Vi siete mai chiesti da quanto esistono i Pokémon? L’ultima volta che vi siete presentati all’edicola e avete comprato una bustina di carte per vostro figlio, vi siete chiesti quanti hanno condiviso la vostra stessa sofferenza?
Quello di cui parliamo è un fenomeno incredibile, che nel mio caso sono riuscito a vivere parzialmente da fruitore ma che oggi è parte integrante della mia vita da genitore.
Ogni tanto entro nella cameretta di mio figlio, mi guardo in giro osservando le scatole riciclate per contenere le carte Pokémon, guardo gli album raccoglitori con tutte le diverse tipologie di carte che vengono sistemate di volta in volta con strategie diverse.
Nel fine settimana, in alcune occasioni, vedo che le carte vengono estratte totalmente dagli album e poi reinserite secondo un ordine diverso, ovviamente divise per tipo di Pokémon e per evoluzione dei Pokémon stessi.
Se però mi guardo indietro, vado con la memoria alla fine degli anni 90, quando con la mia radio di allora, RTL 102.5, mi capitava spessissimo di fare spettacoli nelle piazze. Proprio pensando a quei momenti riesco a rispondere alla domanda “da quanto esistono i Pokémon?”
Dal palco vedevo spesso i ragazzi più giovani, che accompagnavano i genitori, con strani oggetti luminosi gialli, in altri casi con dei palloncini che anziché avere la forma classica avevano quella dello stesso personaggio di colore giallo, di cui non conoscevo l’identità.
Era Pikachu, il capostipite dei mostriciattoli che hanno invaso il nostro mondo e che a più riprese si sono trovati protagonisti di fenomeni incredibili, come il film dedicato a Pikachu che è stato un grande successo qualche anno fa.
Non dimentichiamo poi anche lo straordinario ed incredibile fenomeno generato da Pokémon Go alla sua uscita, l’applicazione di realtà aumentata che permette di andare alla caccia di Pokémon nella propria città e poi di organizzare le sfide tra i Pokémon che vengono catturati, che addirittura a creato problemi di ordine pubblico in alcune cittadine.
Io trovo geniale la capacità dei giapponesi di creare un fenomeno che è stato perpetrato negli anni, attraverso i cartoni animati, i videogiochi, il prodotto realizzato con le licenze, come che l’abbigliamento, ma non solo perché abbiamo già citato i film, i videogiochi, senza dimenticare le famigerate carte da gioco, che a distanza di 25 anni continuano ad esercitare un’attrazione pazzesca soprattutto sui più piccoli.
Abbiamo più volte storto il naso davanti all’idea di comprare un pacchetto di figurine che costa 60 70 0,80 € a seconda delle annate, ma i Pokémon sono andati ben oltre, riuscendo a vendere per anni bustine a cinque euro che alla fine contengono dei pezzetti di carta, la cui marginalità è semplicemente mostruosa.
Se questo non bastasse, i Pokémon sono riusciti ad arrivare sul mercato con due videogiochi contemporaneamente in cui semplicemente si stava da due parti opposte della barricata, parlo di Pokémon scudo e Pokémon spada, che dentro casa mia sono stati un tormento per diversi mesi, perché ovviamente comprato il primo era meglio avere il secondo.
In tutto questo, sono partite le celebrazioni per i 25 anni di storia di Pokémon che ieri hanno preso il via con un video molto carino che termina con un riferimento a Katy Perry.
L’artista americana sarà tra quelli invitati a partecipare a questa serie di iniziative tra cui pare ci sarà anche un omaggio musicale. Sappiamo da quanto esistono i Pokèmon, ma credo sia impossibile vedere la fine di un fenomeno che supera il quarto di secolo di vita.