Recensione Wiko Power U30, campione mondiale di autonomia

Per la recensione di Wiko Power U30 il compito più difficile da affrontare è stato quello di scaricare la batteria, perché sembra non finire mai.

In tutta onestà, gli altri aspetti di questo telefono cellulare passano assolutamente in secondo piano rispetto alla sua autonomia che è l’elemento più interessante per affrontare la competizione sul mercato.

Piccolo passo indietro: Wiko Power U30 è lo smartphone più recente di Wiko Mobile, società che per qualche anno è stata percepita come francese, ma che in realtà è uno dei tanti marchi in arrivo dalla immensa Cina.

Dopo un periodo di grande successo, grazie alla sua proposta con prezzi super competitivi e design curato, ha subito l’arrivo dei grandi protagonisti mondiali del mercato low cost, da Xiaomi ad OPPO, ora anche realme.

Ora la nuova scommessa è quella di proporre smartphone in cui l’autonomia e la proposizione commerciale principale.

Design

Sul fronte del design parliamo di un dispositivo con un aspetto gradevole, con finiture posteriori originali, la scelta un po’ desueta del sensore delle impronte digitali posteriori e una struttura rigorosamente in materiale plastico.

Si apprezza il fatto che sia stato mantenuto il Jack per le cuffie da 3,5 mm e che il blocco della fotocamera posteriore non sia particolarmente sporgente.

Su uno dei due lati si trova lo sportello per la doppia Sim e la MicroSD, mentre sul lato opposto ci sono il pulsante di accensione, il volume rock e il tasto dedicato all’assistente di Google.

Da non sottovalutare il peso che è di 214 g, ma d’altro canto con una batteria così grande non potrebbe essere altrimenti.

Display

Il nuovo Wiko Power U30 a uno schermo molto grande addirittura da 6,82″, con una definizione piuttosto limitata, HD+. Da 1640 × 720 pixel, nell’uso di tutti i giorni si nota che la definizione non è esagerata, ma stiamo parlando di uno smartphone che viene venduto ad un prezzo di gran lunga inferiore ai 200 €.

Il limite più evidente dello schermo viene dalla luminosità: alla luce diretta del sole si legge poco, ma quando ci si trova al buio è altissima, perché il sensore non ha una scala di intervento vasta.

Fotocamera

La fotocamera non è sicuramente il punto di forza di questo smartphone, perché la fotocamera frontale fatica a mettere a fuoco il soggetto pur riconoscendolo, mentre la fotocamera principale da 13 megapixel scatta immagini di discreta qualità quando le condizioni della luce sono ottimali, ma quando cala la sera o ci si trova in ambiente chiuso con poca luce il risultato è al limite della sufficienza.

I video sono girati sia dalla fotocamera anteriore che da quella posteriore in versione full HD con 30 frame al secondo.

Come sempre, le due lenti aggiuntive sono un elemento di marketing più che di sostanza.

Processore e performance

Non abbiamo molto da dire su processore e performance, perché questo smartphone non viene proposto per competere sul fronte della potenza.

Parliamo infatti di un processore Mediatek Helio G35, che non si distingue per la sua potenza, nonostante arrivi almeno sul fronte teorico ad una velocità massima di 2,3 GHz. La GPU è la PowerVR GE8320, che è in circolazione addirittura dal 2014, questo vi può dire molto sulle sue potenziali performance.

Si suppone che la clientela di uno smartphone di questa categoria e con queste caratteristiche non si aspetti di fare cose straordinarie con il telefono, ragion per cui comunque la proposta risulta sufficiente.

Batteria

Arriva una zona della nostra recensione in cui possiamo tessere le nostre Lodi senza alcun tipo di dubbio, anche se, in tutta onestà, la grande batteria di Wiko Power U30 si comporta bene in tutti i test ma non demolisce la concorrenza per la sua durata.

Grazie alla sua enorme capacità si distingue rispetto a molti altri prodotti sul mercato, ma i risultati della sua durata si possono comparare con Xiaomi Poco M3 e Samsung Galaxy A12.

Parliamo in ogni caso di risultati davvero notevoli, perché con un utilizzo medio di questo smartphone si può arrivare addirittura a tre giorni con una singola carica.

Il tempo di ricarica prevede circa un’ora e 50 minuti per arrivare all’80%, ma pensate che ci vogliono addirittura tre ore e mezza per andare da zero a 100% di autonomia. Il rallentamento della fase finale della carica viene adottato per evitare di rovinare la batteria e per estendere la sua durata nel tempo.

Recensione Wiko Power U30, le conclusioni

La recensione di Wiko Power U30 si gioca tutto sulla batteria, ma bisogna dire che c’è anche una buona qualità nelle conversazioni, con un volume chiaro e facilmente udibile.

A questi due dettagli, aggiungiamo quello della dual Sim che ospita anche la micro SD, ma il lettore di micro SD non supporta lo standard exFAT, dettaglio che non abbiamo compreso chiaramente.

In questo smartphone non c’è un trasmettitore NFC, quindi non è possibile effettuare pagamenti sfruttando lo smartphone. In tutta onestà le interfacce sono un po’ lente e c’è solo la batteria a salvare questo smartphone da una valutazione di insufficienza.

Se, però, state cercando un dispositivo che abbia uno schermo molto grande, con una batteria di lunghissima durata, avete trovato il prodotto per voi, a maggior ragione se consideriamo il fatto che il suo prezzo è davvero molto competitivo.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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