Contravvenendo ad una delle nostre regole base, vi presentiamo la recensione del nuovo smartphone con display pieghevole Samsung Galaxy Z Flip 3, dopo alcuni giorni di utilizzo, di solito ci riserviamo di provare gli smartphone per settimane prima di raccontarvi la nostra esperienza.
La ragione per cui lo facciamo è che la recensione del nuovo Samsung Galaxy Z Flip 3 è molto facile da preparare, perché l’esperienza d’uso di questo nuovo telefono cellulare con schermo pieghevole è praticamente identica a quella del modello precedente.
Non è una sorpresa, perché il nuovo Samsung Galaxy Z Flip 3 eredita molti dettagli dal suo predecessore, in particolare le fotocamere che sono esattamente le stesse di Galaxy Z Flip 2.
Pieghevole o non pieghevole?
Preparare la recensione di uno smartphone con schermo pieghevole passa necessariamente da questa domanda: il display flessibile porta effettivi vantaggi a chi lo acquista?
Crediamo che ciascun utente abbia motivazioni d’uso del tutto personali, ma trovare una risposta al quesito è abbastanza semplice e pensiamo abbia un valore universale. Forse dovremmo aggiungere che la risposta è negativa, vi spieghiamo perché.
I vantaggi di Galaxy Z Flip 3
In questi giorni di utilizzo del Samsung Galaxy Z Flip 3 abbiamo potuto apprezzare la sua compattezza, dato che ora lo spessore (con telefono aperto) è inferiore ai 7 mm.
Grazie alla nuova pellicola protettiva, che non si può rimuovere, ora lo schermo offre un’esperienza di utilizzo molto più simile a quella di uno smartphone convenzionale.
Ci è piaciuta molto anche la leggibilità di questo schermo, che arriva ad un picco di 1200 nits, grazie al quale qualunque dettaglio è visibile anche sotto la luce diretta del sole.
Il nuovo Samsung Galaxy Z Flip 3 trasmette una sensazione di compattezza e di robustezza, non si ha mai la sensazione di avere per le mani un oggetto delicato.
Rispetto al suo diretto concorrente Motorola Razr, il Samsung Galaxy Z Flip 3 gode anche del vantaggio di poter essere utilizzato quando lo schermo costituisce un angolo di 90°.
Quando aperto, il display ha una diagonale da 6,7″, con definizione fullHD+. La riga della piega si vede nel momento in cui la si va a cercare insistentemente, o quando lo schermo è spento. Quando lo si sta utilizzando i colori del pannello lo fanno praticamente sparire dalla vista.
Quando invece Samsung Galaxy Z Flip 3 viene tenuto chiuso, esiste ancora una notevole fessura tra i due lati del telefono, creati per generare lo spazio necessario per contenere il display piegato senza romperlo.
Un particolare importante: il nuovo Galaxy Z Flip 3 è in alluminio, mentre il precedente era in acciaio, una delle ragioni per cui il costo è sceso.
L’interfaccia realizzata da Samsung, chiamata “Flex” permette di sfruttare molte delle funzioni del telefono proprio quando lo schermo crea un angolo retto.
La personalizzazione del software e la sua ottimizzazione per l’uso con lo schermo pieghevole sono sicuramente due dei vantaggi più apprezzati nell’uso di tutti i giorni di Samsung Galaxy Z Flip 3.
Buona anche la qualità della fotocamera, a cui purtroppo manca un sensore zoom: Samsung ha scelto di utilizzare esattamente gli stessi sensori fotografici del modello precedente.
Le immagini scattate con Galaxy Z Flip 3
Cambia il software che elabora le immagini, ma non il risultato finale che può essere considerato uguale.
La fotocamera frontale da 10 megapixel e i due sensori posteriori da 12 megapixel fanno un buon lavoro, con una discreta qualità delle foto, però inferiore rispetto a quella di Galaxy S21.
Un vantaggio da sottolineare per il nuovo Galaxy Z Flip 3 viene dall’audio stereo, con un volume molto alto in fase di riproduzione dei contenuti multimediali.
Gli svantaggi di Samsung Galaxy Z Flip 3
Abbiamo atteso con grandissima impazienza il nuovo Samsung Galaxy Z Flip 3, soprattutto per il dettaglio del nuovo display esterno, che è quattro volte più grande rispetto alla prima versione di questo curioso cellulare.
In realtà, pur con queste dimensioni molto generose, l’esperienza d’uso non cambia in modo significativo, perché non è possibile interagire con le notifiche, il numero dei widget è limitato e non si va oltre alcune funzioni base come il controllo della musica, la registrazione delle note vocali e lo scatto delle fotografie a schermo chiuso.
Si può anche rispondere al telefono, ma non c’è modo di interagire con i messaggi, per rispondere ai quali bisogna sempre e comunque aprire il display pieghevole.
Se in passato I telefoni a conchiglia avevano una ragion d’essere nella loro dimensione compatta, nell’epoca delle applicazioni, dei servizi avanzati, dell’uso intensivo dello smartphone per le attività più disparate, temiamo che il vantaggio della dimensione vada a cadere.
L’impossibilità di interagire con il display esterno in modo significativo e secondo noi uno dei principali svantaggi di Samsung Galaxy Z Flip 3.
L’altro è dato dal processore, non perché le prestazioni non siano adeguate, ma perché il telefono tende a surriscaldarsi in modo significativo, quasi preoccupante, appena si comincia a fare qualcosa di leggermente impegnativo, anche solo girare un video.
C’è qualcosa che non va a livello strutturale nella dissipazione del calore: abbiamo usato il nuovo Samsung Galaxy Z Flip 3 con Google Maps per circa un’ora ed era praticamente impossibile mettere il telefono in tasca subito dopo aver smesso di utilizzare la mappa, per la temperatura che aveva raggiunto.
Il calore viene emanato sulla parte esterna del telefono, appena sotto il display secondario.
Al problema della temperatura si aggiunge anche quello della batteria, perché quando il processore entra sotto sforzo comincia a consumare tantissimo, dettaglio che aggrava la situazione che già non è florida in partenza: anche con un utilizzo moderato non siamo mai riusciti ad arrivare a sera con batteria residua.
Sembra evidente che la batteria da 3300 mah non sia sufficiente per i consumi del nuovo Samsung Galaxy Z Flip 3. Tenete sempre a portata di mano un caricabatterie, perché sarà molto difficile riuscire ad affrontare un’intera giornata senza la necessità di ricaricare il telefono.
Per gli appassionati di numeri può essere importante sapere che si raggiungono circa 3,5 ore di schermo acceso, al massimo ci si avvicina alle quattro ore.
Recensione Samsung Galaxy Z Flip 3, le conclusioni
Le conclusioni relative alla recensione del nuovo smartphone con display pieghevole Samsung Galaxy Z Flip 3 sono legate a doppio filo alla domanda di apertura, quella relativa all’effettivo vantaggio degli utenti nell’usare uno smartphone di questo tipo.
Siamo secondo noi al secondo capitolo di una storia ancora tutta da scrivere, che però al momento è un po’ come la bozza di un libro che ha bisogno di diverse revisioni.
Da un lato ci sono le dimensioni compatte, il design estremamente gradevole, la discreta qualità della fotocamera.
Dall’altro lato, però, ci sono l’eccessivo surriscaldamento del processore, la batteria un po’ limitata per un utilizzo molto intenso, le fotocamere che sono di buona qualità ma non eccellenti.
Questo ci fa pensare di essere discretamente soddisfatti dall’esperienza con il nuovo Samsung Galaxy Z Flip 3, rimanendo però dell’idea che dovendo pensare ad uno smartphone con schermo pieghevole oggi continui ad avere più senso l’altra interpretazione, quella cioè con un vero e proprio smartphone, sempre pronto all’uso, che all’occorrenza si può aprire per diventare quasi un tablet.
Per noi, volendo scegliere uno smartphone di questa categoria, il mondo è più Fold che Flip.
Il nuovo Samsung Galaxy Z Flip 3 ha il pregio di portare il prezzo di uno smartphone con schermo pieghevole a cifre ragionevoli, ma probabilmente con la stessa cifra noi oggi preferiremmo comprare Galaxy S21+.