Uno dei videogiochi più popolari del mondo, Pro Evolution Soccer, cambia nome e diventa eFootball.
La novità viene introdotta per prendere il nome più adatto ai prossimi sviluppi del titolo, ma soprattutto per entrare in modo più coerente nel mondo degli sport elettronici, i cosiddetti eSports.
Pro Evolution Soccer, PES per gli appassionati, viene da una lunghissima storia frutto delle produzioni del team di Konami: sì è vero che nel mondo dei videogiochi del calcio FIFA di Electronic Arts è sempre stato il più venduto a livello globale, bisogna dire che anche Pro Evolution Soccer ha sempre riscontrato un gradimento di nicchia molto elevato.
Dopo qualche anno di difficoltà nel tenere il ritmo della competizione, Konami è tornata a spingere ed investire nel suo videogioco più longevo, stringendo accordi con squadre importanti come la Juventus che dallo scorso anno ha ufficialmente abbandonato FIFA.
Da quest’anno anche l’Atalanta, tra le tante squadre importanti nel mondo del calcio, ha scelto di entrare ufficialmente nel gruppo di squadre che aderiscono alla piattaforma di Konami.
Quello che però è importante sottolineare è che con il cambio del nome il fu Pro Evolution Soccer, ora eFootball, diventa un gioco free tu play, quindi che non si pagherà per il download.
Non solo, perché eFootball cambierà anche il suo motore grafico adottando Unreal Engine 4, migliorando la compatibilità del videogioco con tutte le piattaforme in circolazione.
In particolare, eFootball sarà disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox one e Xbox Series X | S, oltre che Steam per chi gioca su PC.
Mentre il videogioco eFootball sarà disponibile per il download nel periodo autunnale, dopo la sua distribuzione arriveranno anche nuove funzioni che verranno aggiunte nel tempo, come la possibilità di costruire la propria squadra e poi anche la Online League.
Un vantaggio molto interessante che arriverà nel corso dell’autunno o, al più tardi, all’inizio dell’inverno sarà la possibilità di fare partite che incrocino le diverse piattaforme, quindi un giocatore potrebbe essere su PlayStation e l’altro su Xbox.
Nel corso dell’inverno si erano lanciati anche i primi tornei di eSports.
Poiché il gioco diventa gratuito, probabilmente saranno adottati dei meccanismi di monetizzazione tipici di molti videogiochi, ma per il momento Konami non è ancora scesa nel dettaglio sul modello che intende adottare.