “Recensione Sony Xperia 5 II, il top inaspettato”
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