Quello che abbiamo visto in queste settimane si potrebbe definire il disastro di 1Password, un password manager, il software che mette di memorizzare le proprie password, oppure di generare credenziali sicure per accedere ai servizi web su qualunque piattaforma ed è per questo che serve trovare alternative al popolare servizio.
Ci sono diverse ragioni per definire un disastro le ultime settimane di 1Password e per sostenere che le alternative siano oggi indispensabili.
Come funziona 1Password
Il servizio 1Password permette di memorizzare tutte le credenziali di accesso ai servizi web, ma anche di generare nuove credenziali molto sicure quando ci si iscrive a nuove piattaforme su Internet.
Storicamente, 1Password è un servizio usato principalmente dagli utenti di Mac, che possono ritrovare automaticamente le proprie password e i propri nomi utente anche su iPad e iPhone, ma anche su un qualunque altro computer in cui si sia fatto l’accesso con le proprie credenziali principali, che sono ovviamente protette dall’autenticazione a due fattori.
Ci si iscrive alla piattaforma, si scelgono il proprio nome utente e la password Generali, a quel punto il password manager si integra con Safari e gli eventuali altri software di navigazione, per cui ogni volta che inseriamo un nome utente e una password li memorizza e li ripropone quando si entra nella stessa pagina successivamente.
Fino a poco tempo fa, questo password manager veniva proposto con un acquisto una tantum, oppure con l’alternativa della formula in abbonamento, tipica di moltissimi SaaS, Software as a Service, ovvero i software che vengono proposti come servizi in abbonamento.
Perché 1Password ha fatto un disastro
Stando a quanto si legge sulle pagine di Reddit, gli utenti hanno preso malissimo l’annuncio della nuova 1Password 8, nuova versione del password manager ormai prossima al rilascio, per due motivi diversi.
Il primo è che sparisce la formula di acquisto una tantum, rimane solo quella del pagamento mensile, che nel lungo periodo è estremamente svantaggioso rispetto all’acquisto singolo.
I prezzi non sono elevatissimi, perchĂ© l’account singolo costa 2,99 $ al mese, mentre l’account famiglia che prevede fino a cinque membri viene venduto a 4,99 $ mese.
Per le aziende, i prezzi sono invece leggermente diversi, perché si può avere un pacchetto da 19 $ al mese che prevede fino a 10 collaboratori, oppure per le aziende di grandi dimensioni una proposta da 7,99 $ mese.
Molti utenti, in ogni caso, preferivano avere l’opzione del pagamento in una singola soluzione che poi non prevedeva ulteriori versamenti per l’abbonamento mensile.
Il secondo motivo, forse più importante, per la specie di rivolta che si legge online nei confronti di 1Password è la scelta della piattaforma Electron per la nuova versione del servizio su Mac.
Electron è una sorta di Framework, un pezzo di software creato da terzi, che viene adottato dalle aziende per sviluppare solo una porzione di software e non l’intero servizio da erogare.
Electron su Mac viene usato da Slack e da Microsoft Teams: se siete utenti delle due piattaforme, capire il motivo della rivolta non sarĂ particolarmente complicato.
Per gli sviluppatori utilizzare uno strumento come Electron è una forma di semplificazione estrema e di drastica riduzione dei costi: usando questo frame work, infatti, lo sviluppo è molto piĂą rapido e il servizio si comporta come se fosse un attivamente parte dell’ecosistema di Apple.
Il problema, però, sta tutto dalla parte degli utenti, perchĂ© quando si attiva una app basata su Electron, l’utilizzo delle risorse cresce in modo esponenziale e se ci sono piĂą stanze attive contemporaneamente il computer comincia a consumare significativamente piĂą batteria rispetto alle condizioni normali.
Con l’arrivo di 1Password 8, quindi, la prospettiva è quella di avere un prodotto che alla lunga diventa piĂą costoso, con una struttura di software peggiore, che impiega piĂą risorse nel proprio Mac e che aumenta il consumo della batteria.
Le alternative a 1Password
Per capire quali alternative suggerire a 1password, bisogna prima di tutto comprendere se siete utenti che usano Mac al 100% o che spaziano da Mac o Windows indifferentemente.
la ragione per cui lo chiediamo è perchĂ© coloro che sono al 100% utenti di Mac hanno una soluzione nativa all’interno dei loro computer, degli iPad e degli iPhone che funziona in modo strepitoso e che non richiede alcun intervento esterno, parliamo del Portachiavi di Apple.
Una volta entrati nel proprio account iCloud, basterĂ attivare il portachiavi quando richiesto perchĂ© il computer, ma anche iPhone con le applicazioni, memorizzati tutti i propri nomi utente e le proprie password, che possono essere richiamate direttamente con il Face ID, lo sblocco con il volto, oppure con il Touch ID, lo sblocco con l’impronta digitale, per i modelli che ne sono dotati.
Un servizio molto simile è presente anche sui prodotti di Google, così come sugli smartphone Android, ma anche nel mondo di Windows, il problema è che le password memorizzate su Windows non vengono poi ritrovate su iPhone.
Allo stesso modo, il servizio di memorizzazione delle password di Google funziona dentro Google Chrome, può essere sfruttato su tutti gli smartphone Android e i tablet con lo stesso sistema operativo, ma non funziona incrociando invece i diversi mondi di Google, Apple e di Microsoft.
Un’alternativa un po’ per smanettone può essere KeePass, che è un sistema opensource, completamente gratuito.
Ci sarebbe anche lastpass, ma alla fine ha lo stesso prezzo di 1Password e non si distanzia molto anche in termini di qualitĂ delle sue app.
L’alternativa piĂą interessante in questo momento è però probabilmente NordPass, in primo luogo perchĂ© offre ancora un piano gratuito con servizi comunque interessanti con il solo limite del singolo utente.
Ci sono poi i piani a pagamento che partono da poco piĂą di un dollaro, quindi molto competitivi, ma soprattutto c’è una qualitĂ generale del servizio molto interessante.
Un altro aspetto che ci piace è il fatto che quando si attiva un piano gratuito non venga chiesta alcuna carta di credito, a differenza di quello che avviene con moltissimi servizi di questo genere, che sembrano gratuiti ma non lo sono mai.
Perché usare un password manager
Ci sono decine di altri prodotti che oggi potete scegliere di utilizzare al posto di 1password, sempre che per voi ci sia l’urgenza di cambiare il fornitore di questo genere di servizi.
Se invece siete fra coloro che continuano ad usare la stessa password e lo stesso nome utente per decine di servizi diversi, senza aver ancora abbracciato il mondo dei gestori di password, forse, per la vostra sicurezza, è arrivato il momento di cominciare e Nordpass è un’ottima soluzione.
Se preferite cercare altre alternative a 1Password, basterĂ sfruttare lo straordinario potenziale di Google facendo una ricerca con la stringa “password manager”. Il consiglio è in ogni caso di proteggere quanto prima e quanto piĂą possibile i vostri account.