Recensione Amazfit GTS 2 Mini, bello e conveniente

La recensione Amazfit GTS 2 Mini è stata l’occasione per tornare nel mondo di questo marchio di prodotti da indossare che coniuga un buon rapporto qualità prezzo.

Questo dispositivo è presente anche sul mercato italiano, lo si trova principalmente online, ad un prezzo che riesce a competere alla grande con tutti gli altri prodotti oggi disponibili.

L’unico dettaglio su cui abbiamo qualche perplessità lo esprimeremo nella sezione apposita, ma vi anticipiamo già che riguarda il design.

Per raccontarvi come è fatto questo dispositivo, diciamo che in primo luogo è un oggetto molto leggero, con uno spessore tutto sommato contenuto, che offre tutti i sensori oggi fondamentali per l’utilizzo di uno smart Watch che si possa considerare davvero completo.

Il suffisso mini è stato aggiunto perché questo è il modello più piccolo rispetto al più costoso GTS2, da cui eredita comunque molti dei tratti salienti.

Cosa ci piace

In primo luogo il display, che è un AMOLED da 1.55 pollici, di dimensioni contenute ma comunque sufficientemente grande per mostrare tutte le informazioni principali. La misura è quella di 40 mm, mentre la struttura combina l’utilizzo di alluminio e plastica.

Il quadrante di base che viene scelto e proposto agli utenti riporta l’orologio, la carica, il numero dei passi fatti, il tracciamento del proprio battito cardiaco, il numero di calorie bruciat e infine le condizioni generali del tempo nella località in cui ci si trova.

Sono informazioni che vengono in parte recuperate dal collegamento con lo smartwatch.

Alla dimensione contenuta del display corrisponde anche un peso minimale, perché è addirittura inferiore ai 20,1 g spessore di pochissimi millimetri, parliamo di 8,95 mm.

Ci piace la semplicità della prima configurazione, che prevede di inquadrare un codice QR, quindi di scaricare l’applicazione necessaria e di seguire passo passo i suggerimenti sul display, che partono dalla creazione di un account Amazfit.

Ci piace il fatto che ci siano più di 70 modalità di registrazione degli allenamenti, oltre che la misurazione continua del battito cardiaco, a cui si aggiunge anche la misurazione dell’ossigenazione del sangue.

Quest’ultimo parametro è l’unico che impone un po’ di fatica, perché spesso bisogna rifare la procedura per riuscire a leggere correttamente il dato.

Vengono usati dei sistemi ad infrarossi che impongono di avere il braccio immobile e di posizionare in modo molto stretto lo smartwatch a contatto con la pelle, è normale che possa essere richiesto di ripetere l’operazione.

Abbiamo apprezzato anche il fatto che questo smartwatch sia compatibile con l’assistenza di Alexa.

Qualcosa che ci piace di questo dispositivo è anche il fatto che sia impermeabile con la resistenza fino a cinque atmosfere, che si traduce nella possibilità di immergerlo fino a 50 m, ovvero che si possa usare quando si nuota senza alcun tipo di rischio.

La batteria, da 220 mA, promette una durata di 14 giorni, altro dettaglio interessante. Andando oltre i programmi di marketing, bisogna rilevare che in realtà con un uso pesante con tutti i sensori accesi la batteria dura circa cinque giorni, i 14 giorni promessi sono effettivamente un dato attendibile solo se si toglie il monitoraggio continuo del battito cardiaco e si fa una misurazione su richiesta, e se non si utilizza il monitoraggio dell’attività sportiva con frequenza elevata.

Curiosamente, la batteria dura meno quando Amazfit GTS 2 mini viene usato da persone con la pelle scura.

Altro dettaglio rilevante è la capacità di misurare la qualità del sonno, ma anche di valutare la respirazione durante le ore notturne, oltre a questo viene anche monitorato il battito cardiaco 24/7, diramando un’allerta nel momento in cui la frequenza salisse oltre una soglia di rischio.

Cosa non ci piace

L’unico aspetto che proprio non ci piace è quello del design, perché una tale similitudine con Apple Watch squalifica il prodotto rendendolo un “me too”, qualcosa che si avvicina all’effetto “vorrei ma non posso”.

Se da un lato è comprensibile il motivo per cui l’azienda ha fatto questa scelta, dall’altro è un peccato rischiare di peggiorare la percezione di un prodotto dandogli un aspetto troppo simile a quello del leader di mercato.

L’interazione con lo smartphone è abbastanza ridotta, con le notifiche e il controllo della musica, ma d’altro canto questo è uno dei limiti dati dalla presenza di un sistema operativo proprietario.

A chi si adatta Amazfit GTS 2 Mini

Il nuovo smartwatch Amazfit GTS 2 Mini si adatta a chi vuole tenere sotto controllo le proprie condizioni fisiche, ma non ha un piano di allenamenti molto intenso nel corso di una settimana. In caso contrario, si perde un po’ il vantaggio della batteria di una settimana.

Nel caso della nostra prova, con l’ascolto di musica, i sensori tutti accesi e circa 2 ore di utilizzo complessivo del GPS siamo arrivati a circa 5 giorni di durata. E’ facile intuire che con sessioni di allenamento più frequenti e più lunghe l’autonomia sia più ridotta.

Per gli sportivi con attività più intensa, consigliamo prodotti dedicati.

Le alternative

Per chi è alla ricerca di un prodotto di questo tipo, ma vuole una spesa contenuta, l’alternativa probabilmente è quella delle nuove smartband, sia quella di OPPO, che quelle di Xiaomi e di Huawei, piuttosto che Honor.

Sul fronte smartwatch, l’unica alternativa oggi davvero utile può essere quella di Huawei Watch Fit, il cui prezzo in questo momento è molto simile a quello di Amazfit GTS 2

Huawei Watch Fit

Recensione Amazfit GTS 2 Mini, le conclusioni

Con la recensione Amazfit GTS 2 Mini abbiamo ancora una volta provato con mano la qualità di questo marchio, che si apprezza ancora di più quando si valuta anche il prezzo che viene richiesto.

Mancano alcune funzioni di interazione con l’orologio che sono tipiche dei prodotti più blasonati e più costosi, ma, come anticipato, questo è il prezzo da pagare per l’utilizzo di un sistema operativo proprietario, anziché abbracciare un prodotto più completo come il software di Google wearOS.

Nel complesso, in ogni caso, la valutazione generale di questo dispositivo è del tutto positiva.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

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