Oggi vi raccontiamo cosa è il sideloading, perché questa strana parola collegata ad Apple sta imperversando sui giornali e sui siti Internet e perché questo misterioso fenomeno sarebbe un danno per gli utenti di iPhone e di iPad?
Con questa parola ci si riferisce alla pratica di installare applicazioni su uno smartphone iPhone o su un tablet iPad utilizzando sorgenti diverse dall’AppStore di Apple, un po’ come succede su tutti gli smartphone Android, dove le applicazioni si possono scaricare dal Google Play Store, ma volendo si trovano anche su piattaforme alternative come APKPure e APKMirror.
Gli obiettivi del digital market act
In Europa e negli Stati Uniti alcuni movimenti politici vorrebbero imporre la libertà di utilizzare piattaforme diverse da quelle dei produttori per installare contenuti sul proprio smartphone.
Nel nostro continente, in particolare, con il digital market act si vorrebbero cambiare le regole a partire dal prossimo 2023, per liberalizzare l’installazione di applicazioni su smartphone e tablet conferendo più libertà di scelta agli utenti.
Quando si mette in gioco la parola libertà, il nostro istinto è quello di andare sempre nella direzione di chi la usa, alla ricerca di un’indipendenza, che spesso non sappiamo usare, soprattutto sul fronte digitale.
Ecco perché apparentemente il sideloading potrebbe sembrare un passaggio positivo per gli utenti di iPhone, ma basta approfondire il tema per comprendere che in realtà ci troviamo di fronte ad un rischio enorme per coloro che usano uno smartphone o un tablet di Apple, in particolare quando sono coinvolti minori.
Ad oggi chiunque voglia distribuire un’applicazione su uno smartphone iPhone o su un tablet iPad deve sottoporre il proprio titolo al vaglio dell’AppStore.
La piattaforma per le applicazioni di Apple mette a questo punto in atto una serie di controlli per verificare l’integrità dell’applicazione stessa e per dare all’utente la certezza del suo corretto funzionamento, oltreché una protezione quasi invalicabile contro le truffe e i pagamenti indesiderati.
Solo nel 2020, l’app Store ha bloccato transazioni sospette per oltre 1,5 miliardi di dollari, denaro che gli utenti avrebbero speso ingiustificatamente a favore di soggetti che non detenevano i titoli per incassare quel denaro.
Senza contare tutto ciò che è stato fatto sul fronte della privacy e di cui abbiamo parlato più volte in relazione al mondo di Apple.
Cosa dicono gli esperti del sideloading
Nel 2016, l’agenzia per la cybersecurity dell’Unione Europea ha raccomandato di scaricare le applicazioni per il proprio smartphone solo ed esclusivamente da un market ufficiale, sottolineando come il download e l’installazione di applicazioni da fonti non verificate potesse essere il principale rischio per la sicurezza del nostro smartphone.
Nel 2017, il Dipartimento per la sicurezza americano raccomandava di vietare la disponibilità di piattaforme non certificate sugli smartphone per la distribuzione di applicazioni e altri contenuti.
Il nostro smartphone iPhone o il tablet iPad contengono oggi informazioni riservate molto importanti, dai dati delle carte di credito, fino agli accessi automatici ed elettronici per le nostre abitazioni, passando per i controlli dei dispositivi di smart home.
Non solo, grazie ai sistemi di controllo parentale che Apple ha messo a disposizione su iPad e iPhone, gli adulti possono tenere sotto controllo i flussi di spesa dei minori e, in caso di difficoltà, avere come unico referente Apple per eventuali rimborsi o contestazioni di spesa.
Perché qualcuno vuole il sideloading?
In tutta onestà, è davvero complicato capire per quale ragione qualcuno insista sul tema del sideloading e perché si voglia esporre un numero così elevato di utenti a rischi così grandi sul fronte della sicurezza e della protezione dei nostri smartphone e tablet.
Sappiamo perfettamente come Apple da anni rappresenti un soggetto in grado di polarizzare l’attenzione, da un lato ci sono coloro che la apprezzano indiscriminatamente e incondizionatamente, dall’altro ci sono coloro invece che qualunque cosa faccia la ritengono sbagliata.
In realtà, negli anni Apple ha costruito un ecosistema sicuro, del tutto affidabile, che rappresenta una garanzia soprattutto pensando alla vita digitale dei nostri figli, alla protezione della loro esposizione in rete e anche per le forme di tutela in campo relative a possibili spese fuori controllo.
In un certo senso, imporre ad Apple di concedere la possibilità di caricare applicazioni in sideloading per allargare l’accesso al mondo delle applicazioni, è un po’ come chiederci di lasciare la porta di casa aperta perché ai corrieri sia più semplice consegnare un pacco.
Di quali altre applicazioni potremmo avere bisogno, di cui oggi non possiamo godere, nel momento in cui dentro l’app Store ci sono più di 4 milioni di applicazioni?
Il tema delle commissioni per chi sviluppa
Diverso è il tema della commissione che viene richiesta agli sviluppatori per poter accedere all’App Store e distribuire le proprie applicazioni, quando sono a pagamento.
Forse i tempi sono maturi per una discussione più ampia su quale debba essere il tetto massimo di queste commissioni, ora che la base degli utenti è così vasta e il fatturato complessivo delle applicazioni è cresciuto considerevolmente, ma bisogna tenere anche conto del costo davvero elevato dei processi di controllo e di quelli di assistenza post installazione.
Non si deve però fare il clamoroso errore di scardinare un meccanismo di tutela e di protezione degli utenti per una mera questione economica. Quale potrebbe essere il danno se oltre 1 miliardo di utenti fossero esposti più facilmente a tentativi di truffe, sottrazione di dati, attività come il ransomware, ovvero il blocco dei dispositivi per ottenere un riscatto?
Chi potrebbe rimborsare i genitori per spese fatte dai figli, senza alcun tipo di controllo parentale, nelle applicazioni che verrebbero installate senza controllo grazie al sideloading?
Abbiamo letto spesso e volentieri di minori coinvolti in spese folli sul proprio tablet o il proprio smartphone, i cui genitori sono stati rimborsati proprio grazie ai meccanismi di protezione messi in pista dall’App Store, mentre quando vengono usati in modo corretto i controlli parentali quelle spese non si possono proprio fare a priori.
Apple ha pubblicato un documento in cui spiega approfonditamente perché il sideload è una pratica pericolosa e sarebbe un danno per gli utenti, se avete qualche minuto di tempo, vale la pena leggerlo per avere un quadro completo della materia.