Una delle grandi rivoluzioni del nostro tempo, quella degli oggetti connessi che viene chiamata Internet delle Cose, oggi può contribuire a cambiare le previsioni meteo.
La maggior parte delle previsioni del tempo sono basate su modelli definiti “governativi” che contribuiscono a raggiungere una precisione di buon livello, ma non sono adatti a catturare le fluttuazioni metereologiche date da variazioni microclimatiche, come quelle tipiche delle aree montane.
Secondo alcuni esperti di tecnologia, che hanno lavorato fianco a fianco con meteo-men americani, gli oggetti connessi potrebbero contribuire a migliorare la precisione delle previsioni, scendendo ad un livello oggi inimmaginabile.
Gli oggetti connessi arriveranno ad essere 5,8 miliardi entro i primi mesi del 2021, secondo le indicazioni di Gartner, società specializzata nelle analisi di mercato: aggiungendo sensori meteo ai prodotti connessi, con un costo praticamente irrisorio, oppure sfruttando quelli che già ci sono, facendo diventare il costo nullo, si potrebbe trasformare l’internet of things in weather of things, raccogliendo dati da videocamere connesse, automobili, campanelli smart, droni e altri oggetti IoT, la cui lista è praticamente infinita.
Con la crescita esponenziale dei dispositivi in circolazione, la precisione dei dati raccolti potrebbe superare abbondantemente quella dei modelli predittivi e fornire una mappatura molto più puntuale.
Questo permetterebbe di realizzare previsioni incredibilmente attendibili anche su scala piccolissima, con benefici immediati per le compagnie aeree, per un tracciamento delle rotte più precise e senza alcun tipo di sorpresa durante il viaggio. I vigili del fuoco e le compagnie elettriche potrebbero invece ottenere dati ancora più precisi in caso di incendi.
Le compagnie di costruzione potrebbero programmare alcune attività che necessitano di determinate condizioni meteo, senza rischio di errori e anche i gestori della logistica avrebbero indicazioni più chiari per la gestione delle consegne, che in alcune zone del mondo possono essere impattate in modo molto forte dalle diverse condizioni meteo.
La combinazione dei dati dell’internet of things con il machine learning ci darà previsioni sempre più attendibili, con la capacità di rilevare anche le minime variazioni su scala iper-locale.
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