Quando si parla di meteo e di tecnologia si trovano soluzioni particolarmente curiose, come quelle dei droni che surfano di Saildrone per studiare le correnti del Golfo del Messico.
Le correnti
Per comprendere di ciò che parliamo, dobbiamo prima di tutto ricordare che la corrente del Golfo è una sorta di serpentina di acqua calda che viaggia dalle coste occidentali dell’Atlantico fino all’Inghilterra.
Le repentine variazioni delle condizioni della corrente del Golfo sono alla base di alcuni degli eventi meteo più catastrofici nell’emisfero occidentale, capaci di alterare la navigazione e il commercio marittimo e di condizionare il meteo dell’intero pianeta.
La corrente del Golfo, inoltre, funziona come un gigantesco catalizzatore del diossido di carbonio, aiutando il pianeta a rallentare il cambiamento del clima che senza questo supporto sarebbe ancora più repentino.
Per comprendere esattamente quali siano le dinamiche di evoluzione della corrente del Golfo gli scienziati stanno lanciando dei dragoni in grado di navigare, come se fossero dei surf, sulla superficie dell’acqua, raccogliendo l’energia solare per il loro funzionamento.
Lo studio
Questi dispositivi si chiamano Saildrone, sono costruiti in California E sono in grado di funzionare per un intero anno raccogliendo dati sul meteo e le relative condizioni dell’acqua dell’oceano coprendo migliaia di miglia quadrate senza alcun impatto per l’ambiente.
Qualche tempo fa, l’azienda che costruisce questi troni aveva lanciato un concorso chiedendo dove i cittadini americani volevano che fossero utilizzati.
Quando un professore universitario ha proposto l’utilizzo nel Golfo del Messico, l’azienda ha risposto con grande entusiasmo.
Per un anno intero uno di questi dispositivi ha presidiato la zona del Golfo del Messico raccogliendo tantissime informazioni sull’assorbimento dell’anidride carbonica. Gli uomini ogni anno generano circa 35 miliardi di tonnellate di diossido di carbonio di cui circa un terzo finisce direttamente nell’oceano.
Con questo studio si cerca di capire quanto effettivamente la corrente del Golfo incida nell’assorbimento dei gas nocivi.
Con un’altra missione di Saildrone nell’Antartide si è cercato di raccogliere ulteriori dati relativi al ciclo dell’inquinamento, che saranno utili anche per rimodellare alcune previsioni relative al cambiamento climatico.
Il vantaggio nell’uso di questi troni sta nel fatto che riescano a operare anche in condizioni particolarmente complicate, anche in periodi dell’anno in cui la navigazione diventa problematica, pericolosa o ancor di più costosa.
La prossima missione di Saildrone sarà realizzata grazie al finanziamento di Google che ha donato 1 milione di dollari per lanciare alcuni di questi droni galleggianti nord dell’Atlantico, attendiamo di conoscere il risultato di questa esplorazione.
Un passo in più per conoscere ancora meglio l’evoluzione del clima nel nostro pianeta e per ottimizzare la precisione delle previsioni del tempo.