È arrivata ancora una volta l’estate, verosimilmente nei prossimi giorni molti di voi partiranno per le ferie, ricordatevi di posizionare un localizzatore GPS in valigia oppure un Apple AirTag.
Le soluzioni per questo tipo di necessità sono tantissime, noi ne isoliamo due, di tipo diverso, per seguire due approcci al problema.
Ve ne parliamo perché al nostro Luca Viscardi è stata persa la valigia in viaggio durante un volo interno e a distanza di qualche giorno non è ancora stata localizzata: l’ironia della sorte è che Luca, al momento di fare la valigia, distratto da una telefonata in arrivo, si è dimenticato di inserire un AirTag di Apple nella sua valigia, mentre purtroppo il localizzatore Vodafone Smart Curve era scarico e quindi non utilizzabile.
Vorremmo evitare a ciascuno di voi lo stesso tipo di psicodramma vacanziero, per questo vi consigliamo di posizionare dentro la vostra valigia un localizzatore che funzioni autonomamente o per rendere il tutto ancora più semplice, di posizionare un Apple AirTag nel vostro bagaglio.
Come funziona il GPS Vodafone Smart Curve in valigia
Vodafone Smart Curve è un localizzatore GPS che viene venduto nei negozi Vodafone, si può acquistare anche online, costa 29 € come contributo iniziale.
Quando lo si riceve direttamente a casa, per attivarlo bisogna scegliere una delle tariffe disponibili tra quella da 12 mesi di 39,99 €, oppure da 24 mesi a 49,99 €.
Mettere il localizzatore GPS Vodafone smart curve dentro la valigia è semplicissimo, basta infilarlo in una tasca qualunque o metterlo dentro uno degli abiti che state trasportando.
C’è un tema di durata della batteria, perché una volta caricato, a seconda del tipo di informazioni che distribuisce, Vodafone smart curve dura circa tre giorni.
Non è un periodo lunghissimo, ma più che sufficiente nel caso di utilizzo all’interno di una valigia, è difficile che si faccia un viaggio durante il quale si rimane per 72 ore separati dal proprio bagaglio.
Attraverso la sua applicazione, Vodafone smart curve può essere interrogato per sapere in tempo reale quale sia la posizione in cui si trova e per localizzarlo sulla mappa.
In caso di smarrimento del vostro bagaglio, potrete andare a vedere in tempo reale dove si trova. C’è un tema di normativa, che riguarda il fatto di mettere un trasmettitore all’interno della valigia, ma al momento su questo c’è un vuoto di regolamento, per cui non esiste alcun espresso divieto.
Il vantaggio di una soluzione come Vodafone smart curve è che in qualunque momento, a patto che ci sia un collegamento telefonico, sarete in grado di mandare un ping al vostro localizzatore e ricevere come risposta il suo posizionamento GPS.
Come funziona Apple AirTag in valigia
L’alternativa, al costo di 35 euro, è quello di usare Apple AirTag: in questo caso il costo di acquisto è leggermente più alto, ma poi non avrete più alcun costo di esercizio, perché non ci sono abbonamenti legati a questo dispositivo.
La batteria, una normale batteria da orologio, è in grado di funzionare per un anno, in qualunque condizione di utilizzo. Apple AirTag occupa uno spazio microscopico all’interno della valigia, può essere posizionato veramente ovunque.
C’è però una condizione a cui bisogna rispondere, che potrebbe essere problematica: Apple AirTag non ha un suo sistema di trasmissione interno autonomo, ma si appoggia ai dispositivi Apple e che trova nelle vicinanze con lo standard Ultra Wideband.
Questo significa che per comunicare la propria posizione deve finire nel raggio di azione di un qualunque iPhone, iPad o Mac collegati alla rete Internet.
Immaginate la vostra valigia dispersa dentro un aeroporto, per poter comunicare la propria posizione deve entrare in contatto con l’iPhone di un addetto ai lavori, magari di un passeggero che si muove a qualche metro di distanza senza saperlo, comunque alla necessità di trovare un cavallo di Troia per muoversi verso la rete e comunicare con il mondo.
Quindi, da un lato c’è la completezza del servizio del localizzatore GPS Vodafone smart curve in valigia, che però costa di più e si scarica più velocemente, dall’altra la praticità di Apple AirTag nel bagaglio, ma con il limite di dover trovare una connessione a cui appigliarsi, condizione che potrebbe non essere scontata.
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