Il fondatore e Ceo di Tesla, Elon Musk, ha annunciato su Twitter che l’azienda che produce auto elettriche di lusso non accetterà più Bitcoin come mezzo di pagamento per le sue auto.
Nessuno si aspettava una mossa del genere da parte del secondo uomo più ricco del mondo, che non ha mai nascosto la sua passione per le criptovalute e soprattutto che poco più di tre mesi fa ha investito 1,5 miliardi di dollari proprio in Bitcoin.
Il motivo della decisione di Tesla sui Bitcoin
Il motivo di questa decisione è legato alle preoccupazioni di Musk sugli effetti negativi riguardanti la sostenibilità ambientale.
La società, infatti, è preoccupata per il rapido aumento dell’uso di combustibili fossili per l’estrazione e le transazioni di Bitcoin, in particolare il carbone, che ha le emissioni più alte di qualsiasi combustibile.
Inoltre, uno studio dello scorso anno ha stimato che il mining (termine usato per indicare la creazione di nuova criptovaluta) di Bitcoin ha utilizzato in media 7,46 GW di elettricità, e lo stesso studio mette il numero in questo momento a 16,71 GW.
Ciò rappresenterebbe 147,79 TWh su base annua.
Il crollo del Bitcoin
Musk, inoltre, è molto influente a livello social ed ha il potere di far crollare o far schizzare il prezzo di qualunque azione.
A febbraio infatti, dopo la decisione di investire l’enorme cifra di 1,5 miliardi in Bitcoin, il prezzo della criptovaluta aveva raggiunto un prezzo che allora era il massimo storico.
Oggi, invece, dopo la decisione di non accettare più Bitcoin come mezzo di pagamento per le auto, il prezzo del Bitcoin è crollato drasticamente.
Tesla, inoltre, ha aggiunto che tornerà ad accettare i pagamenti in Bitcon nel momento in cui ci sarà una transizione dal mining a una forma di energia più sostenibile.
In ogni caso, però, rimane poco chiaro il motivo per cui Tesla non avesse preso in considerazione questi fattori prima di annunciare il suo uso di Bitcoin, poiché erano già ben noti.