Per chi sta cercando un’ alternativa a Google come motore di ricerca, segnaliamo la realtà di DuckDuckGo, una piattaforma basata sulla privacy.
Questo motore di ricerca non registra il profilo dei suoi utenti e lavora con oltre 400 sorgenti diverse, tra cui Wikipedia.
Nel corso degli anni è cresciuta moltissimo, ma con il tema della riservatezza dei dati che sta crescendo in tutto il mondo ha visto un aumento vertiginoso dei suoi utenti dal mese di agosto fino ad oggi.
Se la scorsa estate registrava una media di circa 65,2 milioni di ricerche al giorno, in questa settimana la piattaforma ha registrato un traffico record di 102,2 milioni di queries in 24 ore. E’ chiaro che questa sta diventando un po’ più di un’ alternativa a Google, ma si sta trasformando in un vero competitor.
La caratteristica fondamentale di questa piattaforma è il fatto che le ricerche degli utenti non sono tracciate, non viene memorizzato alcun tipo di dato personale, le informazioni ricercate non vengono condivise con altre aziende di tutto.
il guadagno di DuckDuckGo arriva dalla pubblicità on line, che ha maturato 25 milioni di dollari di fatturato nel 2018 e dovrebbe arrivare a 100 milioni entro i prossimi 4 anni.
Lo scorso anno le ricerche sono state addirittura 23,7 miliardi con una crescita del 62% nel corso di un anno, mentre nei giorni scorsi è stato stabilito il record di 102 milioni di utenti in una sola giornata.
Come accedere a DuckDuckGo
Scegliere di utilizzare questo motore di ricerca è relativamente semplice, perché basta selezionare questa opzione quando si fa la prima installazione di Android, oppure selezionare la app su iOS.
Esiste poi un’estensione di Google Chrome, mentre su Safari è sufficiente cliccare sulla lente di ingrandimento che appare quando si fa una ricerca per scegliere il motore di DuckDuckGo come alternativa alla stessa Google.
A proposito di Apple, bisogna dire che per molto tempo girata l’informazione secondo cui da Cupertino avevano messo gli occhi proprio su questo motore di ricerca con l’intenzione di acquistarlo, ancora ovviamente non possiamo escludere questa eventualità in futuro.
DuckDuckGo ha pubblicato diversi video molto divertente in cui spiega in modo pratico come funziona la raccolta dei dati e come poi viene utilizzata in pubblicità, una pratica che invece questo motore di ricerca non utilizza e che anzi combatte in modo molto rigido.
La cosa curiosa è che il salto e la crescita delle ultime settimane arrivano essenzialmente dal passaparola e non da un’azione di marketing messa in pista dall’azienda.
Nell’epoca della profilazione, dei dati dei singoli utenti, degli spyware e di tutti gli strumenti possibili e immaginabili per intercettare le nostre abitudini, il caro vecchio consiglio dell’amico rimane uno dei metodi più utilizzati e più efficaci.
Questa non è l’unica alternativa a Google, torneremo sul tema delle prossime settimane.