Il cashback di Stato, che ufficialmente è stato sospeso a partire dal 1 luglio fino al prossimo 31 dicembre, per gli utenti di Satispay proseguirà regolarmente.
Quello del cashback di stato è un tema delicato, che evidentemente esula dalle valutazioni di chi di solito si occupa di tecnologia, ma rientra nelle nostre competenze nel momento in cui una delle migliori fintech italiane, Satispay, ha deciso di mantenere il programma attivo fino al prossimo 31 dicembre.
Un piccolo passo indietro: Satispay è una società di pagamenti elettronici, al 100% made in Italy, che da qualche anno hai introdotto una formula molto innovativa sia per chi vende che per chi compra.
Per chi vende, in particolare, non esistono commissioni al di sotto dei 10 €, mentre al di sopra dei 10 € la quota pagata è sempre la stessa, 10 centesimi.
Il cashback di Stato si era quindi innestato su una società già prodiga di iniziative molto interessanti, tra cui proprio questa formula del rimborso parziale delle spese. Satispay aveva già un programma di Cashback, per le spese effettuate in specifici giorni della settimana.
Molti fiscalisti, oltre che moltissimi esperti economici, uscendo da logiche di parte e valutazioni con scopi propagandistici, si sono pronunciati esprimendo un parere positivo sull’iniziativa del cashback e hanno criticato la decisione improvvisa del governo di sospenderlo, dato che il maggior gettito fiscale generato dalla trasparenza dei pagamenti garantiva un’ampia copertura di questa attività.
Prima della copertura certa, che quindi rendeva sostenibile questo tipo di operazione, si affianca anche quello del lavoro che i diversi soggetti coinvolti hanno dovuto fare per poter supportare tecnicamente il cashback di stato.
Investimenti che i soggetti coinvolti hanno fatto qualche mese fa e che ora rischiavano di essere vanificati: un motivo in più da parte di Satispay per scegliere di proseguire con questa iniziativa.
“L’enorme sforzo organizzativo e tecnologico che ha visto impegnati gli operatori del settore dei pagamenti più tradizionali e i più innovativi al fianco di PagoPA per rendere possibile la partenza del piano Italia Cashless ha generato risultati importanti.
Per quanto ci è possibile faremo in modo che il lavoro fatto non sia disperso, investendo direttamente i nostri capitali per sostenere gli incentivi, convinti che siano lo strumento giusto per cambiare le abitudini di pagamento e rendere anche l’Italia un’economia digitale.“
Alberto Dalmasso, CEO di Satispay
La decisione di proseguire con le stesse modalità del cashback di Stato si affianca alle numerose altre iniziative, che spesso sono svolte in chiave locale, con una cashback nei supermercati e quello per gli acquisti del venerdì.
Il cashback di stato tornerà ufficialmente nel 2022, ma per gli utenti di satispay non cambia nulla, dato che potranno cumulare comunque un ritorno del 10% su tutti gli acquisti fino ad un massimo di 150 € nell’arco di sei mesi.
Bisogna notare che, anche grazie al cashback di stato, Satispay registrato nell’arco del 2021 addirittura 25 milioni di transazioni nei soli negozi fisici, per un valore complessivo di 340 milioni di euro con una crescita del 127%.
In attesa di incassare il bonus del cashback di stato del primo semestre 2021, possiamo ricominciare ad accumulare crediti con Satispay.