Il sistema di navigazione satellitare europeo, Galileo, sarà presto aggiornato e diventerà molto più potente, offrendo, infatti, un sistema di geolocalizzazione con precisione della posizione al centimetro.
Galileo è l’alternativa europea al GPS
Il progetto GPSnag è stato sviluppato nel 1973 per superare i limiti dei precedenti sistemi di navigazione, integrando le idee delle soluzioni usate fino ad allora.
Il GPS è stato creato e realizzato dal Dipartimento della Difesa statunitense (USDOD) e originariamente disponeva di 24 satelliti, è poi diventato pienamente operativo nel 1994.
Dalla sua gestazione del 1973 al suo sviluppo commerciale sono passati molti anni, perché solo all’inizio degli anni 2000 il sistema di navigazione americano GPS è diventato uno standard adottato praticamente da tutte le automobili in circolazione, dai sistemi come i navigatori portatili che oggi identifichiamo come tomtom e anche dagli smartphone più recenti.
Dalla nascita di questo sistema di navigazione ad oggi, sono state realizzate molte alternative, di cui quella europea è forse la più interessante, ma anche i russi si sono attivati con una soluzione sotto il loro controllo chiamata Glonass.
Con la proliferazione del mercato degli oggetti connessi, ma soprattutto con l’esplosione della logistica legata alle nuove regole del mercato elettronico, il sistema di navigazione e la precisione della posizione diventano fattori fondamentali di crescita.
L’aggiornamento del sistema Galileo
Il sistema di navigazione satellitare europeo, Galileo, viene controllato in una struttura avveniristica sulla piana del fucino, dove è collocato anche il centro di comunicazione spaziale italiano, Telespazio.
Approfittando del dato anagrafico che ne ha visto la nascita molti anni dopo quella del GPS, il sistema di navigazione satellitare Galileo gode di vantaggi tecnologici notevoli in termini di performance e di efficacia.
L’ Agenzia spaziale europea, svela che entro il 2025 il sistema di navigazione satellitare Galileo andrà incontro ad un importante aggiornamento grazie alla messa in orbita di 12 satelliti di nuova generazione, i quali saranno in grado di fornire dati ancora più precisi.
Una volta che i nuovi satelliti saranno in orbita e funzionanti, la precisione non sarà più sulla scala del metro, ma del centimetro.
La nuova flotta si unirà agli altri satelliti già oggi in orbita attorno al nostro pianeta, offrendo così i vantaggi derivanti da un sistema di navigazione con processo di geolocalizzazione più preciso.
Inoltre, la migliore precisione offre vantaggi in vari ambiti: dai semplici utenti che avranno accesso ad un migliore sistema di geolocalizzazione sul proprio smartphone, ma anche per i professionisti di vari settori, nell’ambito del servizio pubblico (traffico aereo) e anche per l’esercito.
Secondo l’ESA, questa nuova generazione quindi permetterà di ottenere dati ancora più precisi dal sistema di navigazione satellitare europeo, Galileo.
Si scenderà al livello dei centimetri: un enorme passo avanti rispetto al si sistema di navigazione GPS che attualmente offre una precisione sulla scala del metro.
Voi non lo sapete, ma il vostro smartphone già oggi, molto probabilmente sfrutta il segnale di Galileo per le funzioni di posizionamento, dato che quasi tutti i prodotti più recenti sono compatibili con tutte le infrastrutture di navigazione oggi esistenti.