Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi, oggi si torna di nuovo a discutere di LG mobile che potrebbe essere in vendita e passare al gruppo vietnamita di Vingroup, con il supporto del governo vietnamita.
Le prime ipotesi dei giorni scorsi erano quelle di un uscita dal mercato degli smartphone, dopo cinque anni consecutivi di perdite e dopo addirittura 23 quadrimestri consecutivi con il segno “-” davanti all’ultima riga del bilancio.
Sulle ragioni di una crisi potremmo disquisire addirittura per settimane e probabilmente non troveremo una sola risposta, perché le ragioni di una situazione difficile così prolungata sono molteplici.
Le ragioni di una crisi
Noi abbiamo individuato il punto di svolta con il momento che probabilmente è stato una maledizione: il grandissimo successo di LG G2. Quello smartphone era originale, completo, competitivo e veniva venduto ad un prezzo oltremodo aggressivo.
Il mercato reagì alla grande e LG probabilmente pensò immediatamente di essere in grado di fare il salto e di proporre i propri dispositivi agli stessi prezzi dei concorrenti, ma contemporaneamente, per trovare una diversificazione sul mercato ha cominciato a lavorare con l’approccio “lo famo strano”.
Prima la cover in pelle, poi il telefono fatto con i moduli, ogni anno era un modo per mischiare le carte e per presentare un’idea bizzarra che non era però nelle corde degli utenti.
Io aggiungo a questa serie infinita di idee strane anche la cover con un secondo display incorporato, che evidentemente non è bastata per cambiare le sorti dell’azienda sul mercato.
Secondo quanto sostiene The Korea Times oggi, uno dei più grandi gruppi industriali del Vietnam, Vingroup, vorrebbe espandere le sue attività nel mondo della tecnologia e dell’elettronica di consumo e aumentare anche il numero degli occupati sul proprio territorio.
L’azienda ha fatto indagini approfondite e ha verificato che c’è una grande richiesta per questo tipo di prodotti sia nello stesso Vietnam che in Myanmar e in Thailandia: il quotidiano di Seul scrive oggi che la ricerca e lo sviluppo rimarrebbero in capo alla sede centrale di LG, con un numero ridotto di persone, mentre la produzione e tutte le altre divisioni legate al business mobile passerebbero ai vietnamiti.
La posizione di LG Mobile
Giusto ieri il grande capo di LG Elettronics, Kwon Bong-seok, ha dichiarato che il gruppo è aperto a tutte le possibili soluzioni legate al mondo della produzione di smartphone e tra queste c’è anche quella di proseguire con il business e nonostante le perdite di questo periodo.
Sarebbero arrivate moltissime offerte in questi mesi per l’acquisizione della divisione, tra cui quella di Facebook che era però interessata a ritirare brevetti e proprietà intellettuali, ma non la tecnologia hardware o gli impianti di costruzione.
In questo momento LG produce utilizzando gli stabilimenti in Vietnam, quelli in Brasile e anche una struttura in Cina, sarebbero tutte interessate da questa operazione, con obiettivi diversi: la sede vietnamita si espanderebbe per aumentare la produzione, mentre le altre servirebbero semplicemente come punti di appoggio locale.
Vingroup ha lanciato la sua divisione smartphone nel 2018, usando tra l’altro un impianto di produzione molto vicino a quello della società che vorrebbe comprare.
Dal canto suo, LG ha diramato una nota ai dipendenti dei giorni scorsi per rassicurarli sulla loro posizione e sul futuro del loro lavoro. Il business nel mondo degli smartphone del gruppo è in perdita dal secondo quarto del 2015, vi ricordo che il modello G2 risale al 2014.
La nostra ipotesi dell’origine della crisi probabilmente non è così fuori luogo, attendiamo di sapere se la vendita di LG Mobile ai vietnamiti si concluderà oppure no.