Differenza tra eBike e pedalata assistita: Scott Sub Tour eRide

18 OCTOBER 2018, SAN QUIRICO D ORCIA, ITALY: Senior couple travels by e-bike at old city street

Sappiamo di arrivare forse tardi a questa evidenza, ma abbiamo finalmente realizzato quale sia la grande differenza tra eBike e pedalata assistita, parole che spesso si confondono.

Per metterla in termini molto più banali, potremmo parlare di differenza tra un prodotto da 600/700 € e uno che costa dai 2000 € in su.

La prima volta che abbiamo acquistato una bicicletta elettrica, abbiamo fatto una lunga analisi di mercato e il primo elemento che spiccava era la profonda spaccatura tra decine di prodotti al di sotto dei 1000 € e altrettante proposte che sfondavano abbondantemente la soglia dei 2000 €.

Quella distanza di prezzo è giustificata?

Le spiegazioni dei venditori del tempo non ci avevano del tutto convinti; per questo avevamo optato per l’acquisto di un modello elettrico meno costoso, venduto a circa 1000 €, con il motore nel mozzo della ruota posteriore e con la batteria posizionata sul portapacchi, sempre in zona posteriore.

La struttura della bicicletta era gradevole dal punto di vista estetico, ma sono bastati pochi giorni per cominciare a comprendere alcuni aspetti importanti.

Il primo dettaglio sono i freni: quella bicicletta non era dotata di freni a disco, ma usava i più tradizionali freni a pinza, che ad una certa velocità riducono drasticamente la loro efficienza.

L’altro aspetto riguardava l’equilibrio: con il motore nel mozzo e la batteria poco sopra, quasi tutto il peso della bicicletta gravava sulla parte posteriore.

Già alle prime uscite è stato facile realizzare che una minimo sbandamento, con un baricentro del peso così arretrato, poteva significare caduta certa.

Inoltre, il tipo di assistenza erogato pedalando era piuttosto basico: la bicicletta in questione, un modello B-Twin venduto da Decathlon, offre tre diverse velocità, che corrispondono a 15, 20, o 25 km/h.

Cosa succede quando attivate il motore? Se selezionate la velocità uno e cominciate a pedalare la “propulsione” vi porta immediatamente fino a 15 km all’ora, non potete pedalare e scegliere di andare più piano.

Se viene poi selezionata la velocità due si va a 20 km/h, se si attiva la velocità tre arriva a 25 km/h, ma non c’è modo di avere velocità intermedie, quando pedalate su un percorso piano.

Le tre velocità proposte corrispondono ad tre tipi di spinta, con i tre citati “gradini” dei 15, 20 e 25 km/h. Se siete a velocità 2, quando si arriva a 20 km/h la spinta si disattiva e vi tocca pedalare per andare oltre quella velocità.

Quando si va in salita, per aiutare la pinta, si scala il cambio e si sceglie la potenza più elevata: in questo modo si viene aiutati a gestire anche le zone con pendenze elevate.

Non si può dire che il sistema non sia funzionale, perché si comporta comunque in modo del tutto positivo, anche se l’autonomia quando si usa molto la propulsione più potente scende drasticamente.

La differenza tra eBike e pedalata assistita: c’è un mondo

Da qualche giorno abbiamo fatto un importante upgrade, passando dalla bicicletta con il motore posteriore ad un modello con motore nel blocco pedali, batteria nascosta nel telaio della bicicletta e una struttura generalmente più curata, oltre che straordinariamente bella dal punto di vista estetico: è la Scott Sub Tour eRide, un modello la cui reperibilità è estremamente complicata, ma è facile capire il perché.

La scheda tecnica di Scott Sub Tour eRide include un motore Bosch Active Plus con una spinta di 50 nm, con Powertube 500 wh, ci sono freni a disco Shimano, cambio a 9 velocità Shimano Alivio 3100, una Sella Royal, luce frontale LED molto potente.

Salire su questa bicicletta dopo aver usato per molti mesi il modello precedente è un po’ come lasciare una Fiat 500 e sedersi al volante di una Porsche.

Il principio con cui funziona la bicicletta, ovviamente, è lo stesso, quando si pedala si cammina, ma il modo in cui lo si fa è invece totalmente diverso.

In primo luogo, c’è il posizionamento del peso, che è collocato al centro della bicicletta, anche se la batteria tende a pesare più sulla parte frontale, visto che è inserita nel tubolare principale.

Una delle cose che sorprende immediatamente è il fatto che a motore spento non ci sia praticamente attrito; grazie alla struttura in alluminio e alla meccanica di qualità di Scott, quando si pedala senza l’uso dell’assistenza elettrica sembra quasi di utilizzare una bicicletta muscolare.

Molto efficienti i freni a disco frontale e posteriore, così come comodo da usare è il cambio a nove velocità che si adatta a qualunque tipo di pendenza.

Ciò che però colpisce di più è il tipo di lavoro che viene fatto dal motore, che è completamente diverso rispetto a quello delle biciclette con il propulsore nel mozzo della ruota posteriore.

E qui subentra la vera differenza tra ebike e pedalata assistita, perché in questo caso il motore supporta la vostra pedalata rendendola più leggera, ma seguendo quasi con una magia il vostro ritmo di pedalata.

Se scegliete di andare a 12 allora, potrete farlo e il motore è semplicemente agevolerà il vostro colpo sul pedale rendendolo più morbido e meno faticoso, a seconda del tipo di percorso che viene fatto e della velocità con cui volete che il motore intervenga potete scegliere uno dei diversi livelli di assistenza.

La sensazione di utilizzo, però è completamente diversa, perché se nel caso delle biciclette elettriche e la bicicletta a decidere quanto veloce voi dobbiate andare, in questo caso siete voi ad avere il pieno e perfetto controllo della vostra due ruote.

Una via di mezzo: motore al centro, batteria dietro

A seconda del tipo di assistenza che viene scelta, cambia drasticamente anche la durata della batteria, ma anche in questo caso la qualità della proposta si vede dalla precisione con cui l’algoritmo riesce a calcolare l’autonomia residua.

Sono passati solo alcuni giorni da quando abbiamo acquistato questa nuova Scott Sub Tour eRide, con cui abbiamo percorso poco più di 50 km, ma è stato facilissimo capire quale sia la differenza qualitativa tra ebike e la pedalata assistita.

Certo, questo tipo di biciclette ha un costo completamente diverso e di gran lunga superiore rispetto ai modelli di derivazione cinese che si trovano in vendita un po’ di ovunque. , Oggi esistono delle formule di noleggio a lungo termine che rendono l’acquisto più facile senza un esborso contante immediato particolarmente oneroso.

Provata la pedalata assistita con un prodotto di qualità, sarà difficile tornare indietro.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

Leggi i commenti (0)

Post collegati