Recensione Fitbit Charge 5, la smartband difficile da collocare

In tutta onestà, la recensione di Fitbit Charge 5 ci ha messo in seria difficolta, perché troviamo che sia davvero complicato collocare questo dispositivo.

Cerchiamo di inquadrare bene il contesto: Fitbit Charge 5 è il più recente prodotto del marchio che ormai è diventato parte integrante del mondo di Google, con una fortissima tradizione nei prodotti di tecnologia da indossare, contesto in cui per un lungo periodo ha ricoperto il ruolo di leader.

Rispetto al modello precedente, Fitbit Charge 4, vengono introdotte soluzioni più sofisticate per il monitoraggio delle nostre attività e dei nostri parametri biometrici, ma la decisione di togliere l’unico tasto fisico rappresenta dal nostro punto di vista un passo indietro.

Smartwatch o smartband?

Il punto fondamentale nella valutazione del nuovo Fitbit Charge 5 sta nel comprendere cosa si vuole da un dispositivo da indossare: per un prezzo simile, se non inferiore, si trovano oggi anche smartwatch molto completi, con addirittura più di 100 modalità sportive da monitorare, con la possibilità di misurare praticamente tutti i parametri biometrici con grande precisione.

Ecco perché diventa più complicato riuscire a collocare questo nuovo Fitbit Charge 5 in un contesto competitivo oggi molto più difficile rispetto al passato.

Ovviamente nell’affrontare la recensione di Fitbit Charge 5 bisogna tenere conto che i pareri che esprimiamo rispondono alle nostre specifiche esigenze, che potrebbero però non incrociare quelle di chi legge.

Gli svantaggi di Fitbit Charge 5

Abbiamo trovato il display troppo piccolo per un prodotto di questa fascia di prezzo, con una quantità di informazioni troppo limitata con il singolo colpo d’occhio.

Per leggere più parametri ed avere un quadro più completo delle misurazioni bisogna muoversi in continuazione nel menu di Fitbit Charge 5, cosa che in alcuni contesti potrebbe non essere semplicissimo e che, in particolare, non è sempre azione immediata perché l’interfaccia non è del tutto lineare.

L’uso di Fitbit Charge 5 viene reso meno immediato e facile da apprendere dalla scelta di eliminare completamente i tasti fisici: l’unico modo per muoversi all’interno dei menu è quello di sfiorare il display cosa che in alcuni casi ci siamo trovati a fare nervosamente, quasi confusamente, cercando di districarsi tra le diverse voci presenti.

Qui entra in gioco il team dell’interfaccia che non è la migliore possibile. Basti pensare che se si supera la soglia di un’ora per un esercizio fisico i numeri non rientrano tutti nel display. La prima e l’ultima cifra vengono tagliate.

Per ritornare al quadrante principale bisogna fare un doppio tocco del display, dettaglio che viene anche suggerito in fase di configurazione ma che probabilmente molti utenti nom leggeranno.

Se si tiene lo schermo sempre acceso, quando si alza il polso per interagire con Fitbit Charge 5 c’è un momento in cui lo schermo si spegne e si riaccende durante il quale non si può interagire con il display, se lo fate spesso diventa un po’ noioso perdere quel tempo.

L’altro dettaglio è che quando viene usato lo schermo sempre acceso la batteria crolla significativamente con un’autonomia che passa da sette a due giorni.

L’interazione con le notifiche in ingresso è parzialmente possibile solo ed esclusivamente con un telefono Android, mentre non c’è alcuna possibilità di interazione quando si usa un iPhone.

Dettaglio curioso viene dato dal fatto che non c’è possibilità di sincronizzare i dati dell’applicazione Fitbit con l’applicazione salute di Apple e con Google Fit.

Altro limite è dato dal fatto che non esiste alcuna possibilità di installare applicazioni di terze parti sul nuovo Fitbit Charge 5: dovendo proseguire un elenco tristemente lungo di mancanze, dobbiamo far notare anche che non è possibile attivare un assistente vocale attraverso il nuovo prodotto di Fitbit.

I vantaggi di Fitbit Charge 5

Ovviamente ci sono anche degli aspetti interessanti nel nuovo Fitbit Charge 5, come la capacità di misurare l’attività electro-dermale, chiamata EDA, che serve per misurare come il nostro corpo risponde allo stress.

Per utilizzare questa funzione basta stringere con le due dita i lati di Fitbit Charge 5 per un periodo di tempo che si può configurare a propria discrezione: la configurazione di default prevede un tempo di sette minuti, che forse è un po’ eccessivo.

Attraverso l’abbonamento a Fitbit Premium ci saranno anche una serie di funzioni supplementari e di informazioni aggiuntive che renderanno l’utilizzo di questa smartband ancora più efficiente, in particolare il parametro che aiuterà a capire quanto sarà opportuno allenarsi in funzione delle attività recenti ma soprattutto della qualità del sonno registrato.

Ovviamente, tra i vantaggi che abbiamo riscontrato preparando la recensione di Fitbit Charge 5 c’è anche la dimensione particolarmente compatta, oltre che l’estrema leggerezza. Sappiamo benissimo che abbiamo indicato il display piccolo come uno dei difetti, ma abbiamo provato in passato prodotti altrettanto piccoli e leggeri, ma con una migliore organizzazione delle informazioni sullo schermo.

A proposito di display, bisogna dire che parliamo di una soluzione con una notevole luminosità e con una perfetta leggibilità alla luce del sole.

Come già anticipato, l’altro aspetto che ci è piaciuto molto di Fitbit Charge 5 è la durata della batteria, che si aggira intorno alla settimana con uso che prevede due o tre allenamenti da circa un’ora l’uno.

Recensione Fitbit Charge 5, le conclusioni

Come anticipato nella nostra apertura, la recensione di Fitbit Charge 5 ci ha messo un po’ in difficoltà, perché questo non è il prodotto migliore del marchio Fitbit che abbiamo provato in questi anni.

Riconosciamo alcuni tratti della qualità che abbiamo conosciuto nel tempo, ma c’è il rischio che questo prodotto si veda superare sulla destra dalle nuove realtà asiatiche, che stanno costruendo prodotti sempre più completi a prezzi sempre più aggressivi.

La chiusura alla condivisione delle informazioni con le piattaforme di Apple e di Google è difficile da comprendere, soprattutto nei confronti di Google che possiede il marchio Fitbit.

L’altro aspetto che ci lascia un po’ perplessi e la scarsa interazione con lo smartphone che dal nostro punto di vista oggi è diventato un elemento distintivo anche in un fitness Tracker.

Non nascondiamo qualche perplessità su questo prodotto e sulla sua capacità di trovare uno spazio in un mercato sempre più affollato e sempre più aggressivo.

L’aspetto positivo è che con l’acquisto del nuovo Fitbit Charge 5 si ottiene l’accesso per sei mesi al servizio Fitbit Premium, che rende più interessante e più completa l’esperienza di monitoraggio delle proprie attività e di vera e propria consulenza per migliorare i propri allenamenti e le proprie attività sportive.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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