Ancora una volta tecnologia e covid vanno a braccetto, o quanto meno ci provano nelle toilette giapponesi: arriva da oriente una novità che riguarda i bagni pubblici, dove i pulsanti di attivazione sono sostituiti da soluzioni olografiche.
Bisogna fare un piccolo passo indietro: chi di voi ha già visitato il Giappone avrà notato che i bagni pubblici sono un discreto campo giochi, con sanitari governati elettronicamente che permettono di cambiare la posizione, l’inclinazione, il colore delle luci e di attivare una specie di bidet incorporato nel water.
In periodo di pandemia uno dei problemi principali è quello di poter sanificare i comandi, dato che le mani sono uno dei principali veicoli di infezione e allora ecco che la tecnologia viene puntualmente in aiuto.
Il tema dei pulsanti, in ogni caso, si proporrebbe anche senza pandemia, perché i pulsanti vengono premuti subito dopo l’uso della toilette e quindi in condizioni non propriamente igieniche.
Da qui arriva l’idea della società Murakami Corporation, che ha sviluppato un progetto per sostiture i bottoni classici con soluzioni olografiche, il cui scopo sarebbe quello di tutelare gli utenti quando necessitano di governare le opzioni disponibili.
Murakami ha stretto un accordo con Parity Innovation per realizzare pannelli che proiettano pulsanti che “fluttuano” nell’aria, con sensori infrarossi per intercettare il movimento delle dita.
A quel punto non servirà sanificare i bottoni tutte le volte: questa soluzione potrebbe essere perfetta per i bancomat, per le stesse ragioni.
Tecnologia e covid sono un binomio che potrebbe aiutarci ad uscire dall’empasse degli ultimi mesi. Potrebbe essere una scusa per ricordarvi che Immuni, nei prossimi mesi, potrebbe essere ancora uno strumento prezioso.
E quando entrerete in toilette giapponesi ricordate che se siete in difficoltà potete sempre chiedere l’aiuto da casa!
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