La musica di Natale fa male

Non è strettamente una notizia legata alla tecnologia, ma coinvolge anche gli appassionati di questo segmento, che devono essere coscienti che la musica di Natale fa male.

Questa è una di quelle storie che io leggo sempre con grande divertimento, perché tornano puntuali con l’arrivo delle feste, con l’intento di rovinare il nostro umore più che positivo.

Siete ovviamente liberi di credere o meno a questa teoria, ma secondo alcuni esperti l’ascolto di musica natalizia, che può avere inizialmente un impatto molto positivo, nel medio e lungo termine si trasforma invece in un boomerang.

Quando cominciamo ad ascoltare questo genere musicale? Secondo i dati che sono stati rilasciati da Spotify, l’ascolto di canzoni natalizie comincia con i primi giorni di novembre e si conclude immediatamente dopo Natale.

Nelle ultime settimane i brani più ascoltati sono di Michael Bublé e di Mariah Carey, che con il suo All I Want For Christmas Is You rimane la regina delle festività.

Pare, però, che l’ascolto incessante di musica natalizia possa avere un impatto psicologico molto forte, quasi drammatico, perché se è vero che in un primo momento l’ascolto di questo genere innesca un effetto nostalgia molto positivo, lo è altrettanto che man mano aumenta l’esposizione i rischi crescono.

Succede perché la mente diventa sovra saturata da questo genere musicale e può generare una forma di stress anche molto forte.

Curiosamente, un’indagine del 2011, ha svelato che circa il 23% degli americani odia la musica di Natale e riduce il tempo dello shopping quando l’assente all’interno di un negozio.

Il fenomeno è molto interessante: quando ascoltiamo troppo a lungo lo stesso genere musicale, in particolare quello di Natale (che è molto ridondante ed è fatto degli stessi titoli realizzati in diverse versioni), nostra mente effettua uno sforzo molto pronunciato per isolarsi dal suono che diventa fastidioso e questo genera una sensazione di stanchezza e di fatica.

Secondo gli esperti, come rilevato dall’indagine di consumer report, li cesso di musica di Natale potrebbe addirittura peggiorare il risultato delle vendite. È consigliato invece per le attività commerciali miscelare la scelta delle canzoni e tenere assolutamente sotto controllo il volume.

È interessante notare come il sapore di cannella e quello delle essenze di pino inducano al pensiero del Natale e sviluppino sensazioni positive. Non c’è solo la musica per evocare il clima delle feste.

Ciò detto, io ci sto dando dentro alla grande con le mie playlist di Natale a volume senza senso.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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