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DJI nella entity list americana, guai in vista

Pessima notizia per una delle aziende più promettenti del mondo, DJI entra infatti nella Entity list americana, famosa lista di prescrizione che tanti problemi ha creato a Huawei.

L’informazione circola da qualche ora negli Stati Uniti e manca solo l’ufficialità che arriverà con la pubblicazione ormai prossima della famigerata lista degli amici della Cina e nemici del Dipartimento del Commercio americano.

Come già sapete, l’inserimento in questo particolare elenco viene giustificato da ragioni di sicurezza nazionale: in questo caso ci sarebbero connessioni con il governo cinese, che sarebbero state confermate dalla collaborazione del costruttore per il controllo della minoranza degli Uiguri.

Nelle ultime settimane più di un’azienda di tecnologia cinese è stata coinvolta da questo argomento, perché se ricordate anche Huawei È stata accusata di aver realizzato un software di riconoscimento facciale, il cui scopo era proprio quello di individuare componenti della minoranza etnica degli Uiguri.

Questo è un piccolo gruppo di religione islamica che vive in Cina e che da anni è nel mirino del regime e vittima di repressione molto cruenta.

In realtà non è la prima volta che questa società finisce nel mirino degli americani, che avevano già vietato l’acquisto di prodotti con questo marchio agli uffici governativi e alle forze armate, per il dubbio che alcuni componenti potessero costituire un rischio per la sicurezza e una porta di accesso per lo spionaggio cinese.

Nella lista natalizia dei nemici americani entra anche il produttore cinese di microchip SMIC, che allunga l’elenco delle aziende che non possono avere rapporti commerciali con società americane.

In virtù dell’ormai imminente cambio della guardia nella presidenza americana è difficile prevedere se queste iniziative siano di breve termine, perché in realtà molti analisti sono convinti che poco cambierà con l’arrivo di Joe Biden alla casa bianca.

Questa nuova forma di protezionismo americano nei confronti dei cinesi sembra essere un atteggiamento trasversale e non una condizione legata alla presidenza di Donald Trump.

Stiamo alla finestra per capire quali saranno gli sviluppi nei prossimi mesi, di certo questa è una pessima notizia per l’azienda specializzata nella costruzione di droni e ora anche di prodotti che supportano la produzione audio e video.

Quello che sarà interessante capire anche se l’Europa si farà influenzare dagli Stati Uniti anche su questo fronte, dopo aver seguito la scia americana per quanto riguarda il 5G e Huawei.

Luca Viscardi

Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

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