Recensione Microsoft Surface Pro X 2020, Arm per tutti

La recensione Microsoft Surface Pro X 2020, non sarebbe particolarmente interessante, se non fosse per un dettaglio, cioè che questo dispositivo è costruito intorno ad un processore basato su ARM.

Per chi non masticasse temi tecnologici e forse semplicemente curioso di sapere come va questo computer prima di provarlo, bisogna spiegare questo concetto molto importante: la stragrande maggioranza dei computer in circolazione è basata su processori che sono costruiti intorno alla cosiddetta “architettura Intel”.

Lo scorso anno, tra la sorpresa generale, Microsoft ha scelto di realizzare un proprio processore SQ1, scegliendo un’architettura di base diversa, quella di ARM, la stessa che ha abbracciato Apple per la costruzione dei suoi nuovi computer.

Questo significa che le applicazioni che vengono utilizzate devono essere compatibili con tale architettura, è un po’ come dire che si passa da un motore a gasolio ad un motore diesel e quindi tutti i componenti devono essere adattati ad un tipo di combustione diversa.

Lo scorso anno, quando per la prima volta Microsoft adottò questa soluzione, chi provò questo computer ebbe purtroppo la sorpresa di trovare poche applicazioni già ottimizzate per l’utilizzo su questo tipo di prodotto, con la necessità di ricorrere in alcuni casi addirittura degli emulatori per usare le applicazioni non adatte.

Quest’anno invece è quasi impossibile riuscire a rendersi conto della differenza tra un computer Intel e uno di questa generazione, perché io ho installato tutto ciò che dovevo usare senza alcun tipo di limitazione.

Molti dettagli sono rimasti praticamente uguali: Microsoft usa lo stesso display touchscreen dello scorso anno, con una diagonale di 13″, bellissimo, con una leggibilità superlativa e cornici discretamente contenute.

Ci sono computer con bordi ancora più sottili, ma nessuno di questi è un due in uno come il modello di Microsoft, che ha una tastiera collegata attraverso un connettore magnetico e può essere trasformato facilmente in un grande tablet.

Da sempre, Microsoft su questo tipo di prodotti usa una ratio 3:2, che è molto elegante, ancor più bella con una dimensione di questo tipo.

Ci sono due porte USB C su un lato, dove si trova anche il controllo del volume, mentre sul lato opposto ci sono il pulsante di accensione e il connettore proprietario di Surface, che serve per la ricarica.

Non vi preoccupate, potete comunque caricare questo computer anche attraverso una porta USB C.

Gli accessori di Surface Pro X 2020

La tastiera è un accessorio che si può comprare a parte il prezzo non è proprio da niente perché si parla di 299 € se è comprensivo di penna, 159 € invece senza la penna.

A proposito di accessori, volendo si può acquistare anche una docking station, che viene venduta al prezzo di 239 euro, non il migliore che si può trovare sul mercato, ma Microsoft ha scelto un posizionamento molto alto.

La penna, se acquistata separatamente costa invece 169 €.

Già che ci sono, vi segnalo che la tastiera funziona correttamente, a una corsa dei tasti sufficientemente morbida, con una buona spaziatura, forse è un po’ ridotta la dimensione del touchpad rispetto a quello che oggi si trova su computer con le stesse dimensioni.

Quello che io trovo sia l’unico problema di questa categoria di prodotti, i due in uno, è la difficoltà di utilizzarli quando si è seduti sul divano sdraiati sul letto, in una condizione in cui non ci sia una superficie da utilizzare come base di appoggio.

Hardware e Software

Se parliamo di hardware di questo computer, è importante sottolineare che è dotato di connessione LTE, oppure se volete 4G, grazie al processore SQ2 che è stato sviluppato insieme a qualcomm sulla base dello Snapdragon 8cx di seconda generazione, che potenzialmente potrebbe supportare anche la rete 5G.

Purtroppo, però, Microsoft ha scelto di non utilizzare quel tipo di modem, probabilmente anche per una questione di risparmio energetico. Il modello che sto provando offre dunque un processore con architettura ARM, abbinato a 16 GB di RAM, con una memoria interna da 256 giga o da 512 giga, facilmente sostituibile.

Sulla parte posteriore c’è uno sportello che si solleva con un meccanismo a leva, che nasconde l’inserimento della nano Sim e l’hard disk che si può rimuovere e sostituire semplicemente togliendo una vite.

La scheda grafica di memoria si chiama SQ2 Adreno 690.

Per completare i dettagli sull’hardware, poiché non l’ho specificato in precedenza, la definizione del display e 2880 × 1920 pixel, con una luminosità massima di 450 nits.

Infine, bisogna sottolineare che ci sono fotocamera anteriore e posteriore, quella anteriore da cinque megapixel con il supporto al riconoscimento del volto di Windows Hello, mentre sulla parte posteriore c’è una fotocamera da 10 megapixel di discreta qualità.

Il software

Non vi nascondo che temevo di vivere un’esperienza non del tutto positiva, dopo aver letto le recensioni del modello precedente, che purtroppo non avevo provato.

Chi ha usato questo dispositivo nella versione del 2019 lamentava rallentamenti, qualche ritardo nell’apertura delle app e soprattutto una scarsa compatibilità con molte applicazioni di uso corrente, proprio per l’architettura del processore scelta.

In realtà non ho vissuto un’esperienza così drammatica, tutt’altro. Spesso mi sono dimenticato di avere per le mani un computer con un processore di qualcomm; a differenza di quanto capitato con un modello di Samsung, la cui recensione è stata una vera sofferenza, in questo caso mi sono trovato abbastanza bene, con alcune mancanze significative come l’integrazione di Dropbox .

E’ anche vero che questo tipo di problemi probabilmente verranno risolti strada facendo, difficile su questo dare una valutazione definitiva; si può solo considerare lo stato attuale del prodotto, che comunque per molti utenti sarà eccellente.

È importante invece sottolineare che non è disponibile la suite di Creative, dettaglio che per molti professionisti non è indifferente, tutto perché non è possibile usare la versione sul cloud nè quella residente sul computer.

La batteria

Uno dei vantaggi principali promessi dai processori costruiti da qualcomm, in questo caso con la personalizzazione gestita da Microsoft, è quello della batteria: la promessa, grazie all’architettura ARM, è quella di computer in grado di erogare energia addirittura per 22 /23 ore.

Non è il caso di surface X Pro, che ha una buona autonomia, ma dipende molto dal tipo di applicazioni che voi utilizzate. Microsoft promette 15 ore di lavoro senza bisogno di ricaricare, ma questa previsione cambia drasticamente a seconda di quanto voi utilizziate un emulatore per far girare le applicazioni che dovete usare.

Traduco: se avete la fortuna di trovare tutte le applicazioni che mi servono compatibili con l’architettura ARM, allora l’ottimizzazione del processore sarà evidente con una autonomia davvero da primato.

Se invece non trovate le applicazioni che utilizzate di solito e siete costretti ad installare un emulatore allora i consumi aumentano sensibilmente e, di conseguenza, l’autonomia scenderà abbastanza velocemente.

Recensione Microsoft Surface Pro X 2020, le conclusioni

Il consiglio che vi posso dare è quello di fare una verifica attraverso i motori di ricerca sulla disponibilità delle app che usate di solito, se avete delle esigenze particolari, per essere sicuri di trovare una versione che sia compatibile con ARM.

Questa è una discriminante fondamentale per una corretta valutazione di questo computer, esteticamente molto bello, sufficientemente potente grazie ad un ottimo processore, ma con la variabile, difficile da ponderare, della nuova architettura e del suo impatto sulle applicazioni.

La recensione Microsoft Surface Pro X 2020 è stata comunque un’esperienza piacevole, che mi ha dato una volta di più la sensazione che Microsoft sulla creazione di hardware abbia raggiunto un livello di qualità semplicemente strepitoso.

Come succede anche per Apple, costruire un prodotto di cui si conosce ogni meandro del software ovviamente costituisce un vantaggio non indifferente.

A questo si aggiunge il dettaglio della qualità del design, che ha un impatto particolarmente gradevole, grazie alla scelta super minimal tipica del brand.

Bisogna anche dire che un prezzo di base di 1499 € a cui aggiungere tastiera ed eventualmente penna non sono è cosa da poco. Ho trovato questo dispositivo molto interessante, nel dubbio io rimarrei nel mondo Intel e in quello di Microsoft con un dispositivo Microsoft Laptop 3.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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