Recensione OnePlus Watch, bene, ma non benissimo

La recensione di OnePlus Watch è una di quelle occasioni in cui è difficile trovare una sintesi, che rappresenti un giudizio equilibrato.

In primo luogo diciamo che questo è il primo smartwatch di OnePlus, che su questo dispositivo ha fatto un lavoro di teasing lunghissimo.

Forse è stato proprio questo annuncio infinito a darci molte aspettative su questo dispositivo, che in realtà è rappresenta una delle tante proposte del mercato, senza però quel senso di eccellenza che invece viene trasmesso dagli smartphone dello stesso marchio.

Esteticamente, I tratti di questo orologio intelligente sono quelli di Samsung Galaxy Watch active 2, rispetto al quale però le dimensioni sono superiori e anche il peso è piuttosto generoso.

Nel complesso non possiamo dire di aver trovato particolari difetti in questo oggetto, ma purtroppo c’è dal nostro punto di vista la debolezza di non avere un vero e proprio sistema operativo, quindi con l’impossibilità di aggiungere applicazioni, di aggiornare nel tempo il dispositivo con nuove funzioni e quindi di trovare una valida alternativa al mondo di wearOS o di Tizen di Samsung.

Ciò che invece risulta sicuramente positivo e la durata della batteria, che OnePlus sostiene arrivi a 14 giorni, in realtà nella nostra prova pratica si è fermata un po’ prima.

Entriamo nei dettagli di ciò che ci è piaciuto e di ciò che invece non ci ha soddisfatti.

Cosa ci piace

Ci sono molti tratti in realtà di questo orologio intelligente che ci sono piaciuti, in particolare la batteria di lunghissima durata, come anticipato non è così lunga come promesso dall’azienda, ma comunque con un livello più che buono di autonomia.

Durante la prova che abbiamo fatto per la recensione di OnePlus Watch, siamo arrivati ad un’autonomia di circa 10 giorni con una singola carica, ma quello che ci ha stupito di più, impositivo, è il fatto che con soli 20 minuti di ricarica si arrivi al 50% di autonomia.

Un altro aspetto che ci piace particolarmente è la qualità con cui è stato costruito perché parliamo di un oggetto con delle finiture pregevoli e con una indossabilità più che buona.

Ci piace lo schermo, che ha dei colori molto vivi, dei contrasti molto evidenti e si legge benissimo anche alla luce diretta del sole, dettaglio importante per un orologio che spesso si usa all’aperto.

Tutto sommato ci piace anche il prezzo, perché il posizionamento a 159 € comunque non è da buttare, anche se per quella cifra oggi potreste portare a casa uno smartwatch di Samsung con un anno di vita e con molte funzionalità in più.

Ci sono microfono e altoparlante, quindi è possibile rispondere alle telefonate direttamente dall’orologio, la qualità dell’audio e buona per chi ascolta, anche lo speaker ha una discreta qualità audio.

Da menzionare anche la disponibilità di misurazione del battito cardiaco e di rilevamento della ossigenazione del sangue. Quest’ultima richiede di essere i mobili perché la minima vibrazione rende la misurazione in efficace, ma comunque è un’opzione utile.

Tra le funzioni disponibili c’è anche un’applicazione per gestire la respirazione, la possibilità di misurare lo stress, così come un timer, una sveglia, infine anche un’applicazione per il meteo.

Nei paesi in cui il dispositivo è disponibile, si può governare anche la televisione costruita dallo stesso marchio oneplus.

Cosa non ci piace

In un mondo in cui leggendo le recensioni sembra che sia sempre tutto bello, noi abbiamo scelto ogni tanto di guardare anche al lato oscuro degli oggetti, in questo caso, ad esempio per segnalarvi che ciò che non ci piace di questo OnePlus Watch è il fatto che ci sia un sistema operativo proprietario, che impedisce quindi l’installazione di applicazioni di terze parti.

Questo tipo di soluzioni si trova anche su orologi che costano un terzo rispetto a quello di OnePlus, in più c’è il tema della difficoltà di far evolvere un prodotto una volta acquistato, si potrà cambiare qualcosa con gli aggiornamenti ma difficilmente ci saranno evoluzioni significative come quelle che ad esempio Samsung garantisce ai suoi clienti con gli aggiornamenti più importanti.

Non c’è alcuna compatibilità con iPhone, che non può essere utilizzato, mentre per quanto riguarda i prodotti Android è possibile utilizzare l’applicazione OnePlus Health, attraverso la quale si abbina l’orologio e quindi si sincronizza con il telefono.

Ci sono circa 50 quadranti tra cui scegliere, ma solo 14 possono essere memorizzati sul telefono: per avere scelte ulteriori bisogna prima eliminare alcuni dei quadranti caricati sul telefono.

Un altro aspetto che ci ha lasciati un po’ perplessi è quello della precisione con cui vengono misurati i passi, perché a fine giornata abbiamo notato una discreta discrepanza rispetto ad altri prodotti, che sappiamo essere molto precisi. Alla fine di una giornata c’era addirittura una differenza di un paio di migliaia di passi rispetto al mio Apple Watch.

Al momento della prova ci sono circa 15 o 16 attività sportive da misurare ma dovrebbero aumentare con i prossimi aggiornamenti, mentre è importante sottolineare che con la versione del software che sto utilizzando non c’è la lingua italiana, che però dovrebbe essere introdotta con i prossimi aggiornamenti in arrivo.

Tornando alla misurazione in difetto dei passi, al contrario, invece il tempo misurato del sonno è molto più lungo rispetto a quello reale.

Ma questo probabilmente rientra in una generale taratura per cui il movimento viene letto in modo meno sensibile rispetto ad altri dispositivi, questo spiega anche il numero minore di passi rilevati.

Purtroppo le notifiche non sono particolarmente interattive e la loro eliminazione è piuttosto laboriosa, perché a differenza di altri smartwatch in cui basta far scivolare le notifiche da un lato all’altro, in questo caso bisogna aprire la singola notifica e arrivare fino in fondo alla notifica stessa per poterla eliminare, un po’ macchinoso.

Le notifiche, purtroppo, non sono interattive, a parte con un ristretto numero di applicazioni, in cui però non è inclusa quella dei messaggi, quindi non è possibile usare le risposte prefabbricate per gli SMS. L’elenco delle applicazioni che permettono di rispondere con brevi messaggi preconfezionati comprende WhatsApp, Facebook Messenger, Discord, Line e Telegram.

Ci sono quattro opzioni tra cui scegliere, quando si tratta di rispondere.

Purtroppo, manca l’applicazione Calendario oppure quella delle note, quindi non è possibile vedere i propri appuntamenti direttamente sul display, mentre quello che capita spesso e che non funzioni correttamente la sincronizzazione tra orologio e smartphone e quindi la stessa notifica venga ripresentata più volte.

Non si possono usare i servizi di streaming musicali, l’unica opzione è quella di controllare la musica che si riproduce sul telefono oppure di spostare files all’interno del proprio orologio fino ad un massimo di 4 GB, però non c’è la possibilità di connettersi a servizi come YouTube Music oppure Spotify.

Non è presente un assistente vocale, quindi non c’è modo di governare Alexa o l’assistente di Google.

Segnalo, infine, che purtroppo non c’è la possibilità di usare questo smart Watch per pagare, pur avendo un trasmettitore NFC al suo interno.

A proposito di sensori, all’interno dell’orologio di Oneplus ci sono accelerometro, giroscopio, GPS, trasmettitore Bluetooth, ma non ci sono né Wi-Fi né collegamento con la rete telefonica attraverso una Sim.

Recensione OnePlus Watch, disponibilità, prezzi e conclusioni

Quando arriverà sul mercato, perché attualmente per l’Italia non è ancora disponibile, OnePlus Watch costerà 159 €, che non è una cifra elevatissima se pensiamo ad uno smartwatch, ma lo diventa se pensiamo al fatto che invece questo offre poco più delle funzioni di una smartband.

La disponibilità arriverà nei prossimi giorni, sarà comunque confermata nel giro di qualche settimana, mentre per quanto riguarda le nostre conclusioni, ci troviamo nella classica situazione in cui siamo un po’ in difficoltà nel creare una sintesi su questo dispositivo.

Il giudizio è condizionato dalla ragione per cui voi potreste acquistare uno smartwatch.

Se cercate un prodotto che misuri le attività sportive, purtroppo la quantità di attività che potete tracciare è un po’ limitata; chi cerca un’estensione dello smartphone, su cui installare applicazioni per svolgere molteplici attività, purtroppo si trova fuori gioco.

Gli utenti di musica in streaming non possono fruire di questa opzione. Insomma le limitazioni sono molte, in tutta onestà da OnePlus avremmo accolto favorevolmente un prodotto più completo con wearOS a bordo.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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