Con un leggero anticipo rispetto alla sua uscita, abbiamo provato e preparato la recensione di Huawei Band 6, dispositivo che rinnova l’offerta del marchio nell’ambito della tecnologia da indossare.
La qualità media di questi dispositivi si sta alzando nel tempo in modo esponenziale e ha ormai raggiunto livelli davvero interessanti, soprattutto in relazione al prezzo.
La recensione Huawei Band 6 mi ha dato la possibilità di sperimentare anche alcune nuove funzionalità davvero interessanti, soprattutto in relazione al periodo, come il monitoraggio 24 ore su 24 dell’ossigenazione del sangue, che in caso di necessità o di problemi nei dati emette degli avvisi istantanei.
Altro dettaglio notevole è quello del display AMOLED da 1.47″: guardare ai vecchi modelli di smartband oggi genera quasi un po’ di tenerezza, perché gli schermi erano piccolissimi e di qualità davvero ridotta.
Oggi, invece, la dimensione sta diventando molto più generosa, a tal punto che è difficile trovare il confine tra una smartband e uno smartwatch dato che molte delle funzionalità sono condivise.
Un altro elemento da segnalare e quello del discreto rapporto tra lo schermo e la superficie totale del dispositivo perché siamo intorno al 64%, anche in questo caso dati di gran lunga superiori rispetto a quelli che raccoglievamo fino ha poco tempo fa.
Oltre alle attività di monitoraggio delle pratiche sportive, ci sono i controlli per la musica, le indicazioni sul meteo e all’occorrenza anche notifiche molto semplici in arrivo dallo smartphone.
Cosa ci piace
Parlando della nostra prova di Huawei Band 6 dobbiamo sicuramente sottolineare il gradimento per la qualità dello schermo di cui vi abbiamo appena accennato, ma anche la completezza della misurazione delle attività sportive che può gestire ben 96 modalità differenti.
Di queste 96 attività, 11 sono rilevate in modalità professionale utilizzando un nuovo algoritmo proprietario dell’azienda che combina i parametri classici ad elementi come la frequenza cardiaca e i propri dati fisici per un’elaborazione più complessa e più attendibile dei risultati dell’allenamento.
Ci piace molto questa soluzione perché rende più attendibili i dati che vengono forniti dopo ogni allenamento.
Ci piace molto anche il fatto che la batteria duri fino a due settimane, perché questo permette di sfruttare anche il monitoraggio del sonno, che tiene conto anche della frequenza cardiaca e dei movimenti che vengono fatti negli orari notturni.
Altro aspetto positivo è quello del monitoraggio 24 ore su 24 sia della frequenza cardiaca che dello stress e infine anche dell’ossigenazione del sangue. Per il pubblico femminile c’è anche la possibilità di monitorare le informazioni sul ciclo mestruale.
Se la frequenza cardiaca a riposo è troppo alta o troppo bassa, Huawei Band 6 avvisa l’utente della condizione di pericolo.
Cosa non ci piace
Difficile trovare difetti evidenti in questo dispositivo, forse l’unico elemento che vorremmo fosse un po’ più articolato è quello dell’interazione con il telefono, ma è anche vero che per funzionalità più sofisticate è più opportuno scegliere uno smartwatch.
È importante invece sottolineare che non c’è un sensore GPS all’interno di questo dispositivo e questo dettaglio ovviamente non ci piace.
Capiamo la scelta dell’azienda, che traccia un solco e differenzia questa esperienza rispetto a quella di Huawei Watch Fit, ma sul fronte dell’utente ci sono delle opzioni disponibili sul mercato che invece includono anche questo importante sensore. Con il sensore GPS integrato, come probabilmente saprete, è possibile tracciare i propri movimenti e misurare con più precisione il proprio allenamento, soprattutto se si corre e si usa la bicicletta, senza bisogno di avere con sé lo smartphone.
Le alternative
Come sempre accade quando proviamo un prodotto, anche con la recensione di Huawei Band 6 vi presentiamo le eventuali alternative, che ormai sono sempre le stesse.
C’è una sfida in casa con Honor Band 6, che presenta le stesse identiche caratteristiche in tutto e per tutto, con la sola differenza della struttura in plastica anziché plastica e metallo.
il prezzo è di 49,99 €.
Altra alternativa è quella del “nemico di sempre”, Xiaomi, che ha da poco lanciato Mi Band 6 al prezzo di 44.99 euro.
Se però volete un’alternativa che includa il sensore GPS ad un prezzo contenuto, dovete optare per marchi meno prestigiosi come Umidigi o AmazFit, che possono competere alla grande.
Recensione Huawei Band 6, le conclusioni
I giorni trascorsi con Huawei Band 6 al polso ci hanno dato l’opportunità di provare un oggetto di buona qualità, con un rapporto qualità prezzo in linea con i prodotti oggi presenti sul mercato.
È apprezzabile la qualità complessiva del dispositivo soprattutto in termini di materiali utilizzati, perché in questo tipo di prodotti è difficile trovare l’uso del metallo, di solito si preferisce utilizzare la plastica.
La recensione Huawei Band 6 non può che lasciare una traccia positiva, con l’unico rammarico per la mancanza del sensore GPS, che probabilmente troveremo nei prossimi anni anche nei dispositivi di questa fascia.
Se, alla luce di quanto vi abbiamo raccontato, questa può essere la soluzione adatta a voi, potete trovare Huawei Band 6 a questo indirizzo al prezzo di 59,99 euro.
1 thought on “Recensione Huawei Band 6, sempre più completa”
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