Recensione cuffie Philips Fidelio L3, una gradita sorpresa

Un marchio storico come Philips è riuscita a sorprenderci per la qualità dell’audio e per la capacità di creare un prodotto che si differenzia dalla concorrenza

La prima cosa a cui abbiamo pensato preparando la recensione delle cuffie Philips Fidelio L3 è stato il nostro mitico mangiacassette Philips, che possedevamo addirittura oltre quarant’anni fa e che è stato il fedele compagno musicale per un lungo periodo.

Quel pensiero ci fa capire che ritrovare Philips nel mondo dell’audio non rappresenta assolutamente una novità, ma lo è il fatto che finalmente sia presente in questo segmento con una qualità all’altezza della sua storia.

La linea Fidelio è il top della gamma

I prodotti audio di Philips hanno fatto giri enormi, sono passati di mano nel corso degli anni, ora vengono gestiti dalla stessa società cinese che produce televisori a marchio Philips.

Sono lontani i tempi in cui la progettazione, la costruzione e la distribuzione dei prodotti con questo prestigioso brand erano il sinonimo di Olanda e dintorni.

Bisogna però riconoscere che la nuova proprietà del segmento audio ha innescato una marcia in più, con una maggiore cura dei prodotti, una migliore segmentazione delle fasce di prezzo è una qualità mediamente più alta. Negli ultimi periodi Philips era diventata un po’ il sinonimo del prodotto di costo contenuto ma di qualità altrettanto ridotta.

La musica è cambiata, ma soprattutto è arrivato sul mercato il nuovo gruppo di prodotti marchiati Fidelio, che rappresentano la migliore espressione della famiglia, un po’ come i gioielli di casa.

Pro

  • Materiali di costruzione
  • Design Curato
  • Cancellazione del rumore
  • Suono estremamente gradevole

Contro

  • Peso
  • Dimensione
  • Modalità trasparente rumorosa

Design originale, peso impegnativo

Ci sono molti dettagli che rappresentano una soluzione unica sul mercato quando si parla di cuffie di Philips, a partire ad esempio dalla scelta di realizzare padiglioni rotondi anziché ovali.

Non solo, perché la struttura in alluminio circonda i padiglioni stessi, l’effetto alla vista è molto gradevole, anche se necessariamente la scelta di certi materiali fa lievitare il peso che arriva addirittura a 360 g.

Posizionare sulla testa questo genere di peso potrebbe sembrare problematico, in realtà Philips Fidelio L3 si indossano con grande facilità, si portano anche a lungo senza particolari problemi, offrono un archetto sufficientemente comodo e una pressione sulle orecchie che non è eccessiva.

I cuscinetti sui padiglioni sono di buona qualità anche se forse la presa sulla testa delle cuffie è un po’ troppo serrata.

Come funzionano le cuffie Fidelio L3

Sul fronte del funzionamento, queste cuffie sono veramente tra le migliori che abbiamo provato nell’ultimo periodo, per svariate ragioni, a partire dal supporto per l’audio Hi-Res anche quando connessi senza l’uso del cavo.

Questa è solo una delle chicche che vengono offerte, perché bisogna sicuramente considerare anche i controlli a sfioro sul padiglione, che permettono di avanzare o arretrare con le tracce, alzare o abbassare il volume, avviare o interrompere la riproduzione musicale.

Tra i pregi che vi raccontiamo di queste nuove cuffie Philips Fidelio L3 dobbiamo necessariamente menzionare anche una soppressione del rumore estremamente efficace, che si accompagna alla modalità trasparenza, immediatamente disponibile alla pressione di un tasto quando è necessario ascoltare ciò che capita intorno a noi.

Forse dovremmo citare la modalità trasparenza tra i difetti di queste cuffie perché in effetti il suono dell’ambiente è un po’ rumoroso rispetto a quello della musica e la sensazione non è particolarmente gradevole.

Come per altri modelli di cuffie che abbiamo provato, con l’ambizione di essere inserite tra le migliori del mercato, anche per Philips Fidelio L3 sarebbe consigliabile avere una regolazione del suono che arriva dall’esterno.

Come anticipato, uno degli strumenti per il controllo di queste cuffie e l’applicazione, che permette di scegliere tra riduzione automatica del rumore, modalità ambiente o ascolto senza alcun tipo di alterazione, ma permette anche di personalizzare il suono dettaglio secondo noi particolarmente importante.

Torneremo tra poco sul suono, perché prima di entrare in questo dettaglio pensiamo sia importante sottolineare che le batterie di queste cuffie sono particolarmente generose con addirittura 32 ore di riproduzione musicale garantite da una sola carica.

Tra le tante funzionalità gradite c’è anche l’accoppiamento rapido su Android, quello che viene chiamato “Fast Pair”.

C’è anche il sensore che riconosce quando le cuffie vengono tolte oppure indossate, che può all’occorrenza essere disattivato attraverso l’applicazione. Sempre attraverso la app e possibile anche stabilire un tempo per lo spegnimento automatico delle cuffie.

Il suono di Philips Fidelio L3

Abbiamo provato a lungo le cuffie Philips Fidelio L3 in diversi contesti e con generi musicali differenti, sempre con un ottimo risultato. La struttura acustica si basa su due drivers da 40 mm.

Dal nostro punto di vista, dopo 35 anni di lavoro nel campo della musica ci consideriamo discreti esperti in materia, la qualità audio di queste cuffie rappresenta un ottimo livello rispetto acciò che oggi viene offerto sul mercato.

Viene garantita un’ottima pressione sonora, quello che viene chiamato il muro del suono, che è ben pronunciato senza arrivare ad essere fastidioso.

C’è una buona separazione delle gamme di frequenza, con una presenza dei bassi importante che forse potrebbe essere leggermente più “rotonda”, ma risulta comunque gradevole con i diversi generi musicali.

Tra i brani più recenti che abbiamo ascoltato per la recensione di Philips Fidelio L3 abbiamo scelto molti generi: il nuovo Easy on me di Adele, che ha una masterizzazione da manuale, suona davvero in modo eccellente con una definizione perfetta di voce e piano, oltre a supportare alla grande il basso che è uno dei tratti distintivi durante il brano.

Anche andando indietro nel tempo, con un super classico come Hotel California degli Eagles, il volume risulta sempre di ottimo livello. Sottolineiamo questo particolare perché spesso con i brani del passato che non sono stati rimasterizzati il volume risulta un po’ basso rispetto alle abitudini contemporanea. Non è il caso di Philips Fidelio L3.

Per testare la tenuta dei bassi abbiamo voluto spaziare nella produzione di black Eyed Peas, che ci ha dato particolari soddisfazioni.

Rimane il dubbio di quale sia l’effettiva qualità di collegamento, perché in alcuni casi lo smartphone mi indicava una connessione aptX-HD, mentre in altri momenti si limitava ad aptX.

In chiamata, invece, cambia tutto, perché la qualità in conversazione non è il massimo. Pur avendo due microfoni, l’interlocutore mi ha segnalato a più riprese di sentire la voce cupa e di non avere una grande presenza della voce stessa.

Recensione cuffie Philips Fidelio L3, le conclusioni

Il mercato delle cuffie sta diventando molto affollato, per questo motivo c’è necessità di un prodotto distintivo per riuscire a catturare l’attenzione degli utenti.

Dal nostro punto di vista le cuffie Philips Fidelio L3 rappresentano un prodotto che si toglie dalla massa informe di prodotti tutti uguali, grazie alla qualità costruttiva e anche alla bontà del suono che può riprodurre.

Pur con qualche imperfezione, al prezzo migliore oggi disponibile online di 250 €, dal nostro punto di vista questo è davvero un eccellente acquisto. Se dovessimo tracciare alcune aree di miglioramento, indicheremmo la app, che è un po’ “primordiale”, ma anche la precisione di controlli a sfioramento.

Per noi i vantaggi superano di gran lunga i pochi svantaggi, ascoltare musica con le cuffie Philips Fidelio L3 è stato un vero piacere.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
Post collegati