La Cina vuole controllare il meteo con la tecnologia

Qualcuno di voi potrebbe ricordare un cartone animato in cui il protagonista diceva spesso “sono pazzi questi romani” potremmo oggi traslare su alcuni popoli asiatici, visto che la Cina vorrebbe controllare il meteo con la propria tecnologia.

In realtà, il governo di Pechino già da anni utilizza risorse molto ingenti con l’obiettivo di alzarsi la mattina e di non dover condizionare il proprio umore agli scherzi del tempo, condizionando la situazione meteorologica secondo le proprie necessità.

Ora, perché questi tentativi siano ancora più efficaci, vengono ulteriormente intensificati gli investimenti in questa direzione. L’obiettivo è avere entro il 2025 un’area vasta più dell’India in cui modificare il tempo a proprio piacimento.

Facciamo qualche passo indietro: da 2012 al 2017 la Cina ha fatto investimenti mostruosi per un programma sperimentale il cui obiettivo è l’alterazione del meteo: nell’arco di poco più di cinque anni è stato speso più di 1 miliardo di euro per questa operazione.

Lo scorso mese di dicembre il governo ha annunciato di voler espandere il suo programma attraverso cui gestire le precipitazioni, al fine di aiutare l’agricoltura e di bilanciare gli effetti del riscaldamento globale.

Come si controlla il tempo con la tecnologia?

Da diversi anni c’è una tecnologia che viene utilizzata non solo in Cina ma anche negli Stati Uniti, viene implementata con l’uso di aerei che volano sopra le nuvole per disseminare agenti chimici che interagiscono con le nuvole stesse.

La pratica si chiama cloud seeding e proprio lo scorso anno alcuni studi americani mi hanno certificato l’efficacia: usando questi agenti chimici è possibile infatti intensificare le piogge o addirittura generare nevicate anche su vaste aree.

Questi effetti vengono generati dallo ioduro d’argento oppure dall’anidride carbonica allo stato solido, che possono addirittura indurre le nevicate anche quando in condizioni normali non ci sarebbero.

Secondo alcune analisi effettuate negli ultimi anni, in Cina questa pratica sarebbe utilizzata già da prima del 2010, sarebbe stata sfruttata durante le olimpiadi di Pechino e utilizzata anche per eventi particolarmente importanti, soprattutto di tipo politico.

Cosa c’è di meglio di un bel cielo azzurro quando bisogna organizzare un evento rilevante sul fronte sociale oppure per migliorare la propria immagine internazionale?

In questi anni l’efficacia delle tecniche messe appunto dalla Cina avrebbero addirittura portato ad una riduzione del 70% dei danni della grandine in alcune zone agricole molto importanti.

Con il nuovo programma sperimentale varato lo scorso dicembre, la Cina ora vorrebbe riuscire ad intensificare queste modifiche per contrastare la siccità e aiutare le operazioni di soccorso quando ci sono grandi incendi dovuti alla scarsità di piogge e alla secchezza del terreno.

I vicini di casa dell’India non sarebbero particolarmente felici per questo tipo di operazioni, perché il rischio è che i vantaggi per un territorio si traducano in svantaggi immediati per quello confinante.

In particolare, il problema potrebbe essere per alcune zone del Tibet, dove il bombardamento delle nuvole servirebbe per il piare il vapore del grande fiume azzurro verso zone più secche del paese per generare pioggia.

Secondo alcuni scienziati esperti di meteo, questa alterazione sul territorio cinese potrebbe modificare le piogge monsoniche in India, indispensabili per l’agricoltura, peggiorandone gli effetti e vanificandone i benefici per il territorio.

Qualcuno ha ipotizzato anche un vantaggio militare della Cina con il controllo della neve, che potrebbe essere sfruttato nella controversia in atto da diversi anni sulla gestione di alcuni territori di confine.

Quali nuove soluzioni hanno individuato i cinesi per gestire tale controllo delle condizioni meteo? Al momento non è dato sapere, gli 007 di tutto il mondo sono in azione per carpire qualche informazione in più.

La Cina ha promesso di utilizzare queste nuove tecnologie in piena sicurezza per sé e per gli altri, ma ci possiamo davvero fidare delle loro parole? Di certo, non siamo la Cina, ma poter bombardare le nuvole vicino a casa per controllare il meteo e per bagnare il giardino senza fatica sarebbe davvero un sogno per i più pigri costretti al giardinaggio domestico.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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