L’azienda strizza l’occhio alla sostenibilità: l’AI suggerisce agli utenti il percorso green con Google Maps.
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Sempre più persone sono alla ricerca di modi per ridurre il proprio impatto ambientale. Uno degli aspetti più semplici da modificare è il modo in cui ci muoviamo. Google Maps, con la sua funzionalità “Percorso Green”, ci offre uno strumento potente per pianificare viaggi più sostenibili. In questa guida, esploreremo nel dettaglio come utilizzare questa funzione, quali fattori vengono considerati per calcolare il percorso più ecologico e come possiamo contribuire attivamente alla riduzione delle emissioni durante i nostri spostamenti.
Cos’è il percorso green di Google Maps?
Abbiamo tutti ormai familiarità con l’applicazione di Google Maps: c’è chi la usa per trovare il percorso più rapido per raggiungere il lavoro, oppure per evitare di restare imbottigliato nel traffico grazie agli aggiornamenti in tempo reale. Il Percorso Green è una funzione extra che, grazie all’intelligenza artificiale e a una vasta gamma di dati, calcola il percorso più sostenibile tra un punto di partenza e uno di arrivo. Questo percorso tiene conto di diversi fattori, tra cui:
- Congestione del traffico: I percorsi meno congestionati riducono il tempo trascorso in auto e, di conseguenza, le emissioni.
- Pendenza della strada: Le salite richiedono un maggiore consumo di carburante.
- Tipo di veicolo: Google Maps tiene conto del tipo di motore (benzina, diesel, elettrico, ibrido) per fornire indicazioni più precise. Un motore diesel ha ovviamente un risparmio maggiore in autostrada, mentre veicoli ibridi ed elettrici forniscono un’efficienza maggiore nella guida in città e in ambienti collinari.
- Condizioni meteo: Il vento e la temperatura possono influenzare il consumo di carburante.
Date queste premesse ricordiamo che questa scelta privilegia la sostenibilità rispetto alla velocità. Maps potrebbe quindi suggerire un percorso leggermente più lungo ma con un minor impatto ambientale. La funzionalità è attiva in 40 paesi europei, tra cui l’italia.
Come attivare e utilizzare il percorso green su Google Maps
Attivare il Percorso Green è molto semplice:
- Apri Google Maps: Accedi all’app sul tuo smartphone o al sito web sul tuo computer.
- Imposta la destinazione: Inserisci il punto di partenza e quello di arrivo.
- Seleziona “Opzioni percorso” o accedi alla sezione opzioni di viaggio dall’app: In genere si trova vicino ai risultati della ricerca.
- Attiva “Scegli percorsi a minor consumo di carburante”: Questa opzione calcolerà il percorso più ecologico.
- Scegli il tipo di veicolo: Indica se stai guidando un’auto a benzina, diesel, elettrica o ibrida.
Per stimare i consumi di carburante, Google Maps si affida ai dati del National Renewable Energy Laboratory del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti e quelli dell’Agenzia europea dell’Ambiente.
Inquinamento nelle nostre città nel 2024
L’inquinamento atmosferico è uno dei maggiori rischi ambientali per la salute umana in Europa e nel mondo. L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha stimato che nel 2021 in Italia ci sono state più di 40mila morti premature attribuibili all’esposizione a concentrazioni al di sopra degli standard europei per il particolato atmosferico (PM2,5) e più di 16mila morti per il biossido di azoto (NO2). Lo studio evidenzia che i valori medi annui registrati per le 14 Città metropolitane nel 2023, seppur diminuiti, ancora presentano delle importanti criticità.
Realizzato da Kyoto Club e dall’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche, il Rapporto MobilitAria 2024 ha analizzato i dati della mobilità e della qualità dell’aria al 2023 nelle 14 Città metropolitane italiane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia). Lo studio ha preso in esame le concentrazioni di biossido di azoto (NO2) e materiale particolato (PM10, PM2,5), confrontando i dati registrati nel 2023 con quelli dell’anno precedente in termini di tasso di crescita ed evidenziando i superamenti orari di NO2 e i superamenti giornalieri per il PM10.
Nonostante sia una situazione ancora critica, la maggior delle città analizzate registra, anche se di pochi punti percentuali, una riduzione delle concentrazioni medie di NO2 che varia dal 3% al 12%. Roma, Torino, Milano, Genova, Bari, Bologna, Cagliari, Napoli registrano un decremento delle concentrazioni del PM10, mentre per Messina, Palermo e Firenze il 2023 è stato un anno in modesta risalita. Nonostante la generale tendenza in discesa delle concentrazioni, per Torino, Milano, Cagliari, Napoli e Venezia si rilevano diversi episodi di superamento del limite annuale.
Come ridurre il nostro impatto ambientale riguardo la mobilità
Il settore dei trasporti è uno dei maggiori responsabili delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento atmosferico. Sono molte le azioni che possiamo intraprendere per ridurre il nostro impatto ambientale nella mobilità quotidiana. Scegliere mezzi di trasporto alternativi, anche tramite l’uso di app che ci facilitano la scelta. Ottimizzare l’utilizzo dell’auto e la sua manutenzione: un’auto ben mantenuta infatti consuma meno carburante e inquina meno. Anche adottare uno stile di guida fluido, evitando accelerazioni e frenate brusche, può ridurre significativamente il consumo di carburante.
Partecipare a iniziative locali e sostenere politiche che promuovono la mobilità sostenibile, come l’espansione del trasporto pubblico e la creazione di piste ciclabili. Organizzare al meglio i propri spostamenti, raggruppando più commissioni in un’unica uscita, può ridurre il numero di viaggi.
Ridurre l’impatto ambientale della mobilità è un obiettivo raggiungibile attraverso una serie di scelte consapevoli e azioni concrete. Ognuno di noi può contribuire a creare un futuro più sostenibile, optando per soluzioni di trasporto più ecologiche e promuovendo la mobilità sostenibile nelle nostre comunità.