Sono stati pubblicati i dati di AGCOM relativi al terzo trimestre 2020, da quale si può dedurre qual è l’operatore numero 1 in Italia, o quasi.
I numeri resi noti riguardano il periodo che si è concluso lo scorso 30 settembre e in linea di massima si riassumono in modo molto semplice con un generale rallentamento della diffusione della rete fissa, una graduale sostituzione della rete in rame con la banda ultralarga, ma anche con un discreto movimento nel campo degli operatori mobili.
Le reti fisse
Gli accessi complessivi alla rete fissa si sono ridotti di 130.000 unità nell’ultimo trimestre e di 390.000 rispetto ad un anno fa. Cambia in modo significativo la tecnologia utilizzata per l’accesso alla rete perché fino al 2016 l’85% delle connessioni era in rame, mentre ora questa percentuale è scesa al 40%.
Sono aumentati di oltre 7 milioni gli accessi attraverso la tecnologia della fibra fino alla cabina, mentre sono cresciuti di poco più di 1 milione di accessi con la fibra collegata direttamente a casa e di circa 610.000 unità le connessioni attraverso il Fixed Wireless Access.
I collegamenti con una velocità superiore ai 30 mb/s sono passati dal 12,7 al 64,4%, Tim è l’operatore numero 1, con il 42,1% delle connessioni, Vodafone seconda con 16.7%, quindi Fastweb con il 15.1% e infine WindTre con il 14%.
Le reti mobili
Nel mondo delle reti mobili ci sono 104,1 milioni di contratti attivi, con un calo di 220 mila unità. Le Sim per la connessione tra dispositivi sono cresciute di 2.8 milioni di unità, mentre le SIM “personali” sono scese di 3 milioni di pezzi.
Vodafone guida il mercato complessivo con il 29.1%, al secondo posto TIM con il 29% e infine WindTre con il 26%. Iliad cresce velocemente fino al 6.6% di quota.
Se però consideriamo il solo mercato delle SIM personali, cambiano gli equilibri di forze, perché al primo posto c’è WindTre con il 28.2% seguita da TIM con il 26,5%. In questo caso, la quota di Iliad sale all’8.8%.
Molto interessanti le cifre sul consumo medio dei dati, che è arrivato a 9,6 GB mese a testa, con una crescita del 48% rispetto ad un anno fa.
I dati rilasciati dal garante per le comunicazioni riguardano anche i social network, ne parliamo di sicuro nei prossimi giorni. È interessante sapere che è difficile avere un dato certo su qual è l’operatore numero 1 in Italia. Non ci smentiamo mai.
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