Quella dell’ultimo trimestre è stata una vera rivoluzione nelle vendite di smartphone in Italia, secondo i dati che sono stati rilasciati da Canalys, con Xiaomi che conquista per la prima volta la posizione più importante.
Dobbiamo sempre tenere conto del fatto che quelli di cui parliamo sono i dati relativi alle spedizioni dei prodotti, non all’effettiva vendita degli stessi smartphone, che invece viene misurata da GFK.
Specifichiamo questo dettaglio, perché spessissimo le aziende con grande capacità finanziaria alterano la percezione del mercato inondando i magazzini dei dispositivi, che spesso rimangono invenduti e quindi cominciano un vortice di vendite a prezzi super scontati pressoché infinito,
Questo non significa che i dati di cui parliamo non siano attendibili, ma è importante conoscere il distinguo tra dati di vendita e dati di distribuzione.
Canalys misura questi ultimi, con numeri che sono davvero sorprendenti, perché è in corso una vera e propria rivoluzione delle gerarchie nelle vendite di smartphone in Italia.
Guardando da vicino le vendite di smartphone in Italia possiamo notare diversi fenomeni impressionanti, come l’esplosione di realme che ha raggiunto il 5% di penetrazione, con una crescita a 4 cifre.
Notevole anche il salto di OPPO, che ha raggiunto il 12%, superato Apple e registrato un clamoroso +246%.
Proprio ieri vi abbiamo raccontato di come le vendite di Samsung lasciassero un po’ a desiderare, in particolare per i dati relativi al Galaxy S21, la cui performance è stata di gran lunga inferiore alle aspettative, con circa il 20% in meno di vendite rispetto al Galaxy S20 e addirittura il 47% in meno rispetto al Galaxy S10.
La conferma di questo trend negativo arriva dalla seconda posizione che è frutto di una flessione del 41% scendendo da una cifra intorno al 30% dello scorso anno al 22% attuale.
Notevole anche la flessione di Apple, che solo un anno fa era intorno al 14%.
La regina delle vendite di smartphone in Italia è Xiaomi, che dal suo arrivo in Italia a macinato un ruolino di crescita mostruoso, trainato dai prodotti meno costosi che sono entrati immediatamente nelle abitudini di consumo degli italiani.
Lo abbiamo sostenuto in tempi non sospetti, continuiamo a crederlo oggi, il modello di Xiaomi, che unisce la vendita nella grande distribuzione, con i negozi a proprio marchio, insieme agli accordi con gli operatori, risulta essere uno dei più efficaci in assoluto.
Sarà molto difficile per la concorrenza riuscire a scalfire questa percezione di bontà del rapporto prezzo beneficio che ha fatto scattare una vera e propria scintilla nel cuore dei consumatori italiani.
Sarà curioso ed interessante vedere la risposta di Samsung a questa aggressione su più fronti, perché da un lato c’è il calo delle vendite del top di gamma, che si traduce in margini di gran lunga inferiori, ma dall’altro anche un’aggressione molto forte sulla fascia media e bassa, che da anni è la cassaforte del marchio coreano.
Meno rilevante invece la flessione di Apple, che viaggia in un mercato a parte, con marginalità altissima sui singoli prodotti e oggi con un focus dedicato alla vendita dei servizi, per cui questo genere di fluttuazioni risulta poco rilevante.
Le vendite di smartphone in Italia sono in rapida evoluzione, ma siamo convinti che le sorprese non siano ancora finite. Quello che riteniamo altrettanto importante è avere la consapevolezza che la posizione in classifica non sia un’espressione diretta della qualità dei prodotti, si può essere secondi ed esprimere la migliore qualità, per citare una posizione a caso.
Di certo, la sfida per Samsung sarà difficilissima.