Recensione cuffie Bose QC45, la certezza

La recensione delle cuffie Bose QC45 è una di quelle che potrebbe durare pochissimo, perché potremmo semplicemente dire che sono un ottimo prodotto.

Quello che vi possiamo anticipare è che ormai la linea quiet comfort rappresenta uno standard di riferimento, con la certezza di un livello qualitativo elevato, anche se magari nel singolo dettaglio potremmo trovare concorrenti con proposte più aggressive.

Cosa cambia rispetto al modello precedente?

Le nuove Bose Quiet Comfort 45, per brevità QC45, rappresentano un passo avanti rispetto al modello precedente soprattutto per quanto riguarda l’isolamento acustico.

Nel corso degli anni, per rispondere ad alcune proposte della concorrenza, Bose ha costruito anche le cuffie NC700, che abbiamo provato qualche mese fa: l’obiettivo era probabilmente quello di creare cuffie wireless con una percezione di qualità superiore per i materiali utilizzati e per alcune delle funzioni introdotte.

Quando le abbiamo provate, le nuove cuffie al top della gamma di Bose e ci sono piaciute molto, ma siamo convinti che per gli utenti di lunga data Bose QC 45 siano una proposta più coerente rispetto al passato e ai valori che hanno fatto affezionare al brand molti consumatori in giro per il mondo.

Rispetto al modello precedente la novità più importante è la modalità trasparenza, che permette di ascoltare ciò che accade intorno a sé senza la necessità di togliere le cuffie: questa modalità, però rappresenta anche uno dei piccoli difetti che noi abbiamo trovato, perché l’utente può scegliere solo tra avere la riduzione automatica del rumore o la modalità trasparente, ma non può decidere di utilizzare le cuffie senza artifici.

Un’altra differenza importante è quella del connettore di ricarica, perché ora c’è un terminale USB-C, in linea con quello che viene utilizzato da molti altri dispositivi e da quasi tutti gli smartphone in circolazione.

Potremmo anche evidenziare il fatto che il logo di Bose non è più in rilievo, ma semplicemente stampato sui padiglioni, ma non incide nell’uso di tutti i giorni.

La leggerezza è il punto di forza

Negli ultimi mesi abbiamo provato tantissimi modelli di cuffie con qualità superlativa, perché possiamo sostenere senza timore di essere smentiti che la qualità media è cresciuta tantissimo, a tutto vantaggio degli utenti, che oggi hanno un’infinita opzione di scelta per ascoltare musica e comunicare con altre persone.

Bose, in ogni caso, rimane un punto di riferimento per tutti, soprattutto per il tema della leggerezza e della comodità delle sue cuffie QC45, non a caso il concetto di comfort è utilizzato proprio nel nome del prodotto.

Indossando le cuffie Bose QC45 si ha una percezione di leggerezza assoluta, con un archetto molto comodo anche quando le cuffie vengono utilizzate per un lungo periodo.

Comodo anche il sistema con cui le cuffie collassano che permette di trasportarle occupando uno spazio abbastanza contenuto volendo anche spiegando semplicemente i padiglioni per appiattire il dispositivo e quindi ridurre lo spazio necessario.

La qualità audio di Bose QC45

Sul fronte dell’audio, probabilmente, Bose è rimasta leggermente indietro rispetto ad alcuni concorrenti, perché non offre la possibilità di personalizzare l’equalizzazione, un’opzione secondo noi molto importante che è presente in quasi tutti i prodotti concorrenti.

Bisogna dire che gli ingegneri di Bose hanno fatto un lavoro eccellente nel tarare queste cuffie, ma dare spazio alla creatività e al gusto degli utenti rappresenta un passaggio importante.

Ciò detto, la qualità del suono delle nuove cuffie Bose QC45 è comunque di altissimo livello, con una riduzione automatica del rumore molto efficace senza generare però quell’effetto di pressione sulle orecchie che a volte può essere un po’ fastidioso.

Dal nostro punto di vista, come già anticipato, manca la possibilità di ascoltare musica senza interventi esterni, quando sono accese, bisogna necessariamente scegliere tra riduzione del rumore o modalità trasparenza, non c’è un’opzione per spegnere gli interventi dei diversi algoritmi.

Il suono, essenzialmente, non è cambiato rispetto al modello precedente, anche se sono stati fatti leggeri miglioramenti complessivi, ma tutto sommato non ci sono differenze così evidenti per chi ascolta.

Quando viene inserita la modalità trasparenza non viene cancellato completamente il suono della musica che si sta ascoltando, ma per un paio di cuffie di questa categoria avremmo sicuramente gradito la possibilità di misurare l’equilibrio tra suono della musica e quello dell’ambiente esterno.

Migliorata invece la qualità in conversazione, grazie ad un quarto microfono che è stato aggiunto alle nuove cuffie Bose QC45, che garantiscono anche una sorta di isolamento acustico dall’esterno quando si fanno chiamate telefoniche oppure si utilizzano le cuffie per le classiche video conferenze a cui ormai ci siamo abituati in questi ultimi due anni.

Come anticipato, pur in un quadro complessivamente positivo, per noi Bose deve necessariamente pensare all’introduzione dell’equalizzazione personalizzata per cuffie di questa fascia di prezzo.

Non si usano quando si caricano

Ci sono alcuni aspetti curiosi che riguardano Bose QC45, il primo dei quali è probabilmente il fatto che queste cuffie non si possano usare quando sono in fase di ricarica.

Si possono utilizzare con il cavo in dotazione che permette di collegare il connettore da 2,5 mm ad un classico connettore da 3,5 mm tipico dei computer e degli smartphone, ma curiosamente non è possibile trasferire l’audio attraverso il cavo USB-C. Anche questa è una mancanza che probabilmente suono un po’ eccessiva per un prodotto di questa fascia di prezzo.

Fino a che c’è un residuo di carica della batteria, anche quando viene utilizzato il cavo per connettere un dispositivo funziona la riduzione automatica del rumore, così come l’equalizzazione automatica che viene fornita da Bose. Purtroppo, quando le cuffie si scaricano completamente vengono utilizzate via cavo peggiora l’esperienza sonora perché non viene messo in campo il doping audio degli algoritmi di Bose.

Quando sono usate senza carica della batteria attraverso il cavo diventano cuffie che potremmo definire “normali”, ma onestamente succede con tutti i modelli che funzionano in questo modo.

Molte delle funzioni di queste cuffie sono controllate attraverso l’applicazione ufficiale Bose Music, che serve anche per eventuale aggiornamento del software e per il controllo delle funzioni primarie.

I comandi sono tutti impartiti attraverso tasti fisici, non esistono sofisticazioni come superfici sensibili al tocco, addirittura Bose ha scelto di gestire l’accensione attraverso un classico interruttore fisico.

Sul padiglione destro sono presenti il controllo volume è quello di accensione e spegnimento della riproduzione, mentre sul padiglione sinistro c’è il pulsante per passare dalla soppressione del rumore alla modalità ambiente.

Quella che sottolineiamo come un’altra mancanza importante è quella del sensore che riconosce quando le cuffie vengono indossate oppure tolte per avviare o interrompere automaticamente la riproduzione di musica.

A proposito di batteria, invece, possiamo sottolineare che la durata è passata da 20 a 24 ore circa rispetto al modello precedente, mentre con 15 minuti di Ricarica si possono utilizzare le cuffie per circa tre ore.

Recensione cuffie Bose QC45, perfetto compagno di viaggio

Come già rilevato in passato, con la recensione delle cuffie Bose QC45 possiamo confermare la loro vocazione ad essere il perfetto compagno di viaggio, per coloro che amano ascoltare musica in movimento.

La riduzione automatica del suono funziona molto bene in tutti i contesti, così come ottima è la qualità della voce in chiamata.

Il prezzo è stato mantenuto al livello del modello precedente, superiore ai 300 €, richiesta importante se si pensa alle mancanze di cui vi abbiamo parlato, ma è anche vero che pur non avendo alcuni dei trucchi magici che altri produttori oggi mettono a disposizione, la semplicità d’uso di Bose QC 45 e la loro immediatezza e praticità rappresentano un punto di forza per chi non vuole molti orpelli, spesso inutili.

A noi sono piaciute molto, ma il rischio che la concorrenza risulti più attraente per tutte le funzioni supplementari che sono aggiunte è concreto e Bose dovrebbe tenerne conto.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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