Dopo aver letto questo dettaglio sul web, forse vi chiederete perché Xiaomi Mi 11 e iPhone 12 pur avendo costi di produzione identici, in realtà hanno prezzo al pubblico molto diverso.
La domanda probabilmente scaturisce da una campagna che non arriva a caso, questo genere di riflessioni viene spesso sollecitato dalle stesse aziende, che preferiscono indurre il pensiero, piuttosto che comunicarlo direttamente.
Però bisogna dire che il tema è abbastanza fuorviante, perché ancora una volta ci porta a valutare un dispositivo solo ed esclusivamente per il valore dei pezzi con cui è costruito, ma questo è l’errore più grande che si possa fare nel ponderare la qualità di un oggetto tecnologico.
Inquadriamo il tema: Xiaomi MI 11 è stato presentato giusto qualche giorno fa dal grande colosso cinese, rappresenta la base della sua nuova generazione di top di gamma, che in Cina verrà venduta ad un prezzo inferiore ai 600 dollari.
Sempre in Cina, iPhone 12 viene invece venduto ad un prezzo di circa 855 dollari. Sappiamo più o meno tutto della nuova generazione di prodotti di Apple, che racchiudono il processore più potente della categoria, offrono una capacità di elaborazione delle immagini molto elevata e ovviamente anche il sistema operativo tra i più funzionali ed evoluti oggi disponibili.
Non credo sia il caso di disquisire tra pregi e difetti di iPhone, perché tra qualche mese ci troveremmo ancora con pareri diversi e posizioni contrastanti, senza eliminare nemmeno 1 cm di questa distanza.
Conviene però ricordare che 9 smartphone su 10 attivati il giorno di Natale negli Stati Uniti erano iPhone. Allo stesso modo, forse conviene ricordare anche che negli ultimi anni lo smartphone più venduto al mondo è stato sistematicamente un prodotto di Apple.
Questa non vuole essere una difesa d’ufficio di iPhone e dei prodotti in arrivo da Cupertino, ma solo un modo per evidenziare che il successo riscosso da questo prodotto innesca inevitabilmente la leva che esiste tra domanda e prezzo.
È una regola di mercato vecchia come il mondo: quando un prodotto viene ricercato, il suo prezzo inevitabilmente sale, chi vende, ovviamente, sfrutta l’apprezzamento che il mercato offre per massimizzare le marginalità.
Ma questa spiegazione sarebbe troppo banale per giustificare la differenza tra Mi 11 e iPhone 12: ancora una volta dobbiamo tornare al tema di ciò che si compra quando si porta a casa un oggetto tecnologico.
Si acquistano la qualità dell’assistenza, il numero di aggiornamenti garantiti, l’affidabilità e la completezza del sistema operativo, la compatibilità con altri prodotti e un ecosistema.
Chi altri può garantire tutti questi dettagli ad un livello elevato? Xiaomi non aggiorna i propri dispositivi per 5 anni, non lo fa nessuno nel mondo Android, così come differente è il processo di assistenza, mentre non possiamo parlare di ecosistema, semplicemente perché non esiste.
Non ultimo è il tema del valore che il dispositivo mantiene nel tempo quando lo si rivende.
Tutto questo vale 350 dollari di differenza tra i due prodotti? Solo voi potete decidere in questo senso, nessuno può fare questa valutazione se non voi che dovete eventualmente fare un acquisto.
Dovendo esprimere un parere personale, io insisto sul fatto che la differenza di prezzo ci stia tutta per la cura dei dettagli, gli aggiornamenti continui del software, la garanzia di poter usare il proprio telefono per molti anni.
Tutti dettagli che alla fine pareggiano la distanza di costo, rispetto ad alcuni dispositivi che dopo due anni, al massimo tre, cominciano a vacillare visibilmente.
Non so se ho risposto al dubbio sul perché Xiaomi mi 11 e iPhone 12 hanno prezzo diverso, ma di sicuro vale comunque il principio che valutare partendo solo del costo dei singoli pezzi assemblati è del tutto sbagliato.
Buona scelta, che la vostra tecnologia preferita sia con voi!