Il nuovo anno comincia con la dismissione del 3G, per aiutare le reti telefoniche italiane a crescere con gli standard 4G e con la diffusione del 5G, che ancora latita.
Giusto ieri scrivevo che ho immaginato un anno in cui la qualitĂ media delle nostre reti possa crescere e offrire un servizio degno di un paese avanzato, cosa che oggi capita solo in alcune zone e non in modo in modo omogeneo su tutto il territorio.
Vivo in una città , Bergamo, dove esiste un intero quartiere, molto popoloso, chiamato Santa Lucia, dove la copertura di 2 operatori su 3 è insufficiente, a volte al di sotto dello standard necessario per vedere Netflix.
L’ estate scorsa ho visitato zone con copertura quasi inesistente, o comunque velocitĂ bassissime, ad esempio in Puglia a Rodi Garganico, dove a poche centinaia di metri dal centro nĂ© TIM nĂ© Vodafone garantivano un segnale anche solo accettabile.
Ecco perché un miglioramento della diffusione 4G non è solo auspicabile, ma addirittura necessario.
Vodafone ha già confermato il suo piano di dismissione della rete 3G, che è stato però posticipato di un mese: inizialmente pianificato entro il 31 gennaio 2021, ora la scadenza è fissata alla fine di febbraio.
Grazie allo spegnimento delle reti 3G, ben 1100 localitĂ saranno in grado di ottenere copertura 4G, presupposto fondamentale per il passo successivo verso il 5G.
TIM e Windtre hanno annunciato l’avvio delle operazioni di dismissione, ma non hanno comunicato un programma preciso, anche se dovrebbero rispettare il principio di chiudere entro la prossima estate.
E’ interessante sottolineare come invece la rete 2G rimarrĂ in funzione, perchĂ© rappresenta un ottimo backup e viene ancora oggi utilizzata da moltissime macchine, oltre che dai POS, i terminali di pagamento.
Il 3G viene considerato una duplicazione del 4G, ma non ha le stesse prestazioni e per questo è destinato a sparire in tempi molto brevi, proprio per agevolare una migliore strutturazione dello stesso 4G.
Ad oggi, anche la disponibilità di prodotti che siano compatibili con il 4G non è più un problema e la percentuale di dispositivi che funzionano solo con reti più obsolete è del tutto irrilevante.
Attenzione però agli oggettii che avete dentro casa, come antifurti o sistemi connessi di riscaldamento, perché molti di loro funzionano proprio con il 3G.
In ogni caso, Vodafone comincerĂ la dismissione del 3G il prossimo 25 gennaio, con un processo brevissimo che si chiuderĂ il prossimo 28 febbraio.
Non so cosa ne pensiate voi, ma per me l’idea di vedere spegnere una tecnologia che abbiamo visto nascere, come capiterĂ con la dismissione del 3G, si traduce nella consapevolezza del tempo che passa in modo inesorabile. Non so se ne sono felice…