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Salesforce e Slack sapranno rispondere a Microsoft?

La notizia dell’acquisizione di Slack da parte di Salesforce non ci ha trovati impreparati, perché da tempo circolava voce su questa imminente operazione, eppure alcuni analisti si sono dichiarati sorpresi e anche parzialmente contrari alla scelta del management guidato da Marc Bienoff.

Certo, la cifra da 27,7 miliardi di dollari e di quelli che rimarranno a lungo nella storia, perché rappresenta una delle operazioni più roboanti della storia recente nel mondo della tecnologia.

Bisogna anche segnalare che tutto sommato non sarà complicato effettuare la fusione, perché per i dipendenti di Slack si tratterà di attraversare la strada, dato che gli uffici che sono sede dell’azienda sono letteralmente collocati nel palazzo di fronte a quello mostruoso che ospita l’acquirente.

La potenza

Non so se capiterà presto di fare un viaggio a San Francisco, ma se così fosse, sarebbe impossibile non rimanere colpiti dall’espressione di potenza e di opulenza che è trasmessa dal palazzo di Salesforce.

Nel cuore di quello che viene chiamato financial District, il palazzo più alto della città ha una cupola che è costituita da un gigantesco schermo, su cui vengono riprodotte immagini, che in alcuni casi sono create appositamente per quella installazione.

Se tutto questo non bastasse, sotto la struttura l’azienda ha finanziato il rifacimento della stazione degli autobus, che è stata realizzata a più livelli, con il posizionamento sul tetto di un parco pubblico semplicemente fantastico.

Curiosamente, Slack, appena acquistata, è esattamente dall’altra parte di questo gigantesco parco, che è un monumento alla straordinaria potenza economica di salesforce.

Chissà, forse questa posizione era semplicemente un segno del destino, oppure un progetto di cessione che ha radici nel tempo.

Cosa fa l’azienda

La cosa curiosa è che moltissime persone non hanno idea di che cosa faccia l’azienda che ha speso questa cifra mostruosa per la sua ultima acquisizione: in realtà fornisce una sorta di piattaforma per gestire le reti di vendita e le loro dinamiche che è stata adottata negli ultimi decenni da tutte le grandi aziende a livello mondiale e oggi sta cominciando a penetrare anche il mercato delle realtà più piccole.

È evidente che questa operazione fosse in cantiere da tempo, dato che già da molto tempo esiste una forte integrazione tra le due realtà, che diventando un’entità unica potranno gestire più facilmente le integrazioni tra i diversi servizi, con l’obiettivo in particolare di rendere la collaborazione per le vendite e per l’assistenza dei clienti più semplice e in linea con le abitudini quotidiane dell’utilizzo di uno smartphone.

Ovviamente non può essere solo questo il motivo per cui si spende una cifra di questo genere, che ha colto di sorpresa molti analisti e causato una forte perdita di valore delle azioni nell’ultima settimana, si tratta quasi dell’11% tra quanto perso quando si rumoreggiava l’operazione e quanto invece dopo l’annuncio ufficiale.

La ragione

La vera ragione che sta dietro a questa mossa è il tentativo di risalire la china e di rispondere colpo su colpo a Microsoft, che nell’ultimo periodo è entrata nell’area di competenza di salesforce e con la sua Teams ha raccolto un numero significativo di utenti, grazie alla profonda integrazione con i suoi prodotti di Office.

L’altro elemento coinvolto in questa operazione, la piattaforma Slack aveva invece perso molto terreno nell’ultimo periodo perché si era fatta trovare in preparata sul fronte delle video chiamate e quindi con poche armi da giocare nel periodo della pandemia.

Nonostante questo quadro critico, in ogni caso, la mossa di salesforce potrebbe essere assolutamente azzeccata per accelerare, senza dover affrontare lo sviluppo interno, I servizi di collaborazione che hanno bisogno di dinamiche molto più semplici e veloci rispetto al passato.

Salesforce e Slack affrontano una sfida difficile, ma forse per questo ancora più affascinante.

Luca Viscardi

Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

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