La recensione della smartband Xiaomi Mi Band 6, potrebbe concludersi nel giro di pochissime parole, con una sintesi quasi elementare: compratela sereni, è una certezza.
Stiamo parlando di una smartband, che qualcuno chiama anche fitness Tracker, tra le più vendute al mondo, che lo scorso anno aveva impresso notevole accelerazione al mercato, introducendo un display OLED e un connettore magnetico per la carica.
Quest’anno, il braccialetto intelligente capace di misurare le attività sportive, è migliorato ulteriormente perché ora il display, che mantiene lo standard OLED, E praticamente senza alcuna cornice, con una dimensione ancora più generosa.
Un’aggiunta rilevante, oggi indispensabile per rimanere al passo con le richieste del mercato, è quella della misurazione dell’ossigeno nel sangue.
All’interno della scatola c’è il Tracker, con un cinturino in silicone, che può essere dei colori più disparati, alcuni davvero molto divertenti.
Viene mantenuto il connettore magnetico per la ricarica che rappresenta una soluzione di gran lunga migliore a quella che molti concorrenti offrono di un connettore che si aggancia meccanicamente alla struttura.
Le misure, il peso, gli ingombri sono identici al modello precedente, tanto è vero che potete sfruttare gli eventuali cinturini comprati per Mi band 5.
Recensione Xiaomi Mi Band 6, i vantaggi
Il display è cresciuto da 1.1 a 1.56 pollici, pur mantenendo la dimensione complessiva che presentava il modello precedente, questo significa un salto in avanti davvero importante per la superficie dello schermo.
Oltre alla dimensione di questo schermo bisogna apprezzare anche il fatto che sia sensibile al tocco in tutta la sua superficie: È possibile muoversi in tutte le direzioni, oppure cliccare per selezionare.
Non esistono bottoni per il controllo di Xiaomi MI Band 6.
Bisogna riconoscere anche il fatto che i sensori, pur essendo più completi, occupano lo stesso spazio e hanno la stessa profondità, altro punto a favore di questa smartband.
Abbiamo gradito anche la protezione dei liquidi, questo è un dispositivo Water Proof fino a cinque atmosfere, quindi potete utilizzarlo per nuotare senza grosse difficoltà.
Abbiamo parlato più volte della qualità con cui questo dispositivo misura le attività sportive, con un’ottima attendibilità per il numero dei passi che vengono raccolti, peraltro bisogna segnalare che tutte le informazioni vengono raccolte per generare quello che viene chiamato PAI cioè Personal Activity Intelligence.
La durata della batteria dipende molto dall’utilizzo che si fa del dispositivo, se vengono sfruttati tutti i sensori e vengono mantenuti attivi anche in orario notturno, allora sarà necessario ricaricare all’incirca ogni tre giorni.
Altro innegabile vantaggio è la semplicità di utilizzo, che passa dalla app Mi Fit, il cuore intorno a cui si sviluppa il funzionamento di Xiaomi Mi Band 6.
La smartband di Xiaomi può misurare la qualità della registrazione nel sonno, il ciclo femminile, il battito cardiaco e la qualità del tempo speso dormendo.
Questa smart band, a differenza di altre, possa accettare qualunque tipo di notifica in ingresso, compresa quella delle chiamate in arrivo per cui esiste un’opzione per respingerle.
Probabilmente non serve sottolineare che non si possono fare chiamate attraverso il proprio fitness tracker, perché questa è una condizione normale per questa categoria di dispositivi, ma ci teniamo ad evidenziare il dettaglio.
La registrazione delle attività sportive riguarda circa 30 attività diverse, di cui sei si attivano in automatico, la camminata, la corsa, il tapis rouland, la bicicletta, l’ellittica e il vogatore.
Un ultimo vantaggio che sottolineiamo riguarda gli utenti che hanno uno smartphone con lo stesso marchio: se si abbina un telefono Xiaomi, la Mi Band può essere utilizzata per sbloccarlo senza bisogno di impronta digitale, password o viso.
Xiaomi Mi band 6, gli svantaggi
Qualcuno in passato diceva che ogni rosa alle sue spine, vale ovviamente anche per la smartband Xiaomi Mi Band 6, che purtroppo, pur avendo una protezione all’acqua, oltre a godere di una struttura molto solida, tende però a graffiarsi sullo schermo.
Tenendo conto che questi dispositivi si usano in condizioni non facilissime, questo è un dettaglio da conoscere.
Un altro aspetto che abbiamo rilevato è che la precisione con cui viene misurata la qualità del sonno non è altissima. Abbiamo notato che in alcune nottate, svegliandosi ma rimanendo sdraiati, l’attività viene classificata come sonno leggero quando in realtà si tratta di un momento di veglia.
Questo difetto però appartiene anche alle precedenti mi band: diciamo che non è ancora stato risolto, per chi ha un sonno irregolare può essere un problema nella misurazione.
Recensione Mi Band 6, la batteria, il prezzo, la disponibilità, le conclusioni
Per concludere la recensione di Mi Band 6, smartband a marchio Xiaomi molto efficiente, bisogna menzionare la durata della batteria e sottolineare che il risultato può cambiare drasticamente a seconda del tipo di utilizzo che viene fatto.
Con tutti i sensori attivi, sia di giorno che di notte, come anticipato la durata è mediamente di tre giorni, se invece l’attività sportiva non è particolarmente frequente e non ci si trova nella condizione di voler misurare tutti i parametri in ogni secondo della nostra giornata, allora la batteria arriva più o meno ad una settimana di durata.
Quando invece decidiamo di ridurre drasticamente l’uso dei sensori, ad esempio spegnendo quello per il battito cardiaco continuo, si arriva a circa 15/17 giorni per ogni carica.
Però, a quel punto, ci chiediamo quale senso abbia avere un dispositivo di questo genere se non per sfruttare i suoi sensori e misurare adeguatamente le nostre le proprie attività quotidiane.
Tutte le funzioni che abbiamo descritto ci fanno comunque pensare che questo sia uno dei migliori dispositivi in circolazione per il suo rapporto qualità prezzo e per l’affidabilità che questo oggetto ha sempre dimostrato di avere, anche se con qualche margine di miglioramento.
aggiungiamo che il prezzo inferiore ai 60 € lo mantiene perfettamente in linea con la concorrenza, se non addirittura ad un livello leggermente più competitivo.