Dopo la drammatica vicenda di qualche giorno fa a Palermo, Il Garante per la protezione dei dati è intervenuto disponendo per TikTok il blocco dell’utilizzo dei dati di utenti, di cui non si sia verificata l’identità.
Non è la prima contestazione del Garante, che già a dicembre aveva rilevato come la piattaforma non controlli adeguatamente il rispetto della regola, imposto dalla stessa TikTok, per cui non è consentito l’accesso ai minori di 13 anni.
Aggirare quel divieto è eccessivamente facile secondo quanto osservato dal Garante prima delle feste, quando ha contestato anche che le impostazioni di base per chi si iscrive non sono rispettose della privacy.
TikTok, dal canto suo, ha negato di avere qualunque corresponsabilità nella vicenda della povera bimba coinvolta nella sfida estrema chiamata “blackout challenge“. Secondo quanto comunicato dal social network non ci sono tracce di video che sostengano la sfida letale.
Il Garante, in attesa di ricevere un riscontro alle osservazioni dello scorso dicembre, ha disposto fino al 15 febbraio prossimo il divieto del trattamento dei dati per coloro di cui non si è accertata l’età con sicurezza assoluta.
Il vero problema, o meglio, la complicazione della pratica i corso, viene dal fatto che il provvedimento va presentato al governo irlandese, dove TikTok ha la sua sede europea.
E si torna al problema di un controllo più diretto e più efficace delle piattaforme che operano in un paese ma con sede formale in un altro. Ma non solo, perché c’è anche il tema di come verificare con sicurezza l’identità digitale di un utente, che però è più ampio e più delicato rispetto alla sola TikTok.
Eppure, sembra che nessuno sia veramente interessato a risolvere una questione che avremmo dovuto affrontare molti anni fa: alcune delle vicende che hanno coinvolto minori, forse, avremmo potuto evitarle. E’ una responsabilità che dobbiamo fare un po’ nostra se vogliamo cambiare passo.
Il blocco per TikTok dell’uso dei dati di coloro di cui non si è verificata l’identità potrebbe non essere l’ultimo passo per la protezione degli utenti più giovani.